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novembre 1932. l`ebreo max eisenstein e il tedesco martin schulse, soci in affari a san francisco e amici fraterni, si separano. martin torna in germania con moglie e figli e tra i due comincia uno scambio di lettere su cui si stende ben presto l`ombra nera della storia: nel 1933 hitler prende il potere e martin si lascia sedurre dall`ideologia nazista. martin non cambia atteggiamento nemmeno quando max, disperato, gli raccomanda di vegliare sulla sorella griselle, un`attrice austriaca che e` stata amante di martin e che, nonostante gli avvertimenti ricevuti, ha voluto ugualmente recitare a berlino. e proprio questo comportamento portera` a un simbolico rovesciamento dei ruoli e ad una raffinata vendetta.

john reed era un giornalista americano non particolarmente noto. tuttavia la sorte gli concesse di trovarsi a pietroburgo, di assistere in prima persona ai momenti decisivi della rivoluzione d`ottobre e di conoscerne i protagonisti. un libro che racconta l`entusiasmo per quella che doveva essere l`inizio della palingenesi del genere umano. introduzione di rossana rossanda.

ventuno eroine del mito classico, da elena a briseide, da penelepe a didone, scrivono una lettera accorata e straziante al loro amante per convincerlo a non lasciarle. di fronte a questi uomini lontani, insensibili e assenti, si stagliano con poetica drammaticita` altrettante donne poste di fronte a un destino che si compie loro malgrado. ogni epistola e` una storia a se` stante, eppure, lette tutte d`un flato, tracciano un meraviglioso ritratto collettivo dell`universo femminile, scandagliato con sorprendente profondita` fino nei recessi piu` oscuri dell`anima, dove risiedono le spinte primigenie dell`amore.

la raccolta comprende, in ordine cronologico, dodici racconti: la caffettiera, onuphrius, onfale, la morta innamorata, la pipa d`oppio, il cavaliere doppio, il piede di mummia, due attori per una parte, il club dei mangiatori di hascisc, arria marcella, avatar, iettatura. il genere "racconto fantastico" e` costantemente e liberamente frequentato da gautier lungo l`intero percorso della sua intensa attivita` letteraria, dal primo racconto del 1831, la caffettiera, fino alla lugubre narrazione di spirite (1866) venata di cupe tinte spiritistiche: un lungo itinerario che accompagna la produzione maggiore di gautier e che rivela con sorprendente "fedelta`" le fasi e le svolte della sua poetica.

leopardi, fenicotteri, dromedari e gru, zibetti e marmotte sono questi alcuni dei protagonisti delle 86 tele che pieter boel (anversa, 1622 - parigi, 1674) dipinge tra 1668 e 1671, quando il genere della "natura morta", specialmente fiamminga e` molto in voga, ma nessuno ancora e soprattutto mai con altrettanto talento e spirito di osservazione, si e` occupato della "natura viva". i dipinti di boel nascono come studi preparatori per il ciclo di arazzi dei "mesi o residenze reali", commissionato da luigi xiv e intessuto dalla manifattura dei gobelins sotto la direzione di charles le brun. non si tratta di animali qualunque bensi` degli ospiti della neonata me`nagerie di versailles, un vero e proprio zoo d`avanguardia progettato da louis le vau con sette recinti denominati secondo il principale animale in esse ospitato. per questo gioiello luigi xiv non lesina denari e non stupisce dunque che venga esibito al pari degli altri suoi tesori. ma e` la capacita` di boel di ritrarre gli animali dal vivo e di coglierne, insieme alle fattezze le attitudini la novita` per l`epoca. il presente volume offre, in quaranta grandi tavole, disposte secondo l`ordine dei recinti dello zoo di luigi xiv e accompagnate dalla descrizione coeva di claude denis, una selezione dei dipinti accompagnati da alcuni tra le centinaia di disegni tracciati dalla mano svelta di boel affacciato sulla me`nagerie di versailles.

eta` di lettura: da 4 anni.

la guerra piu` celebre. gli eroi immortali dell`antica grecia e i capricciosi dei dell`olimpo. il classico per eccellenza e` ripresentato in questo volume in tutto il suo fascino, da un adattamento dell`originale omerico alle orecchie curiose dei bambini di oggi. le magniloquenti illustrazioni e l`elaborato intreccio dell`iliade fanno sognare ancora. eta` di lettura: da 7 anni.

per lungo tempo l`occidente ha considerato la modernita` come il trionfo della ragione, al quale non poteva seguire che la distruzione di tradizioni e credenze ritenute "arcaiche". ora questa visione e` messa in crisi dalle richieste di coloro che si sentono emarginati e non riconoscono come loro il mondo moderno: poveri e colonizzati, donne e bambini. ma rovesciando il dominio della ragione e riconoscendo la diversita` assoluta delle varie esperienze si rischierebbe di far germinare il razzismo, l`intolleranza e le guerre di religione. touraine cerca di porre in questo libro le condizioni per una democrazia che non sia solo formale. una democrazia che riconosca l`attivita` della ragione e dei vari soggetti.

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