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un ragazzo ricchissimo e molto viziato viene salvato da un naufragio nelle fredde acque dei mari del nord da pescatori alla ricerca di grandi banchi di pesce. sono loro i "capitani coraggiosi", i solitari delle golette temprati dalle tempeste e dai sacrifici. il ragazzo dovra` adattarsi ad una vita durissima che lo maturera` e che lo fara` diventare un uomo.

il popolo e gli dei si sono allontanati irrimediabilmente. la grande crisi ha separato con un abisso i diversi gironi della societa` e si e` spezzata la catena di connessioni tra il popolo e l`e`lite. abbiamo ceduto sovranita` a sfere sovranazionali e a oscuri poteri finanziari, coperti dall`impunita` e inquinati dai conflitti di interesse. siamo diventati sudditi di regni lontani. la politica e gli italiani non hanno piu` molto da dirsi. il rapporto si e` deteriorato e si e` spento nella reciproca separatezza. siamo un popolo vitale, dobbiamo pero` riprendere la strada dello sviluppo e recuperare sovranita`. e soprattutto dobbiamo ridurre le distanze tra sempre piu` ricchi e sempre piu` poveri. non si riaccende la fiamma dei desideri senza interpretarli, senza individuare un orizzonte condiviso, senza riscoprire il fascino di un sogno collettivo.

in questo saggio allegro e documentato, william alexander indaga come il pomodoro sia passato da essere ignorato e disprezzato fino a diventare straordinariamente popolare in tutto il mondo. i primi a farne menzione furono i conquistadores spagnoli che lo scoprirono demolendo la civilta` azteca e lo portarono in europa. quando il pomodoro prese a circolare in italia, risultava talmente strano che la gente non capiva nemmeno che parte se ne dovesse mangiare. ci furono esperti gourmand che lo dichiararono non commestibile dopo averne masticato attentamente le foglie. fu addirittura giudicato velenoso da molti perche` imparentato con la belladonna, ed e` stato cosi` ignorato per secoli. quando, sempre in italia, il consumo di pomodori ebbe finalmente inizio, a provarli furono soprattutto personaggi facoltosi e potenti, in cerca di degustazioni esotiche, come i gastronomi curiosi e avventurosi che, trovandosi in giappone, non tralasciano di cimentarsi col fugu, il leggendario pesce palla potenzialmente letale della cucina nipponica. alexander ci mostra come il pomodoro si sia trasformato, nel corso dei secoli, nell`utilizzo e nella percezione: da cibo raro a merce industriale. quando la sua coltivazione esplose, negli stati uniti, venne inventato il ketchup come modo per utilizzare gli scarti lasciati dopo l`inscatolamento... supportato da una ricerca storica e botanica accurata, una scrittura chiara e divulgativa e tempi comici ben calibrati, william alexander intreccia viaggi, leggende, umorismo, avventure (ma anche disavventure) per seguire la scia del pomodoro attraverso la storia. un racconto rocambolesco ed epico in cui non mancano eroi, artisti, conquistatori e mafiosi. una guida appetitosa sull`alimento che strega il nostro palato da sempre.,

in oltre vent`anni di esperienza nel campo della meteorologia e della climatologia, giulio betti ha visto crescere, insieme alla temperatura globale, anche la platea di persone interessate, in forme diverse, al cambiamento climatico. domande, riflessioni e dubbi assolutamente leciti convivono con teorie bislacche, provocazioni, fake news e mezze verita` che molto spesso nascono e si amplificano sui social media ma poi, purtroppo, finiscono sui principali mezzi d`informazione senza essere contestualizzate a dovere. nonostante la climatologia sia una materia scientifica multidisciplinare tutt`altro che semplice, ultimamente e` diventata il "naso di cyrano" sul quale chiunque si sente autorizzato a dire la sua. ma perche` cosi` tanta attenzione? la risposta e` semplice: le oscillazioni del clima influenzano le nostre abitudini e la nostra vita, lo fanno da sempre, mettendo l`umanita` nelle condizioni di prosperare o regredire. il caldo in estate o il freddo in inverno, la neve in montagna o la pioggia in autunno: fanno parte di noi, ci fanno sentire al sicuro. l`attuale trasformazione impatta proprio sulla quotidianita`, minacciando lo stile di vita e quindi il nostro benessere. tocca sia la sfera intima e personale che i grandi interessi economici e politici. ha sempre fatto caldo! mette ordine, in maniera scientificamente ortodossa ma con un linguaggio semplice (e molto spesso divertente), al caos e alle banalizzazioni che hanno svilito il dibattito pubblico sul cambiamento climatico. una guida che aiutera` i non esperti a orientarsi tra le leggende piu` diffuse - annibale che valica le alpi con gli elefanti, erik il rosso che approda in groenlandia, il ruolo dell`attivita` solare e della co nell`aumento delle temperature, il ritiro dei ghiacciai, l`innalzamento dei mari -, veri e propri "classici" della disinformazione, ma sapra` anche fornirci le chiavi della speranza attraverso esempi concreti di lotta al cambiamento climatico che funzionano e portano benefici tan

con questo nuovo grande commento alle storie di erodoto, al quale hanno partecipato studiosi inglesi, israeliani e italiani, la fondazione lorenzo valla vuole rendere omaggio al padre della storiografia europea: all?uomo che simboleggia la passione dell?occidente per tutto cio che non gli appartiene. quante cose aveva contemplato erodoto! mentre leggiamo le storie, lo vediamo ancora, animato da una curiosita insaziabile verso la totalita dell?esistenza, entrare nei templi e "osservare, conversare, porre domande, ascoltare, riflettere, paragonare, sollevare problemi, ragionare, talvolta concludere". egli considera con attenzione e rispetto tutto cio che fa l?uomo - tutte le nostre imprese gli sembrano degne di interesse o memorabili. e, insieme, sparge un?onnipresente ironia sugli orgogli, le vanita, le pretese, le follie, la hybris dell?uomo. "nulla e sicuro tra le cose umane." "tutto nell?uomo e caso e circostanza." nella nostra vita si fondono l?iridescente imprevedibilita del caso, la ferrea necessita del destino, la strana partecipazione degli dei - verso i quali egli prova un?ellenica mescolanza di venerazione e diffidenza. prima o dopo di lui, nessuno ha mai saputo orchestrare cosi perfettamente una storia totale: i fatti politici, economici, militari, i costumi, le leggende, le favole, il folclore, la geografia, i monumenti si equilibrano in quest?opera che respira l?immensita e la liberta degli spazi aperti. la mente di erodoto e complessa, molteplice, intrecciata, polimorfa. quando egli insinua un tema dentro l?altro, e poi ancora un altro, e poi un altro ancora, quando procede a inserti e parentesi successive e scatole cinesi, come a mimare "l?infinito labirinto di concatenazioni" nel quale consiste l?universo, - noi pensiamo ai lontanissimi intarsi, alle ramificazioni di henry james. ma poi, se egli vuole, riesce a sembrarci semplicissimo: candido come un barbaro o un bambino. molto spesso fatichiamo a capire cosa pensi e quale sia il suo punto di vista.

l?avanzata del cambiamento climatico e sorprendente e feroce: i livelli dei mari si stanno innalzando, le condizioni meteorologiche sono sempre piu estreme, un caldo opprimente sta soffocando il mondo. e stato ormai dimostrato che tutte queste alterazioni hanno degli effetti profondi sul nostro corpo e sulla nostra mente e costituiscono una vera e propria crisi di salute pubblica di cui si fa ancora fatica ad ammettere l?esistenza. il giornalista e neuroscienziato clayton page aldern si e dedicato per sette anni a questo tema facendo dialogare tra loro le ultime scoperte relative alle neuroscienze, alla psicologia, all?economia per mostrarci che un ambiente in rapida trasformazione agisce direttamente sulla nostra salute mentale, sul nostro comportamento, sul processo decisionale. temperature sempre piu alte implicano un aumento di molti fenomeni, dall?aggressione aggravata alla violenza domestica, all?odio online. livelli di anidride carbonica elevati, connessi con le ondate di calore, riducono la capacita di risoluzione dei problemi, le prestazioni cognitive e l?apprendimento. non serve andare in guerra per soffrire di disturbo da stress post-traumatico: la violenza di un incendio o di un?alluvione, eventi che ormai si verificano con frequenza sempre maggiore, basta e avanza. dalle fattorie della valle di san joaquin in california fino alle comunita dell?artico norvegese, dalle hawaii alle alpi francesi, aldern ha viaggiato per incontrare scienziati e medici che hanno svelato le intricate connessioni tra noi e l?ambiente, raccontando le storie delle persone che stanno gia sperimentando questi effetti sulla loro pelle. il cambiamento climatico non e solo intorno a noi, ma dentro di noi. possiamo pero opporci a queste forze: gli esseri umani hanno causato la crisi climatica e gli effetti neurologici che ne risultano, e saranno gli esseri umani, con tutta una serie di buone pratiche ma soprattutto con la solidarieta, a farli regredire. questo libro non e l?onda che c

questo libro racconta le sortite, le trovate, le provocazioni, le denunce coraggiose o trasgressive di un audace gruppo di artisti, alcuni concettuali, altri pop, altri ancora performer e graffitisti, attivi tra la fine degli anni cinquanta e i nostri giorni. attraverso la loro arte apparentemente beffarda, allergica ai canoni, hanno affrontato temi fondamentali della nostra epoca - la violenza di genere, la malattia, l?aids e la morte, il consumismo, la guerra - e hanno rimesso in discussione il ruolo e la natura stessa dell?arte. nifosi li definisce irriverenti perche non hanno rispettato gli schemi. hanno spiazzato, scombinato, disturbato, eluso. alcuni di loro sono stati irriverenti nel proporre forme d?arte lontanissime dalla nozione comune di arte. altri hanno affrontato tematiche scabrose o creato immagini scandalose, rompendo tabu, violando la sensibilita del pubblico. alcuni spinti da nobilissimi propositi, altri da uno spirito canzonatorio e ribelle. nessuno puo definirsi banale. nessuno inutile. tutti hanno osato, tutti hanno utilizzato l?arte come un grimaldello per entrare nelle nostre coscienze. ci hanno stupito, irritato, divertito e cosi facendo sono riusciti ad attirare la nostra attenzione e spinto a riflettere anche quando non ne avevamo voglia.

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