la prima indagine storica del lato piu` oscuro del ventennio: la delazione anonima, odioso strumento nelle mani di mussolini per controllare la vita degli italiani. e il 1923 quando l`ex socialista benito mussolini, alla guida da pochi mesi del governo di coalizione, pone con una breve nota il primo mattone di un autentico mostro politico-burocratico che, con i suoi tentacoli intinti nel veleno di intercettazioni, delazioni e soffiate, stritolera` la vita pubblica italiana fino alla fine del regime fascista: "caro finzi, dispongo che le intercettazioni telefoniche siano d`ora innanzi recapitate solamente a me. una copia sola, quindi, che tu riceverai e mi trasmetterai". mimmo franzinelli, grazie a una ricerca accuratissima, non paga di uno scrupoloso scandaglio degli archivi ma ricca anche di testimonianze di prima mano (spesso terribili), ci mostra con chiarezza come sia stato possibile tenere sotto il tallone d`acciaio del terrore un intero paese, trasmettendo l`insicurezza profonda che e` il primo ingrediente dell`obbedienza cieca. quando nemmeno fra i muri della sua casa si sente al sicuro, quando i partigiani vengono scovati nei nascondigli piu` impensabili, quando le famiglie ebraiche vengono tradite dai vicini e dagli amici, il popolo e` pronto, pur di non correre alcun rischio, a pagare il terribile prezzo di abdicare alla propria liberta`.
charles bukowski "ritorna". ritorna con una raccolta di scritti gia` pubblicati in vita ma che qui postulano una continuita`, un`unita` di tono, un preciso e vario dispiegarsi di temi. che si tratti di arte, di musica, di politica, dei colleghi scrittori o di ripercorrere la propria vita, la penna del vecchio buk non sorprende, ma illumina, lascia senza fiato. che cosa doveva essere letteratura, era chiaro: "la maggior parte degli scrittori scriveva delle esperienze delle classi medio-alte. avevo bisogno di leggere qualcosa che mi facesse sopravvivere alle mie giornate, alla strada, qualcosa a cui appigliarmi. avevo bisogno di ubriacarmi di parole.". "azzeccare i cavalli vincenti" va oltre il testamento letterario. in questa raccolta di riflessioni bukowski innesca una personalissima, vitale ed esplosiva battaglia contro la fiacca mentalita` borghese, con uno humour disincantato, dark e cinico che non puo` lasciare indifferenti. ecco allora le prese di posizione contro la cultura "alta" delle universita`, i poco convenzionali pamphlet sul piacere di defecare e sul diritto di guidare ubriachi, e le dichiarazioni programmatiche sulla superiorita` di una vita spogliata dagli agi materiali e magari arricchita da una bottiglia di vino e da un disco di mozart. tristezza, follia, humour. l`universo bukowskiano concentrato in una raccolta di saggi e scritti apparsi su riviste e taccuini tra il 1944 e il 1990.
il romanzo inizia dove finiscono le mille e una notte. il sultano, dopo aver ascoltato per quasi tre anni le narrazioni di shehrazade, decide di sposarla. tutti credono che, grazie alla sua abilita` di narratrice, shehrazade non solo si sia salvata ma che abbia anche destato l`amore e la pieta` nel cuore del sultano. tutto il paese e` convinto che di li` a poco regneranno solo pace e armonia. purtroppo pero` il cambiamento da parte del sultano e` stato solo apparente e continua a non conoscere amore, passione e giustizia. come elevare allora la sua anima e risvegliarne la coscienza? solo attraverso una serie di avvenimenti che gli insegneranno il vero significato del potere.
