
andrea emo, discendente di una nobile famiglia veneta, e` stato un pensatore solitario, che ha scelto la via della clausura e dell`autoesclusione dal mondo accademico. il filosofo, per emo, e` mezzo scienziato, mezzo artista e interamente, visto che non puo` esservi una terza meta`, sacerdote, poiche` per lui la filosofia e` un modo per sopportare l`atroce assurdita` della vita.
i racconti di tolstoj scandiscono, anno dopo anno, tutta la sua lunghissima vita artistica. vi si susseguono senza soluzione di continuita`, intrecciandosi ai grandi romanzi, ai drammi, ai trattati: dal 1850 al 1910, dagli esordi del ventiduenne aristocratico "nichilista", timido, vizioso, fino al tolstoj patriarca, fondatore di religioni, rivoluzionario temutissimo. e anno dopo anno, capolavoro dopo capolavoro, registrano e rispecchiano come un diario le tante "fasi di crescita" tolstoiane, cosi` radicalmente diverse l`una dall`altra, contraddittorie, continuamente sorprendenti, in quella sua vocazione per le scommesse definitive, per il mettere in gioco tutto se stesso, ogni volta, in ogni trama, a ogni pagina.
"labirinto" e "ninfa" sono nomi la cui forma fonetica, elaborata dal greco a partire da materiale lessicale preesistente, attraversa i millenni e giunge fino a noi dalla preistoria linguistica del mediterraneo orientale a seguito di una sorprendente catena di prestiti. i significati a essi propri conservano nelle numerose connotazioni, di cui si sono via via arricchiti, denotazioni originarie di tale rilievo da farne le denominazioni di due fondamentali archetipi.
marina cvetaeva conobbe l`attrice sof`ja (sonecka) gollidej - il suo - alle soglie del 1919, il degli anni postrivoluzionari, quando in una mosca misera e affamata : gli attori allievi del secondo studio presso il teatro d`arte. ventidue anni - ma con l`aspetto di una ragazza-bambina -, elfo, mignon, infanta, sonecka, che aveva allora grande successo nelle di dostoevskij, era capricciosa, sentimentale, indisciplinata, instancabile raccontatrice di sciocchezze, sogni, deliziose storielle, con un debole per le , i diminutivi, le romanze strappalacrime da cui sembrava lei stessa uscita - l`opposto dell`indole di marina. fra le due donne nacque una , destinata a concludersi quando, dopo neppure un anno, sonecka abbandono` mosca per seguire il suo . scritto nel 1937, quando ormai tutto annunciava la catastrofe finale (la cvetaeva era stata definitivamente proscritta dalla colonia parigina e il marito, smascherato come agente sovietico, sarebbe fuggito di li` a poco nella russia comunista, dove aveva gia` fatto ritorno la figlia alja, dalla quale era arrivata la notizia della morte di sonecka), all`ombra della perdita e del dolore, il racconto-epitaffio e` smagliante, luminoso, sembra irradiare vitalita` e tepore. prodigi di una ancora viva affezione, ma anche di una scrittura - sempre sottesa dal pensiero poetico - che coniuga arditamente il sublime con la lingua della vita quotidiana, della strada.
Woody. Bune tutta la banda sono tornati e, insieme a una serie di esilaranti nuovi personaggi, si imbarcheranno in un viaggio on the mad che porter Woody a scoprire la sua vera vocazione.
Juliana Hatfield rilegge i brani dei Police, alla sua maniera. 12 classici, da Can't Stand Losing You a Roxanne, Every Breath You Take, Murder By Numbers etc.

tra il 1917 e il 1919 max weber tenne due conferenze dal titolo die geistige arbeit als beruf, che potremmo tradurre . formulazione quanto mai pregnante, perche` rappresentava l`idea regolativa, il progetto e la speranza che avevano animato il mondo della grande cultura borghese tra kant e goethe, tra romanticismo e schiller, tra fichte e hegel, e avrebbero costituito il filo conduttore dello stesso pensiero rivoluzionario successivo, da feuerbach a marx. il e` il lavoro creativo, autonomo, il lavoro umano considerato in tutta la sua attuosa potenza, e volgersi alla sua affermazione significa liberazione di ogni attivita` dalla condizione di lavoro comandato, dipendente, e cioe` alienato. ma il suo dissolversi nella forma capitalistica di produzione, nell`universale macchinismo, che fagocita quella scienza che pure e` l`autentico motore dello sviluppo, finisce col delegittimare la stessa autorita` politica, che nella trova il proprio fondamento. la e` destinata dunque a imprigionare anche quel che e` la prassi politica? lo spirito del capitalismo finira` col destrutturare completamente lo spazio del politico, riducendolo alla forma del contratto? o tra scienza e politica sono ancora pensabili e possibili relazioni che ci affranchino dal nostro nei confronti del procedere senza mete ne` fini del sistema tecnicoeconomico? sono le attuali domande che, un secolo fa, nessuno ha posto con la drammatica chiarezza di max weber - e con le quali, oggi, massimo cacciari si confronta.
Ristampa rimasterizzata, from the original source tapes. vinile audiofilo 180 gramm, stampa Eu, 2023. Album edito nel 1979.
nato nel xvii arrondissement da genitori originari del sud degli stati uniti, in bilico fra due lingue e due culture, julien green ha fatto di parigi la sola vera patria, oggetto di una amorosa contemplazione e di una stupefatta tenerezza. nessuno meglio di lui poteva dunque non gia` raccontarci le eclatanti meraviglie di cui vanno a caccia i turisti, ma svelarci un`anima che non si lascia cogliere facilmente, una citta` segreta e inaccessibile che disposti a girovagare senza problemi di tempo, e quella inesplicabile qualita` che di fronte alla piu` umile delle immagini, come la , ci fa dire senza esitazione: . una qualita` che julien green, grazie al suo contagioso amour fou, riesce miracolosamente a trascrivere, a raffigurare con le parole, convincendoci che non vale la pena di cio` che soltanto parigi sa offrirci ogni giorno .