
il libro raccoglie cinque saggi critici dei primi anni `80 sui grandi innovatori della canzone italiana, nei quali gianfranco manfredi mostra con grande ampiezza di riferimenti, ma non senza provocatoria ironia, quanto la musica cosiddetta leggera abbia pesato sulla storia del costume di questo paese. si tratta di saggi scritti nel momento in cui manfredi - cantautore lui stesso - rappresentava un forte punto di contatto fra la canzone piu` esplicitamente politica e certa canzone pop (ricky gianco, pfm...). questi scritti, usciti all`epoca per la lato side, indagano un rimosso collettivo: i rapporti col linguaggio in cui nacque e soprattutto si espresse il grande rinnovamento (non solo della canzone) degli anni `70.



zeno e genio sono amici da sempre. il primo e` disoccupato e scrive reportage online, l`altro scarrozza turisti con un pulmino volkswagen soprannominato "la caffettiera". alla soglia dei trenta, il tempo per loro pare essersi fermato, in una bologna che in fondo e` sempre la stessa, tra concerti in giro e litri di sangiovese al bar di luca. a cambiare le cose arriva una chioma riccia e scura, con un sorriso contagioso e un vestitino a fiori che sa di primavera. eleonora e` bella e carismatica, in un colpo solo conquista il cuore di zeno e rianima il collettivo studentesco che tutti davano per morto. il vero cambiamento, pero`, arriva dall`alto. al venticinquesimo piano di un grattacielo a vevey, in svizzera, due vecchi scienziati lavorano a un sistema di controllo della rete talmente grande e infallibile che potrebbe diventare la piu` terribile arma del xxi secolo. a bologna, il collettivo si infiamma: come si fa a restare fermi, quando la liberta` di tutti viene messa a repentaglio? un gruppo di contestatori parte con il bus di genio alla volta della svizzera, per unirsi a un movimento di protesta che sta travolgendo l`europa e il mondo intero.