nel tardo autunno del 1957, pochi mesi dopo l`apparizione da garzanti di "quer pasticciaccio brutto de via merulana, piero chiara, allora quasi del tutto sconosciuto come scrittore", intervisto` a roma, per conto della radio della svizzera italiana, carlo emilio gadda. i tempi e i modi, per molti aspetti bizzarri, dell`intervista sono ricostruibili attraverso il racconto, finora inedito, che chiara ne fece una quindicina di anni dopo e attraverso due lettere di gadda, anch`esse inedite.
questo libro arricchisce, e in un certo modo completa, il precedente "una dinastia di medici. la saga dei cavacciuti-moruzzi", dove si ripercorrono le vicende di una famiglia nella quale spicca la figura di giuseppe moruzzi, "fisiologo tra i piu` grandi nel mondo". ricordi diretti e familiari, testimonianze, documenti, ci restituiscono l`immagine di uno scienziato-umanista, "filosofo spontaneo", la cui passione per la letteratura e` quasi pari a quella per la ricerca. a chicago nel 1949, in collaborazione con horace magoun, avviene la scoperta "epocale": la dimostrazione dei meccanismi fondamentali della regolazione del sonno. la scoperta di moruzzi e di magoun meritava il premio nobel, scrive cosmacini. questa biografia di un nobel mancato e` un omaggio a un grande scienziato e, in fondo, anche alle migliaia di ricercatori e studiosi che, fuori dai riflettori, fanno progredire la scienza e spesso hanno aperto la via al successo di altri.