
la reverenza al mito di uno schubert tutto modestia e candore, artista "naturale" e creatore "inconsapevole" di melodie immortali, non rispecchia la pienezza tragica della sua vita ne` il suo forte impegno artistico, al quale destino` i piu` alti messaggi interiori e subordino` la propria amara vicenda esistenziale e professionale. questo studio affronta alcuni degli enigmi che lo circondano: dai misteri sottesi a una biografia sommersa, povera di avvenimenti ma non di conflitti - su tutti il tema dell`omosessualita` - agli elementi stilistici e simbolici che chiariscono la sostanza compositiva della sua musica. la nuova immagine che ne risulta indica, dietro la maschera di una doppia natura, l`esistenza di un altro schubert, sfuggente ma non incomprensibile: la parte piu` vera del suo stesso mito.





pur essendo una trattazione compiuta dei vari argomenti implicati nel fenomeno della tragedia greca e pur seguendo di dramma in dramma l`opera dei singoli tragici (compresi i minori), l`opera di max pohlenz non e` un manuale nel senso corrente. la tragedia greca non e` una somma di problemi esteriormente tenuti insieme da un intento didattico, bensi` un lavoro unitario, concepito organicamente, valido soprattutto per la lezione derivante dal suo insieme, dove la tragedia greca e` illustrata come fenomeno complesso, incidente su tutta la vita dei greci; con le parole stesse dell`autore: "la tragedia greca e`, oltre che servizio divino, anche servizio del popolo. e arte popolare nel senso piu` alto". ed e` anche un`opera, questa di max pohlenz, scritta in una lingua suggestiva, che continua a restare la migliore introduzione per chi desideri iniziarsi a questa problematica tanto affascinante.




giudicato da proust stesso