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la globalizzazione tocca la vita quotidiana e il destino di miliardi di individui. percio` questi devono avere la possibilita` di dire la loro. zygmunt bauman coglie con non comune acutezza come il globale finisca sempre per diventare locale e individuale. (luciano calino) zygmunt bauman, uno dei maggiori intellettuali europei, interprete tra i piu` originali della societa` contemporanea, e` professore emerito delle universita` di leeds e varsavia. ha vissuto e insegnato in polonia prima di trasferirsi in inghilterra, dove risiede da piu` di trent`anni.

jeff buckley, una delle piu` misteriose leggende della musica rivive attraverso le immagini, classiche ed inedite, della sua fotografa personale: merri cyr. jeff buckley era nato nel 1966. e morto annegato a un`eta` tragicamente giovane il 29 maggio 1997. quando emerse sulla scena dell`avanguardia musicale newyorkese, all`inizio degli anni novanta, la critica, i musicisti e il pubblico di tutto il mondo ne rimasero subito conquistati. a vent`anni di distanza la sua magia continua sorprendentemente a crescere e il suo mito, quello di una delle piu` appassionate sirene del mondo musicale, si alimenta ogni giorno di piu`. fu subito chiaro che la musica era per buckley l`unica valvola per sfogare emozioni altrimenti inesprimibili. voleva essere amato e accettato, era affamato di affetto e non lo nascondeva ( disse una volta a un giornalista). le sue foto, scattate da merri cyr, erano ovunque, sulla stampa e su tutte le copertine dei suoi dischi. erano schiette, ironiche, sperimentali, a loro modo dolcemente iconiche e, soprattutto, lasciavano intuire una speciale alchimia tra la fotografa e il suo soggetto. l`amicizia tra merri e jeff era iniziata con un servizio fotografico estemporaneo, che aveva convinto il musicista a reclutarla come fotografa ufficiale dei suoi dischi e delle sue tourne`e. in poco tempo, armata di macchina fotografica, merri fu libera di fotografare ogni istante di una vita infaticabilmente on the road; quelle immagini riflettono la volonta` di jeff di documentare la propria esistenza, oltre alla sua totale devozione nei confronti della musica e all`intensita` con cui bruciava una vita spesso sormontata dal mito di un padre musicista (il leggendario tim buckley) che a malapena aveva conosciuto. i due dettero vita quasi immediatamente a una delle collaborazioni artistiche piu` solide nella storia della musica, all`insegna di una fiducia reciproca. il libro presenta un`ampia selezione delle personalissi

DG 1991. Opp. 20, 31, 39, 54, 57, 60.

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