
Un classico, il primo disco di Ry Cooder con musica messicana ed hawaiiana.

per piu` di cinquant`anni milton glaser ha disegnato molto del mondo che viviamo e sperimentiamo ogni giorno. i suoi manifesti, i libri, gli album, i ristoranti, le pubblicita` e altre cose ancora lo fanno ritenere una delle forze dominanti nel design in america. in "drawing is thinking" accosta un sorprendente vocabolario di immagini e di tecniche cosi` da creare il suo libro piu` personale. non solo ha disegnato per tutta la vita, ma ha sempre anche pensato all`arte e al design. partendo dal suo punto di vista che ogni arte ha la sua origine nell`impulso della creazione, ha progettato un libro che delinea fortemente questa posizione. questi disegni sono destinati a essere sperimentati in sequenza, in modo che lo spettatore non solo segua glaser attraverso queste pagine, ma arrivi alla sua mente. i disegni rappresentano una vasta schiera di soggetti presi dall`intero insieme della carriera del maestro. le pagine suggeriscono che il disegno non e` semplicemente il mezzo per rappresentare la realta`, ma, come il titolo implica, il miglior modo per percepire il mondo. il creatore e lo spettatore diventano piu` attenti, uno attraverso la creazione, l`altro attraverso la sperimentazione, nell`intento di svelare il processo della mente mentre crea la realta`.



teatri dei burattini a berlino, processi alle streghe, le antiche bande dei briganti tedeschi, il dottor faust, cagliostro, truffe filateliche, il terremoto di lisbona, sono alcuni dei testi, inediti in italia, raccolti nel volume. pronunciati alla radio negli anni che precedono la fine della repubblica di weimar, esaltano la capacita` di benjamin di mescolare elementi eterogenei assemblando esperienze dirette, descrizioni, citazioni, commenti e riflessioni. pensati per i ragazzi in forma di racconto, rivelano l`attenzione alle tecniche di un medium dalle potenzialita` ancora inesplorate e invitano a una sorta di "illuminismo", a un atteggiamento partecipe e lucidamente curioso della realta`.



in contrasto con la visione tradizionale che vuole che le emozioni debbano sempre essere bandite dal posto di lavoro, l`autore intende rivelare i vari modi in cui le emozioni dirigono i rapporti interpersonali proprio sul posto di lavoro e svelare quale forza ciascuno di noi abbia a disposizione, non solo per acquisire una maggiore consapevolezza di se`, ma anche per avere in mano la capacita` di crescere con gli altri. il libro comprende inoltre una serie di esercizi e una tabella che permette di valutare la propria intelligenza emotiva.

nel linguaggio e nella cultura del nostro paese e` consueta la distinzione tra uno spazio che produce, il territorio (oggetto di scelte politiche e di utilizzazioni socio-economiche), e uno spazio prodotto, il paesaggio (oggetto di studio e di romantica contemplazione). esiste oggi una disciplina, poco frequentata e scarsamente nota in italia, che e` in grado di eliminare questa frattura tra geografia del passato e geografia del presente: si tratta della landscape archaeology o archeologia del paesaggio, un metodo di analisi delle strutture territoriali basato sullo studio e l`interpretazione dei resti materiali che l`uomo ha lasciato attorno a se`. questa ricerca non riconosce limiti cronologici: come nello scavo si procede dal piu` recente al piu` recente al piu` antico, nell`indagine topografica bisogna ripercorrere, `sfogliare` a ritroso ogni vicenda, tenendo presente che ciascun paesaggio si e` sovrapposto ai precedenti, trasformandoli. l`obiettivo non e` dunque quello di descrivere un certo assetto del territorio nel passato, quanto piuttosto di capire i meccanismi di trasformazione delle strutture territoriali nel tempo storico. cio` e` possibile solo percorrendo archi cronologici sufficientemente ampi della stratigrafia del paesaggio, cogliendo soprattutto l`interazione tra i diversi livelli in successione, combinando, cioe`, le sezioni orizzontali con quelle verticali, la sincronia con la diacronia, l`evento con la durata; il lettore, insomma, avra` l`idea di camminare, quasi da occasionale turista, nel tempo e nello spazio di una regione suggestiva quant`altre mai: dalla preistoria alla storia, in un susseguirsi di testimonianze - e quindi di accadimenti - che parlano piu` lingue e attestano diverse civilta`. una su tutte, quella degli etruschi, pare connotare l`area studiata da potter in senso davvero speciale: l`alone di mistero che per tradizione accompagna questo popolo si sposa con la concretezza della quotidianita` piu` vissuta; e` un po` come se le


si afferma nel quattrocento in italia lo stato regionale (dalla repubblica di venezia al regno delle due sicilie) realta` politica destinata a caratterizzare per circa quattro secoli la storia del nostro paese. i saggi contenuti nel volume seguono un impianto tematico (sono dedicati nell`ordine agli aspetti demografici, politici, sociali, culturali, religiosi, economici, di politica estera), e si propongono di analizzare e confrontare le varie realta` regionali senza tuttavia mai perdere di vista lo svolgersi della complessiva vicenda storica italiana.

un viaggio ai confini del comportamento e della mente umana: dalla necrofilia all`erotomania, per giungere infine alle psicopatie dei serial killer.


esiste, ed e` clinicamente accertata, una condizione per la quale il soggetto (uomo o donna che sia) e` spinto irresistibilmente a impegnarsi in certe forme di comportamento sessuale ricorrente e incontrollato; tale comportamento persiste malgrado conseguenze sociali e personali altamente negative e pericolose. affine alla dipendenza da sostanze psicoattive o dall`alcol, come pure alla bulimia o al gioco d`azzardo patologico, tale condizione e` clinicamente nota col nome di "dipendenza sessuale". aviel goodman, psichiatra e psicoanalista, per la prima volta definisce scientificamente il fenomeno della dipendenza sessuale come una precisa condizione psicopatologica, individuandolo come categoria diagnostica a se`, pienamente determinata.

"si puo` dunque ben sperare che questa lettera ponga un freno alle bestemmie dei sacrileghi, almeno in parte, e liberi dagli scrupoli le persone pie. forse servira` anche d`incentivo a che su questo punto ovvero su questa materia si scriva di piu`. prego allora tutti coloro cui sta a cuore la verita` di volere accogliere quest`opera nel modo migliore e d`intercedere fedelmente presso dio per una retta comprensione della scrittura divina, a giovamento e incremento dell`intera cristianita`. amen. norimberga, 15 settembre dell`anno 1530." lutero scrive infatti la "lettera del tradurre" (1530) reagendo polemicamente a chi aveva contestato la sua traduzione del nuovo testamento. e un serrato dibattito intorno alla traduzione dei testi sacri in difesa delle sue tesi.



come socrate e gesu`, buddha non scrisse nulla e il suo insegnamento ci e` arrivato attraverso quello che i discepoli ci hanno tramandato. la dottrina del buddha si basa sulla vita contemplativa, sull`amore del prossimo e sulla gioia compartecipe. ma all`inizio della nostra era si diffuse in oriente l`idea che accanto alle dottrine gia` conosciute ci fossero altri insegnamenti del buddha rimasti nascosti e conosciuti solo da pochi. essi furono raccolti nei cosiddetti sutra, letteralmente "fili" del discorso. tra i vari sutra il"sutra del loto" e` quello piu` diffuso in cina e in giappone, e si propone come libro devozionale alla portata di tutti gli uomini, non solo asceti e i monaci.

in questo libro, l`autore traccia un personalissimo percorso attraverso le infinite testimonianze, scritte e no, lasciate dagli italiani sulle guerre che hanno combattuto, da quelle d`indipendenza alla seconda guerra mondiale. per cento anni la guerra e` stata, per l`italiano comune, il punto d`incontro con la grande storia: per cento anni ogni generazione ha avuto la sua guerra da combattere, da descrivere, da ricordare. isnenghi propone un viaggio all`interno di questo infinito discorso sulla guerra, suddividendolo non secondo la cronologia, ma secondo il genere di testimonianze: i comizi, i proclami, i canti, i giornali, la letteratura, le immagini, le lettere dei soldati, i monumenti, i musei, i nomi delle vie.


eddie coffin, il protagonista del libro, e` uno dei criminali piu` incredibili, geniali e divertenti della storia. calvo e grassottello, di professione filosofo (per la precisione "ricercatore a cambridge"), incline all`alcol, ex bancario fuori da ogni norma, sospetto di irriferibili reati sessuali e pericolosamente incline a farsi arrestare in costume adamitico, un bel giorno si trova talmente nei guai che deve lasciare la natia gran bretagna. per il suo esilio sceglie la francia, dove conosce hubert, rapinatore sfortunato dalle mille protesi. e l`oltraggioso eddie coffin trova l`ispirazione per iniziare una strabiliante carriera di rapinatore e seduttore.


il sergente di polizia dave bannion indaga sul suicidio apparentemente privo di motivo del collega tom deery. e scopre che questi era ben diverso dall`immagine che voleva dare di se`, e che si e` ucciso per il rimorso di essere stato per anni al soldo della mala. la polizia vorrebbe chiudere il caso ma bannion procede nelle sue indagini. finche` in un attentato contro di lui resta uccisa la moglie kate. si vede allora costretto a dare le dimissioni ma decide di farsi ugualmente giustizia da se`. e si vendica con l`aiuto della donna di un pezzo grosso della malavita, debby, vittima a sua volta del gangster. me givern, interessato alle psicologie, ai moventi e ai contesti sociali piu` che alla soluzione dei casi, affronta con un ritmo sostenuto il tema a lui caro della corruzione delle forze dell`ordine, e nella lotta di un uomo solo contro un intero sistema svela i residui di moralita` presenti anche nei poliziotti "marci" e quel che puo` condurre alla violenza del suicidio o della vendetta.



giuseppe de rita analizza la crescente delegittimazione delle istituzioni in italia. considerati entro una prospettiva di lungo periodo, gli elementi di fragilita` e ambiguita` delle istituzioni vengono ricondotti alle origini dell`unificazione italiana, in quello scarto fra unita` politica e amministrativa evidente fin dal 1870. ma e` con gli anni sessanta che le istituzioni dello stato italiano da fattori di "traino" di una societa` arretrata e arcaica si trovano a rincorrere una societa` in forte sviluppo. fino agli ultimi anni dove si assiste, sempre piu` impotenti, a una progressiva distanza fra istituzioni e societa`, ampiamente attraversate da processi di "molecolarita`".


con questa lunga lettera al figlio andrea, roberto cotroneo racconta la musica attraverso storie, ricordi, pensieri e grandi suggestioni. con grande semplicita` e passione cotroneo che ha studiato per anni pianoforte, narra la musica di mozart e beethoven, chopin e brahms. ma anche quella di john lennon e di nino rota, i tanghi argentini di astor piazzola e il jazz di keith jarrett, le ninne nanne che cullano i bambini e le "canzonette" che anche se non lo vogliamo riempiono le nostre giornate. ne esce un racconto leggero, fitto di nostalgie, punteggiato di uomini che nella notte fischiettano un motivo a una finestra, di fantastici viaggi in carrozza in paesi lontani e di incontri bizzarri con musicisti dei secoli passati.







1 ristampa marzo 1973










Con la propensione all'ascolto, originariamente determinata da un difetto visivo, don Marzio è il prototipo di quei frequentatori di caffè che sanno di questo e di quello, che raccolgono notizie dalla voce degli altri e dalle gazzette per farsene portavoce, senza la cura di controllarle e di verificarne la fondatezza, mescolando verità e invenzione. Nella bottega del caffè si nasconde una vena scientifico-filosofica caratteristica del diciottesimo secolo e non manca quel doppio livello di lettura, quell'aspetto metateatrale che più volte si ritrova nel Goldoni.

"nelle giornate grigie, quando si gelava dappertutto tranne che nei grandi cafe`s, aspettavo con impazienza di poter trascorrere un`ora o due al wepler, prima di andare a cena. il rosso bagliore che avviluppava il locale promanava dal gruppo di sgualdrine radunato come sempre vicino all`entrata. quando a poco a poco si distribuivano fra i tavolini, il locale diveniva non soltanto caldo e rosato, ma fragrante. fluttuavano nella luce smorzata come lucciole profumate. quelle che non avevano la fortuna di trovare un cliente uscivano fuori, adagio, a fare un giretto in strada, per tornare di li` a poco a riprendere il posto consueto. ne entravano altre con incedere spavaldo, e apparivano fresche e pronte per il lavoro serale. l`angolo dove solevano adunarsi era come una borsa, il mercato del sesso, con i suoi alti e bassi, come ogni genere di commercio. una giornata piovosa era in genere una buona giornata, cosi` mi pareva. vi sono due sole cose da fare in una giornata di pioggia, secondo il detto popolare, e le puttane certo non perdevano tempo giocando a carte".




commedia della beffa, pseudolo mette di fronte due campioni di ribalderia: ballione, crudele mercante di fanciulle, e lo schiavo pseudolo, disposto a ogni inganno pur di aiutare il suo padrone calidoro a riscattare la bella fenicia, la giovane cortigiana di cui e` innamorato ma che e` vittima dell`avido lenone. con mille astuzie e raggiri, pseudolo riesce infine ad avere la meglio sul laido trafficante. lo schiavo si conferma cosi` uno dei personaggi chiave della commedia plautina: motore dell`intreccio, ne e` allo stesso tempo il padrone e il creatore, quasi che per suo tramite il poeta stesso si manifesti sulla scena. annoverato insieme almiles gloriosus e al truculentus tra le incentrate su una figura comica dominante, lopseudolo e` per la ricchezza di scene irresistibili, per l`esuberanza del linguaggio, per l`audacia beffarda del protagonista quella che meglio esprime le caratteristiche del teatro plautino. introduzione e note di margherita rubino.



"quando elimini dall`amore la passione e l`attaccamento, quando il tuo amore e` puro, innocente e senza forma, quando in amore dai e non chiedi, quando il tuo amore e` solo dare, quando il tuo amore e` un imperatore e non un mendicante, quando sei felice perche` qualcuno ha accettato il tuo amore - non lo negozi e non chiedi niente in cambio - allora liberi l`uccello dell`amore e lo lasci volare nei cieli aperti. in questo caso rafforzi le sue ali e l`uccello dell`amore potra` intraprendere il suo viaggio verso l`infinito. l`amore ha fatto precipitare alcuni e ha elevato altri. dipende tutto da cosa hai fatto del tuo amore. l`amore e` una porta. devi comprendere ancora alcune cose sulla mente femminile, dopo di che le parole di sahajo saranno facili da capire. la prima cosa: l`espressione della mente femminile non e` meditazione ma amore. la donna raggiunge la meditazione attraverso l`amore. ha conosciuto la meditazione solo attraverso l`amore. e colma d`amore. per lei il nome per meditazione e` amore, preghiera." il testo si basa sui sutra dell`amore di sahajo, una monaca illuminata del xviii secolo.







da platone e aristotele sino a rawls e habermas, un`antologia di testi sull`eguaglianza tratti dai classici del pensiero filosofico e politico.









nato sulle pagine di nel 1979, bobo e` ancora oggi la piu` fedele, umana, divertente, consapevole e impietosa rappresentazione dell`elettore di sinistra italiano. nato come alter ego del proprio autore (che nel mondo di bobo ricreera` un ritratto piuttosto fedele della propria famiglia), il personaggio approda su e si impone all`attenzione dei lettori: per la prima volta la satira di sinistra punta sistematicamente la propria artiglieria contro gli elettori del pci, contro le piccolezze di uomini non ancora pronti a mettere in pratica nella vita di ogni giorno gli ideali di liberta`, femminismo e progressismo che amano professare. ed e` proprio nella contraddizione tra vizi privati e pubbliche virtu` che bobo da` il meglio di se`, come dimostra questa corposa raccolta di oltre quarant`anni di storie. un`antologia densa di splendide rarita`, intervallata da pagine in cui staino affida alla parola scritta il racconto di momenti cruciali della propria vita: la nascita di bobo, la giornata epocale dei funerali di berlinguer e il suo addio a . un libro divertente e amaro, perfetto per ricostruire la storia recente del nostro paese e quella del personaggio a fumetti che meglio di altri ha saputo fotografarla. prefazione di dacia maraini.












l`eta` del disordine e` un tempo dominato dalla paura, che e` figlia dell`ignoranza. ci sembra di vivere in balia del caos. la globalizzazione e` divenuta per molti un incubo: robot che sostituiscono operai, stabilimenti che si trasferiscono in serbia o in cina, crisi finanziarie a ripetizione, ondate di immigrati che affluiscono alle frontiere, attentati terroristici. questo libro e` un tentativo di trovare un ordine in tutto cio`, a partire dai cinque anni che aprono questa nuova era: 1968-1973. iniziano allora i grandi mutamenti da cui e` scaturito il mondo attuale: il predominio della finanza sulla produzione, la graduale perdita della presa delle due superpotenze sul mondo, l`uscita dal sottosviluppo di un numero crescente di paesi asiatici, una maggiore consapevolezza del fatto che gli equilibri ambientali stanno saltando. la globalizzazione non e` un complotto. non e` molto diversa da quella di cento anni fa, quando migranti, capitali, merci e informazioni si spostavano in misure paragonabili a quelle odierne. allora la politica la fermo`, con i nazionalismi e due guerre mondiali, al prezzo di settanta milioni di morti. oggi, in preda alla paura, si diffonde la stessa tentazione. per non ripercorrere quella strada c`e` bisogno di una nuova politica che sappia elevarsi al livello planetario delle sfide: migrazioni, finanza, poverta` ed ineguaglianze, clima.







. andrea camilleri offre una versione di caino lontana da quella consueta. e forse un caino inventore della scelta, che va oltre il pentimento prendendo consapevolezza che . come il precedente "conversazione su tiresia" anche questo monologo avrebbe dovuto essere interpretato da camilleri a teatro. l`appuntamento era per il 15 luglio 2019 alle terme di caracalla. ma il grande scrittore e` uscito di scena troppo presto.

"verbi tedeschi" e` uno strumento per studenti e appassionati della lingua tedesca di tutti i livelli, dai principianti fino agli esperti. e possibile risalire al modello principale di oltre 2900 verbi e quindi verificare la coniugazione di tutti i tempi e modi e le particolarita` di flessione, per esempio se si tratta di un verbo separabile o meno, se regge l`ausiliare "sein" o "haben," se cambia la vocale tematica, etc. il manuale non solo e` un valido aiuto nell`esercizio della coniugazione, ma fornisce anche un` esauriente introduzione teorica e illustra le regole di grammatica, morfologia, sintassi e ortografia del verbo tedesco, con esempi e traduzioni per chiarirne l`uso nella lingua contemporanea. nel libro: 320 pagine, 201 modelli e tavole di coniugazione di verbi, con oltre 2000 esempi d`uso e parole derivate, indice di circa 2900 verbi con indicazione degli ausiliari, delle vocali tematiche, dei casi e delle preposizioni rette, ampia sezione di grammatica con spiegazioni relative alla coniugazione e all`uso di tempi e modi; ai verbi forti, deboli, misti e modali; ai verbi separabili e inseparabili; all`uso degli ausiliari.

seguiamo passo per passo le mille e una avventure dei due celebri saggi-pazzi dalle suole bucate della tradizione orale dell`oriente musulmano, tra furbizia e arte del togliersi dai guai. queste saggezze facete arabo-turco-persiane invitano il lettore a un viaggio piacevole, in un islam dalla liberta` ribelle.


lo scritto che qui presentiamo e` un articolo apparso nel 1934 sulla rivista , uno dei piu` efficaci strumenti di diffusione delle teorie sostenute nel circolo di vienna e in generale dai filosofi neopositivisti. qui schlick difende, contro l`ala fisicalistica del neopositivismo, l`impostazione empiristica originaria del movimento. neurath replichera` e, insieme a carnap, altri parteciperanno a questa polemica, ormai conosciuta sotto la denominazione di "polemica dei protocolli", che, come lo stesso carnap riconoscera`, riguarda il problema centrale dell`epistemologia o della riflessione filosofica sulla scienza. a riprova del fatto che le critiche piu` radicali e piu` rigorose mosse alla filosofia e alla metafisica, che e` il cuore del filosofare, vanno ricercate nella filosofia stessa e nella sua storia. contribuiscono anzi essenzialmente a costituire quella tensione interna del pensiero, quella dialettica, senza di cui non esisterebbe filosofare autentico.







Buone condizioni
