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uno scorcio di storia italiana dagli anni trenta all`inizio della guerra, tra una valle bergamasca e roma. il mondo duro, ostile e chiuso della religione, della miseria, visto attraverso gli occhi allegri e feroci di cecilia che, nonostante tutto, riesce a crescere. che cos`era la scuola in quegli anni, in cui i piccoli montanari intabarrati nelle mantelle nere imparavano l`abc del fascismo, l`abissinia, i "tucul" dei negri? abbandonati un`igiene e a un`alimentazione pietose e imbottiti di catechismi, i bambini alternavano gli stornelli come pimpi` oseli`... alle ben piu` minacciose e altisonanti note di garrisci al sol che abbella, gagliardo tricolore... gli espedienti per sopravvivere si rivelano infiniti: i ragazzi si salveranno e salveranno il mondo.

carmen ha 35 anni. donna in carriera, attraente e sicura di se`. gli uomini pero` vogliono da lei una cosa sola. mette un annuncio sul giornale in cui dichiara di cercare un compagno intelligente e impotente. le risposte piovono numerose. alla commedia si uniscono anche toni da thriller, ma il lieto fine e` assicurato.

il luogo e` una ricca e tranquilla cittadina nei pressi di stoccarda. i personaggi sono: marion, la moglie perfetta e noiosa di un sessantenne arricchitosi con le speculazioni edilizie che decide d`un tratto di tradirla con una giovanissima commessa di profumeria, a sua volta amante del figlio del sindaco; un`imprenditrice, pure lei lasciata dal consorte per una ragazza; la direttrice del canile municipale e della lega animalista locale, che finira` per farsi un sacco di soldi con un`improvvisa rivalutazione del terreno attorno al canile. capitoletti brevi, una trama intricata e inverosimile da telenovela, ma anche ricca di notazioni socio-economiche e di costume, per un lieto fine femminista.

barricato in cantina per trascorrere di nascosto da tutti la sua settimana bianca, lorenzo, un quattordicenne introverso e un po` nevrotico, si prepara a vivere il suo sogno solipsistico di felicita`: niente conflitti, niente fastidiosi compagni di scuola, niente commedie e finzioni. il mondo con le sue regole incomprensibili fuori della porta e lui stravaccato su un divano, circondato di coca-cola, scatolette di tonno e romanzi horror. sara` olivia, che piomba all`improvviso nel bunker con la sua ruvida e cagionevole vitalita`, a far varcare a lorenzo la linea d`ombra, a fargli gettare la maschera di adolescente difficile e accettare il gioco caotico della vita la` fuori. con questo racconto di formazione ammaniti aggiunge un nuovo, lancinante scorcio a quel paesaggio dell`adolescenza di cui e` impareggiabile ritrattista. e ci da` con olivia una figura femminile di fugace e struggente bellezza.

nato nel 1845 in una famiglia di convinti abolizionisti nello stato di new york, liberty fish si ritrova a sedici anni con la giubba blu dell`esercito dell`unione. sua madre roxana lo ha educato ai nuovi ideali liberali dopo che lei stessa, ragazza del profondo sud, era scappata da una famiglia ostinatamente chiusa nella difesa dei propri valori. liberty attraversa l`immenso paese a piedi, in un viaggio epico tra fiumi canali campi e pianure, lungo le terre devastate del sud fino all`antica piantagione di famiglia, dove il nonno di liberty, schiavista convinto, compie empi esperimenti di eugenetica per cancellare i negri dalla faccia della terra. e il ragazzo sara` costretto a confrontarsi con la stessa maniacale grettezza che qualche decennio prima aveva messo in fuga sua madre.

un romanzo di totale spudoratezza e totale pudore insieme, comico e feroce. una donna di successo, esponente di quella generazione che "ha fatto tutte le rivoluzioni" fino a diventare esponenti ufficiali della "correttezza politica" di sinistra, si innamora follemente di un "tanghero", ideologicamente su posizioni opposte e per questa passione mette a rischio le proprie e altrui stabilita`, decidendo di liberare l`unica cosa che fino a quel momento non era ancora stata liberata: se stessa. equivoci, comicita`, sentimenti e un pizzico di dramma si mescolano in una vicenda cui il tango fa da cornice narrativa, appunto, inesorabile.

"guido morselli, elegante a suo modo (con stringhe di corda nelle scarpe dalle pesanti suole, il nastro adesivo a fermare strappi nella fodera del trench rigorosamente inglese), misurato nei sentimenti, schivo, salutista, non mostro` mai nella vita e nella sua arte alcun segno di sbavatura, eccessi, esibizione. rigoroso, sobrio nei temi e nei personaggi, ` bon a` tout faire, bon a` rien faire`, non si ritenne mai detentore di una verita` rivelata: a ogni pensiero o idea assegnava i confini di un normale buon senso, niente in fondo era apparentemente degno d`essere messo su carta. semmai il valore assoluto, il fulcro del suo essere spirituale e creativo andava cercato in `una sensibilita`, ohime` spesso cosi` ardua a seguire, ad afferrare, a fissare`(diario, 1946)" (valentina fortichiari).

questo volume raccoglie la testimonianza storica di gino longo, figlio primogenito di luigi e di teresa noce, celebre coppia del comunismo italiano. longo, autore di memorie ancora inedite, racconta episodi, fatti, personaggi e momenti salienti del comunismo internazionale, visto tanto da mosca, quanto dall`italia. ne esce una galleria incomparabile di ritratti che formano l`album di famiglia del comintern. festorazzi utilizza il racconto di longo come fonte principale, integrandola con altre fonti qualificate. ne esce una scorribanda nel "secolo breve": una narrazione serrata e coinvolgente, che costituisce una prova dello stile giornalistico dell`autore, nello sforzo di incuriosire, oltre che informare, il lettore.

tre brevi romanzi, tre protagonisti: dal calzolaio, maestro di vita, d`amore e coraggio di un liceale poco motivato; al bigotto, sostenitore di certezze e incrollabili verita`; al musicologo, stimato professore in pensione alla ricerca di un`oasi di pace nella sua villa in collina vista lago. nel dipanarsi delle vicende i toni leggeri degli incipit vanno trasformandosi in un crescendo di colpi di scena fino a determinare situazioni paradossali, nelle quali la bellezza del lago maggiore fa da intimo sfondo all`ineluttabilita` degli eventi. cinici, spietati e romantici al tempo stesso: questa l`essenza dei personaggi laghe`e di marcuzzi, protagonisti che vanno ancora una volta a sfatare il mito della `nobile giustizia universale`.

carla tavernari ripercorre in questo libro l`avventura umana, familiare ed artistica dei suoi genitori: lo scultore vittorio tavernari e la violinista piera regazzoni. la storia prende avvio agli inizi del novecento, dalle vicende delle famiglie d`origine agli anni giovanili, dall`incontro nel 1942 in un ospedale di guerra - dove piera suonava per i soldati feriti - per proseguire poi di decennio in decennio tra i tanti episodi, viaggi, eventi e mostre da cui la vita dei due protagonisti fu costellata. carla rievoca gli incontri con numerosi esponenti della vita culturale del secolo scorso a cui assistette da ragazza: da francesco arcangeli a enzo carli, da mimise e renato guttuso a dante ed elsa isella, da beppe e pupa panza di biumo ai piovene, da carlo ludovico e licia ragghianti a pier carlo santini ed altri ancora, ai quali i suoi genitori erano legati da profonda amicizia. accanto ai ricordi, hanno supportato la ricostruzione delle biografie i documenti che costituiscono l`archivio vittorio tavernari.

perche` questo libro? per ritornare indietro, per assaporare il passato. oggi cio` che e` stato ha un significato diverso. le esperienze di allora confrontate con oggi danno quel sapore strano, inevitabile ma tutto improntato nel "ne valeva la pena?" valeva la pena soffrire... valevano la pena le incomprensioni... valeva la pena tutto cio` che e` servito come maturazione. una maturazione che ha portato a vivere le esperienze piu` disparate, esperienze che hanno fatto crescere. esperienze che hanno preparato a vivere situazioni "oltre", situazioni non comuni. esperienze post-mortem attraverso un percorso insolito ma privilegiato. un percorso dello spirito culminante in un atto di amore per la patria, la propria terra nella difesa della bellezza dei suoi monumenti, nell`incontro con gli italiani doc che vogliono fare un atto di amore per se stessi, per i propri figli per le proprie tradizioni.

dove andremo in vacanza nel xxii secolo, quando sara` possibile raggiungere in tempi accettabili gli altri mondi del sistema solare? questo libro ci accompagna dalla vicina luna ai pianeti piu` esterni, con assoluto rigore scientifico, al seguito di un gruppo di intraprendenti turisti del futuro: ci divertiremo pattinando nei crateri lunari, sciando sui pendii di enceladus, gettandoci come bungee jumpers dalle vertiginose rupi di miranda. contempleremo paesaggi grandiosi da terrazze naturali mozzafiato come amaltea e pandora; toccheremo la vetta piu` alta del sistema solare, cavalcheremo gli uragani di giove, inseguiremo l`alba su mercurio, conosceremo giorni stranissimi in cui il sole non tramonta per 42 anni o cammina all`indietro. un turismo emozionante e formativo, non solo un sogno: contemplando la bellezza approfondiremo le nostre conoscenze e "apriremo i nostri orizzonti", come scrive stefano covino nell`introduzione. e proprio questa e la vera natura del libro: un`opera divulgativa concepita per insegnare l`astronomia da un`angolazione inusitata, che alterna semplici e avvincenti parti narrative a riquadri scientifici che spiegano nei dettagli i fenomeni descritti.

9 marzo 2009, maxwell sim, neo-agente di commercio, viene trovato nudo e in coma etilico nella sua auto in scozia, durante una bufera di neve. nel bagagliaio un cartone pieno di spazzolini ecologici. cos`e` accaduto? com`e` arrivato fin li`? torniamo indietro di qualche mese: maxwell ha quarantotto anni e sta attraversando un periodo difficile, sembra aver toccato il fondo. appena divorziato, in cattivi rapporti con il padre, incapace di comunicare con la sua unica figlia, capisce che nonostante i suoi settantaquattro amici su facebook non ha nessuno al mondo con cui condividere i suoi problemi. non avendo piu` niente da perdere, decide di accettare una curiosa opportunita` di lavoro: un viaggio da londra alle isole shetland per pubblicizzare un`innovativa marca di spazzolini ecocompatibili. si mette in macchina con mente aperta, le migliori intenzioni e la voce amica del navigatore come compagnia. ben presto si accorge che il viaggio prende una direzione piu` seria, che lo porta nei luoghi piu` remoti delle isole britanniche, ma soprattutto nei piu` profondi e bui recessi del suo passato. jonathan coe reinventa il romanzo picaresco per i nostri tempi.

ambrosio, monaco dell`ordine dei cappuccini di madrid, e` conosciuto in citta` per la sua saggezza e la condotta virtuosa. fino al giorno in cui scopre che il discepolo con cui ha un profondo legame e` in realta` una fanciulla, matilda. caduto in tentazioni sempre piu` torbide, ambrosio ricorrera` alla magia e al demonio nel tentativo di celare i propri crimini all`inquisizione. considerata uno dei capolavori di quella letteratura nera e sublime che canta il male solo per estenuare il lettore e fargli desiderare il bene per rimedio, l`opera di lewis viene riscoperta dai surrealisti e antonin artaud, nel 1930, decide di farne rivivere la grandezza. la sua non e` una traduzione o un adattamento ma, come dice artaud stesso, "una specie di copia in francese del testo originale". egli usa il testo di lewis come materiale grezzo, modellandolo in profondita` per rendere il ritmo piu` incalzante, l`intreccio piu` intricato, come il dedalo di gallerie sotterranee teatro di alcune delle scene piu` cruente del romanzo.

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