le sorelle march che fanno dono della loro colazione ai poveri; la giovane patty che si dedica con amore alla famiglia che l`ha adottata, senza ricevere nulla in cambio; la piccola tilly che non ha niente eppure si prende cura di un passerotto infreddolito... sette racconti di generosita` e gentilezza nello spirito piu` nobile e autentico del natale. eta` di lettura: da 8 anni.
parigi negli anni cinquanta era ancora piena di mostri sacri che non immaginavano di essere gli ultimi rappresentanti di una specie leggendaria. ce`line, mauriac, cocteau, jouhandeau, simenon, aron, henry miller, julien green, renoir, queneau, klossowski, robbe-grillet, barthes, erano tutti in giro, disposti alla confidenza e alla polemica. il giovane arbasino li va a trovare e li fa parlare, mettendo insieme una storica galleria di ritratti e incontri in appartamenti sontuosi e miserabili, in case editrici e ricevimenti ufficiali, redazioni di riviste e club notturni, studi cinematografici e parate militari, mostre, universita`, piscine, teatri e il festival di cannes... gli estremi fuochi artificiali del novecento francese.
hector cross non e` un eroe: e` soltanto un uomo. ma quando un uomo come hector cross perde tutto quello che ha, il suo dolore e la sua furia possono essere devastanti. una mano assassina ha spezzato la vita di hazel bannock, la donna che amava e che stava per dargli una figlia. ora hector e` rimasto solo... e come unica compagna ha un`indomabile sete di vendetta e di giustizia. e il momento di riunire la squadra di un tempo, i membri della cross bow security. e il momento di tornare nella terra del nemico, che sia il deserto dell`africa nordorientale o la city di londra. e il momento di combattere qualcuno che hector credeva di aver sconfitto e che, invece, pare aver rialzato la coda velenosa come uno scorpione. ma bastano pochi passi nella follia e nella violenza perche` cross capisca che il nemico ha molte facce. volti nascosti in torbidi segreti di famiglia, che hazel non ha mai avuto il coraggio di confessargli. segreti che forse sono legati al trust della famiglia bannock, un fondo quasi inesauribile di denaro, un accordo nato a fin di bene ma che rischia di innescare un`incontrollabile spirale di crimine e di ingiustizia. hector cross ha una sola certezza: qualcuno e` tornato dal passato per colpire lui e tutto cio` che gli e` caro. qualcuno affamato di potere e di denaro, ebbro di violenza e di perversioni, assetato di sangue.
se i filosofi e oratori della grecia classica sono cittadini della polis, e come tali rappresentanti per eccellenza delle virtu` democratiche, in epoca ellenistica gli intellettuali vengono effigiati come guide spirituali, a volte insieme ai loro allievi, cui insegnano come vivere lontano dai dolori e dalle passioni della vita pubblica. con un lavoro di analisi e raffronto all`interno di un materiale documentario ricco e variegato, l`autore intende offrire una ricostruzione dei contesti sociali, che mostra come i ritratti degli intellettuali, lungi dall`essere tentativi di riproduzione realistica di fisionomie celebri, siano rappresentativi degli universi culturali cui appartengono, riflettendone aspirazioni, ideali, sistemi di valori.
"l`umanita` intera oggi sta facendo un `esperimento` sui propri limiti di specie. a me pare che sia proprio questa esperienza dei limiti dell`uomo a ridare ai saperi umanistici, dopo decenni di autodichiarata perdita di ruolo, una posizione cruciale nel mondo contemporaneo, altrettanto decisiva di quella che compete alle scienze. piu` che un ruolo e` una sfida, la massima: la possibilita` di riaprire il gioco. la possibilita` di creare strutture di pensiero e di giudizio che funzionino come dei `correttivi` rispetto a quelle che ci stanno portando verso una catastrofe annunciata. la possibilita` di elaborare proiezioni potenti dell`umano dotate di una forza agente e capaci di rimettere in movimento energie da tempo addormentate o paralizzate": con lo stile brillante e provocatorio che caratterizza carla benedetti, questo volume prende in esame alcuni dei fenomeni che secondo l`autrice hanno portato la cultura tutta, quella italiana in particolare, ad avere uno sguardo distruttivo e apocalittico sul mondo. benedetti imputa questo declino all`imperare del linguaggio televisivo, alla scelta di prediligere la quantita` alla qualita` della scrittura, al tono ironico usato anche a sproposito, all`uso dell`anonimato in rete, che cancella ogni responsabilita`. per andare controcorrente e` necessario tornare a pensare la cultura come invenzione e creazione del singolo, come uso di una parola `non convenzionata` che sfugga alle gabbie predisposte dall`odierno ordine del discorso.