







in una piccola repubblica sudamericana vive un italiano, nostromo, che e` considerato da tutti eccezionalmente coraggioso. durante una rivolta c`e` la necessita` di mettere in salvo l`argento della miniera e nostromo se ne prende l`incarico. riesce a portare l`argento su di un`isola vicina ma, sedata la rivolta, nessuno mostra piu` riconoscenza per quest`impresa. cosi` nostromo, offeso, fa credere che l`argento sia caduto nel mare. per quanto riguarda i sentimenti, ama gisella, ma e` legato a linda, sua sorella, che, terribilmente gelosa, spinge il padre ad uccidere nostromo. cosi` anche il segreto dell`argento non potra` mai essere scoperto.


tutto era cominciato con un ragazzo dalla maglietta bianca e i capelli lunghi che dal palco de l`air du temps incantava le ragazze con la forza giovane della sua musica e la musicalita` antica della sua lingua. a quei tempi serey sembrava vivere solo di rock e della matematica che studiava all`universita`, eppure molto altro impegnava il suo cuore: da sei anni era lontano dal suo paese, da quando i khmer rossi avevano chiuso le frontiere della cambogia. e durante questo esilio forzato che lo incontra lei. di qualche anno piu` giovane, anche anne deve fare i conti con la solitudine: quella di essere cresciuta senza un genitore. tra anne e serey l`amore e` quello disperato e senza domani di chi si abbandona all`altro come a una patria ritrovata. ma quando i khmer vengono ricacciati sulle montagne e le frontiere riaperte, serey deve tornare a casa e scoprire cosa e` successo alla sua famiglia. quando, dopo undici anni senza avere sue notizie, le sembra di intravedere il volto di serey in un servizio al telegiornale, anne decide di partire per la cambogia. il fiume delle cento candele e` un romanzo scritto come una lunga, struggente lettera d`amore, un canto rivolto all`amato assente e al suo paese che diventa una meditazione sofferta sulla verita` e la giustizia, su quali parole usare per onorare i morti e pacificare i vivi. anche quando ogni parola sembra venir meno.

siamo piu` ricchi, ma con la paura d`impoverirci. viviamo in un mondo piu` aperto e libero, ma con la paura d`essere invasi. ci siamo lasciati alle spalle la carneficina dei nazionalismi, ma timorosi di smarrire la sovranita`. dalla famiglia alla sessualita`, dalle informazioni che ci arrivano all`ambientalismo, sembra che non sia consentita altra lettura che quella negativa e catastrofica. penitenziale e colpevolista. la fine dei tempi paurosi ha fatto sorgere la paura del tempo che ci attende. il tramonto delle ideologie ha fatto sorgere il vuoto delle idee. eppure basta mettere il naso fuori dai luoghi comuni, dai buonismi privi di senso e dai cattivismi senza senno, per accorgersi che viviamo in un mondo migliore, con piu` opportunita`. basta guardare i numeri reali della nostra economia, per accorgersi che il dedinismo e` una superstizione. basta considerare i fondamentalismi per accorgersi della superiorita` della nostra civilta`. le paure possono trasformarsi in rancori, desideri di rivalsa, voglia di vendette sociali. sprofondandoci. a dissolverle non servono ottimismi di maniera, ma documentati e razionali elementi della realta`.

questa non e` utopia.smettiamola di non realizzare cose belle per paura di essere definiti sognatori.cosa c`e` di male nel desiderare una scuola migliore e nuovi paradigmi che la rendano piu` bella e piu` felice e anche piu` proficua?proviamo, allora, a pensare alla scuola come un luogo di possibilita`.un grande "parco giochi" nel quale le menti, i cuori e le anime possano giocare a sviluppare i propri talenti, allenare le proprie emozioni, fortificare le abilita` e prepararsi per la seconda parte della vita: quella di adulti che dovranno portare il loro meglio nella societa` attraverso il loro lavoro.certo, le difficolta` economiche non aiutano, il precariato e tanti altri innegabili problemi esistono. ma crediamo di produrre effetti positivi pensando negativo e cercando sempre quello che non va? non e` giusto cedere a facili disfattismi. questo lavoro e` una proposta, un tentativo concreto di portare nelle scuole, attraverso un ampio e articolato supporto metodologico, pratiche di educazione alla felicita`.praticare la risata vuol dire spezzare gli schemi negativi. quando pensiamo a una situazione in chiave positiva diventiamo capaci di prendere decisioni migliori e influenzare il nostro corpo e il nostro comportamento. cosi` non solo cambiamo noi stessi, ma in fondo trasmettiamo un`energia positiva che cambia il mondo.e non e` queste la missione della scuola?


i 177 saggi - in inglese, francese e italiano - che compongo questi due volumi illustrati, sono rappresentativi dei migliori studi in tutti i campi della ricerca sul rinascimento. raccolti per onorare joseph connors, direttore di villa tatti dal 2002 al 2010, illustrano anche il ruolo di villa tatti come principale centro di studi sul rinascimento italiano. i saggi trattano di storia dell`arte nelle sue varie specializzazioni, ma anche di storia sociale, economica e politica, letteratura e musica, dal primo rinascimento al xviii secolo. inoltre, vi e` un gruppo di saggi appropriatamente dedicato a bernard berenson - il grande storico dell`arte che di villa tatti fu proprietario e poi donatore alla universita` di harvard - e alla sue attivita` come collezionista e studioso. tutti i 177 autori, alcuni molto noti, sono stati borsisti o ricercatori dell`harvard university center for italian renaissance studies durante gli otto anni in cui connors ne e` stato il direttore.


2 LP. Questo disco segna un ritorno alle origini per Steve Earle. Di nuovo assieme ai Dukes, Steve dedica il disco a Waylon Jennings ed al movimento Outlaws in generale (Willie Nelson, Billy Joe Shaver etc). Un disco di rock e country, elettrico, diretto e con una manciata di canzoni ben costruite in cui Steve torna fare lo Steve Earle degli anni ottanta. Sono con lui, come ospiti, Willie Nelson, Miranda Lambert e Johnny Bush (partner di Nelson ed autore del classico Whiskey River). L'edizione in vinile contiene quattro canzoni in più ( come il CD Deluxe ), quattro covers: Ain't No God In (Billy Joe Shaver), Sister's Coming Home/ Down On The Corner Beer Joint e The Local Memory (entrambe di Willie Nelson) ed il classico Are You Sure Hank Done It This Way (di Waylon Jennings).Edizione limitata in vinile, stampa Eu, copertina apribile, vinili 180 grammi,




pensato per chi si avvicina al giapponese per studio, lavoro o turismo, il dizionario contiene tutte le parole, le forme derivate e le locuzioni piu importanti della lingua moderna. l?opera comprende una guida all?alfabeto e alla pronuncia del giapponese e una grammatica che tratta gli argomenti principali: sostantivi, aggettivi, pronomi, posposizioni, numerali, verbi, forma onorifica, avverbi, congiunzioni, costruzione della frase. una ricca appendice fraseologica fornisce esempi pratici da usare al lavoro e in contesti informali: le frasi per chiedere l?ora, il linguaggio di internet, che cosa dire in banca, in albergo e nei negozi, i nomi dei cibi e i numeri. * oltre 30.000 lemmi * oltre 37.000 significati * oltre 4000 esempi e locuzioni * introduzione all?alfabeto e alla pronuncia del giapponese * trascrizione della lingua giapponese in caratteri latini secondo il metodo hepburn * breve introduzione alla grammatica giapponese * sezione di fraseologia

con questo corso potrai imparare o ripassare lessico, grammatica e pronuncia a partire da situazioni e contesti reali: salutare, parlare di te e del tuo lavoro, ordinare da mangiare e da bere, chiedere informazioni e consigli, trovare un alloggio, fare acquisti, descrivere i tuoi futuri progetti, accettare o rifiutare un`offerta, esprimere un`opinione e molto altro ancora.

a dora le feste non piacciono per niente! c`e` sempre molta gente e troppa confusione. chissa`, se un gorilla rubasse il suo vestito o una rana mangiasse la sua scarpa, forse riuscirebbe a evitarle... e se, invece, scoprisse che anche a qualcun altro non piacciono le feste rumorose? eta` di lettura: da 5 anni.
