
1995


il "gruppo" e` costituito da otto inseparabili ragazze, rigorosamente upper class, compagne di studi al prestigioso vassar college. dopo la laurea, nel 1933, iniziano tutte a inseguire qualcosa di diverso da cio` che il destino ha loro assegnato, ma collezionano errori e sconfitte. il romanzo segue a turno le otto amiche nelle loro vicende erotiche e familiari, che passano attraverso matrimoni poco felici, tradimenti, ma anche attraverso tipi di scelta meno convenzionali. un romanzo dallo sguardo satirico che riesce a raggiungere le profondita` della tragedia, e che delinea acutamente l`america di roosevelt e del new deal, un paese in rapida transizione tra grandi entusiasmi e grandi squilibri.

miguel barnet apre la sua raccolta di racconti con fatima e miosvatis. miosvatis e` narrata attraverso le persone che la conoscono: il fidanzato tedesco, la vecchia vicina chiacchierona e la sorella. fatima e` invece un travestito che in prima persona si racconta mescolando i propri ricordi a quelli della citta` e in particolare quelli della cuba rivoluzionaria, tra turisti e spettacoll en travesti. la seconda parte del volume e` dedicata alle "regine" dei tempi passati, mediante brevi ma folgoranti ritratti: rachel la corista; zia sunsita, vitale, amante della propria liberta` e nemica delle convenzioni; la vecchia domestica nera petrona che, non accettando il trasloco dal quartiere del cerro alla morte del capofamiglia, decide di perdersi nelle strade della capitale; agata, amante della poesia; la triste milagros, sconfitta dalla vita e infine la vecchia elvira, che vive accompagnata dalle statuine della miracolosa e di santa barbara.








Dopo Songs of Innocence, ecco Songs of Experience. Entrambi i dischi prendono il titolo dall'omonima opera di William Blake, Songs of Innocence and Experience. CD deluxe, con 17 canzoni, 4 in più dell'edizione normale.


Questa biografia – confutando luoghi comuni, riesaminando da capo ogni partitura, combattendo appropriazioni nazionalistiche – vuole riportare Beethoven alla sua vera origine, e raccontare quanto ci sia di contemporaneo nella sua natura di esule, nido di contraddizioni, laboratorio per una sintesi tra i linguaggi. Nel suo carattere contraddittorio che ne fa il cantore di ogni moderna solitudine: il compositore per sempre nostro contemporaneo.


israele viene solitamente descritto come un`isola democratica in mezzo a un oceano oscurantista e hamas come un esercito di belve assetate di sangue. la storia sembra tornare al xix secolo, quando l`occidente perpetrava genocidi coloniali in nome della sua missione civilizzatrice. i suoi presupposti essenziali rimangono gli stessi: civilta` contro barbarie, progresso contro intolleranza. accanto alle dichiarazioni di rito sul diritto di israele a difendersi, nessuno menziona mai il diritto dei palestinesi a resistere a un`aggressione che dura da decenni. ma se in nome della lotta all`antisemitismo viene scatenata una guerra genocida, sono i nostri stessi orientamenti morali e politici a offuscarsi. a uscirne minati sono i presupposti della nostra coscienza morale: la distinzione tra bene e male, oppressore e oppresso, carnefici e vittime. l`attacco del 7 ottobre e` stato atroce, ma deve essere analizzato e non solo condannato. e dobbiamo farlo chiamando a raccolta tutti gli strumenti critici della ricerca storica. se la guerra a gaza dovesse concludersi con una seconda nakba, la legittimita` di israele sarebbe definitivamente compromessa. in tal caso, ne` le armi americane, ne` i media occidentali, ne` la memoria distorta e oltraggiata della shoah potranno riscattarla.