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edgar degas era schivo, taciturno, intransigente. e molto solo, perche` solo, e isolato (soprattutto dagli artisti suoi contemporanei) voleva essere. frequentava pochissimi amici, andava in pochissime case. una di queste fu, per vent`anni, quella degli hale`vy: tra il 1877 e il 1897 rari erano i giorni in cui non pranzasse o cenasse da loro, perche` li` si sentiva accolto, e finanche protetto, da quello , da quella . ad ascoltare, affascinato, le parole di degas, c`era un ragazzo, che poi le annotava accuratamente nel suo diario. e che nel 1960, quasi ottantottenne, si decise a pubblicarle. grazie a daniel hale`vy scopriamo, di colui che sin dall`adolescenza gli aveva dato , le battute fulminanti e i paradossi acuminati, il rigore scontroso e i furori intellettuali. ma anche lo stupore incantato con cui degas ascoltava, o narrava lui stesso, una fiaba delle "mille e una notte", o la che gli dava leggere agli amici uno dei suoi sonetti. piu` di ogni altro, daniel hale`vy ha saputo cogliere il suono della , soprattutto quando era - quando lasciava affiorare l`ombra tormentosa di quella che aveva segnato la sua esistenza.

novak si impegna a dimostrare come, alla luce degli sviluppi degli ultimi decenni, il cattolicesimo, e in particolare la dottrina economica espressa nelle encicliche di giovanni paolo ii, offra una serie di risposte alle esigenze della societa` contemporanea. per novak, dopo un lungo periodo di diffidenza, capitalismo e dottrina cattolica sono giunti finalmente a gettare le basi di un fecondo dibattito. la moderna etica cattolica, con i suoi concetti di giustizia sociale, di ecologia umana fondata sull`individuo e sulla famiglia e` in grado di risolvere molti problemi delle societa` avanzate e di fornire un modello di riferimento per i paesi dell`america latina e dell`est europeo che affrontano i primi passi verso la liberalizzazione economica e politica.

in mezzo alle montagne c`e` il lago d`orta. in mezzo al lago c`e` l`isola di san giulio. sull`isola c`e` la villa del barone lamberto, un signore molto vecchio, molto ricco, sempre malato. le sue malattie sono ventiquattro, e solo il fedele maggiordomo anselmo e` in grado di ricordarsele tutte... ma ecco che intanto piombano sull`isola il perfido nipote ottavio, che mira ad impadronirsi dell`eredita`, e una gang di banditi decisi a rapire il barone e a chiedere un riscatto enorme. le storie di rodari offrono divertimento e una girandola di situazioni e personaggi esilaranti: un modo di comprendere questo nostro mondo. eta` di lettura: da 10 anni.

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