
quando fa il suo ingresso nell`aula di tribunale in cui verra` giudicata per l`omicidio del suo giovanissimo amante, gladys eysenach viene accolta dai mormorii di un pubblico sovreccitato, impaziente di conoscere ogni piu` sordido dettaglio di quello che promette di essere l`affaire piu` succulento di quanti il bel mondo parigino abbia visto da anni. e ancora molto, molto bella, gladys eysenach: il tempo sembra averla "sfiorata come a malincuore, con mano cauta e gentile", quasi si fosse limitato ad accarezzarla teneramente, e le donne presenti nell`aula si sussurrano con invidia i nomi dei suoi innumerevoli amanti. ma pochi giorni dopo, allorche` vengono pronunciate le arringhe, tutta la sua bellezza pare averla abbandonata, e gladys e` ormai soltanto una donna vecchia e sfinita, che a mani giunte supplica i giudici di infliggerle la pena che merita. la condanna sara` lieve, invece, solo cinque anni: il movente passionale ha fatto si` che le venissero concesse le attenuanti previste dalla legge. ma qual e` la verita` - quella verita` che gladys eysenach ha cercato ad ogni costo di occultare? capace come pochi altri scrittori di scavare nel cuore femminile con implacabile, chirurgica precisione, ire`ne ne`mirovsky ci svela a poco a poco il segreto di questa donna che ha desiderato piu` di ogni altra cosa di rimanere immutabilmente bella, di essere amata per sempre - e che per questo e` arrivata a uccidere.

dagli ultimi sussulti dell`era clinton al crepuscolo del secondo mandato di george w. bush, tre "vite parallele" intellettuali e sentimentali, che si sfiorano senza incontrarsi nell`ambiente dell`intellighenzia liberal della east coast americana: la prima e` quella di mark, dottorando a syracuse, impegnato a scrivere la propria tesi sui menscevichi russi, alle cui sorti paragona in continuazione la propria vita amorosa andata sempre piu` alla deriva dopo la separazione dalla giovane moglie moscovita, la dolce sasha. sam mitnick, invece, aspirante autore della "grande epopea sionista" per la quale ha ricevuto un piccolo anticipo da una casa editrice, sull`esempio dell` "ebreo traditore" lomaski rifiuta di sfruttare l`onda emotiva dell` 11 settembre per farsi pubblicita`. preoccupato piu` del ridursi progressivo del numero delle pagine di internet che riportano il suo nome, quando lo si cerca su google, che di lavorare al suo libro, sam finira` per ritrovarsi a jenin, nei territori occupati di palestina, per essere la` dove le cose succedono davvero. e infine l`ivy leaguer keith, il piu` esplicito alter ego dell`autore, che dopo la laurea a harvard inizia a scrivere di politica per riviste come "new american" e "debate", tentando di metabolizzare la sconfitta elettorale democratica del 2ooo e rimpiangendo la sua solo sfiorata relazione.






