
Brani di: Savage Garden,Lemonheads, Paula Cole,Joan Osborne etc.

una delle idee preferite di burckhardt, profondamente radicata in lui, e` che rubens abbia unito l`arte del nord con quella del sud. il primitivo entusiasmo per l`arte nordica, la successiva adorazione per l`italia, infine la meditata ammirazione per l`arte olandese, tutto confluisce nella figura di rubens. l`autore non si stanca di sottolineare il rapporto di continuita` tra il fiammingo e i predecessori italiani, non soltanto in occasione del soggiorno in italia durato dal 1600 al 1608, ma per tutta la sua vita, fino al culmine della sua ascesa artistica.

e un viaggio in quaranta aziende vitivinicole legate alla memoria di re, papi, condottieri, letterati, artisti, predicatori e persino briganti che hanno fatto la storia d`italia. la formula e` un mix storico-economico con focus del personaggio evocato, descrizione dell`azienda e dei vini piu` significativi con taglio giornalistico e scheda finale, foto e, quando e` possibile, un pizzico di gossip: si parla per esempio della stanza da letto di cavour nel castello-enoteca di grinzane, delle sorelle "vinattiere" che discendono per via di madre dalla gioconda, del tempio del barolo che fu il nido d`amore di vittorio emanuele ii e della bella rosi`n, delle cantine pontificie che ispirarono i sonetti di gioachino belli, dei vigneti siciliani del gattopardo, dei poderi degli eredi di dante e di leopardi, del rose` della contessa di castiglione ecc ecc.




il vasto epistolario del conte gozzi che fu giornalista, polemista letterario, autore di versi e singolare figura di operatore culturale, consente di conoscere in presa diretta la settecentesca venezia goldoniana e i diversi fermenti culturali che la agitarono. lettere che illustrano la dimensione privata di una famiglia nobiliare e la realta` quotidiana di venezia, con notazioni di costume e riflessioni improntate alla malinconica consapevolezza di una societa` ormai in declino, alle soglie della rivoluzione francese.




harlem, biblioteca del museo afroamericano. la sedicenne geneva settle sta cercando notizie di un suo antenato vissuto nella meta` dell`ottocento che, ex schiavo, si era battuto per i diritti civili della gente di colore per poi finire misteriosamente in carcere. mentre la ragazza e` concentrata nella ricerca, un uomo si avventa alle sue spalle e tenta di violentarla. nonostante sembri un tentativo di stupro, lincoln rhyme inizia a indagare con l`aiuto di amelia sachs. in effetti, l`uomo ha un obiettivo piu` impegnativo: uccidere la povera geneve. e per far questo non esita a uccidere il bibliotecario che forse ha visto qualcosa. il primo indizio che rhyme ha a disposizione? la dodicesima carta dei tarocchi, l`impiccato.

ii mondo e` una realta` materiale, continuamente rimodellata dalla stratificazione di tracce positive e negative prodotte dall`attivita` degli esseri viventi e dall`azione degli agenti naturali. in queste tracce e nel loro sovrapporsi si conservano capitoli interi della storia dell`umanita`, che possono essere riletti se solo si riesce a riconoscere i segni, materiali o immateriali, che li costituiscono e a interpretarli all`interno della loro rete di rapporti reciproci. il testo mostra come l`archeologia delle tracce permetta di rileggere nelle singole unita` di organizzazione della materia le vicende legate alla loro formazione, alla loro vita, alla loro morte e ai processi che hanno subito dopo essere uscite dal circolo degli usi e dei riusi.



questo volume, scritto in forma di dialogo filosofico, insieme colto e semplice, distaccato e intimo, continua l`analisi della conoscenza avviata in "la terza fase. forme di sapere che stiamo perdendo". il protagonista di questo libro viene accostato da uno sconosciuto che vuole intervistarlo sul modo in cui invecchia la sua mente. prende quindi il via un dialogo serrato su quel che succede alla mente che invecchia, e su quel che succede nella mente in generale, sul modo in cui e` fatta, funziona e "avverte" se stessa.


siamo nei paesi bassi, alla fine del seicento. cornelius van bearle sta per creare un fiore meraviglioso, un tulipano nero. isaac boxtel, suo vicino, cerca in ogni modo di appropriarsi dei preziosi bulbi. per raggiungere il suo scopo entra nella serra di cornelius, poi per liberarsi del rivale lo denuncia e lo fa incarcerare con l`accusa di aver nascosto delle lettere affidategli da corneille de witt, governatore della provincia. van bearle riesce con uno stratagemma a portare con se` in prigione i preziosi bulbi incartandoli in un foglio che contiene un messaggio del governatore... cornelius e` in pericolo ma aiutato dalla giovane rosa, figlia del guardiano della prigione, riesce a far fiorire i bulbi. protagonista del romanzo e` proprio il fiore, il tulipano nero, sullo sfondo le lotte dei paesi bassi nel travagliato periodo della fine del seicento.




appartenente al gruppo di racconti di ambientazione esotica composti da stevenson nell`ultimo decennio della sua vita "la spiaggia di falesa`" - cosi` come "il diavolo nella bottiglia" recentemente riproposto in questa stessa collana - si rifa` all`esperienza diretta dell`autore sulle credenze e sulla psicologia degli indigeni delle isole del pacifico.

l`autore si propone di offrire un fondamento teorico a una pratica terapeutica che, riconoscendo la sostanziale e incriminabile diversita` tra individuo e individuo, sia capace di superare la tendenza diffusa ad applicare interventi monocordi a qualsiasi tipo di quadro psicopatologico e a qualsivoglia struttura di personalita`. e, per non fermarsi al piano delle affermazioni generali, accompagna alla presentazione di questi fondamenti teorici una descrizione dettagliata di modalita` tecniche di intervento il piu` specifiche possibili, non solo rispetto alle diverse configurazioni psicopatologiche ma anche rispetto alle varianti e ai sottotipi di ciascuna di esse. bleichmar definisce il suo modello "modulare-trasformazionale", rimandando con tale denominazione alla complessita` di un funzionamento psichico che non si basa su principi trascendenti le sue diverse componenti, ma sull`articolazione di diversi "moduli motivazionali" che interagiscono all`interno della psiche generando specifiche configurazioni. in questa chiave bleichmar ripercorre e rielabora le tradizionali dimensioni della psicopatologia, i fondamenti freudiani della teoria della cura e i principali strumenti di intervento psicoterapeutico.

a partire dalle scoperte di freud, la psicoanalisi come teoria della mente ha attinto i suoi dati a due fonti principali: la clinica degli adulti e l`osservazione del bambino. stern parla in questo senso di "bambino osservato" e "bambino clinico" e gia` bowlby considerava essenziale per il progresso della teoria psicoanalitica una tale dialettica tra indagine "retrograda" (la clinica) e indagine "anterograda" (l`osservazione). allo stesso ambito di riflessione appartiene tutta l`opera di pine, come appare dalla struttura di questo volume, diviso in due parti: "aspetti dello sviluppo da una prospettiva clinica" e "aspetti del processo clinico da una prospettiva evolutiva".

il signor z chiede e riceve da kohut un`analisi. a cinque anni e mezzo dalla conclusione della terapia, torna da lui chiedendo una seconda analisi: non riesce a venir fuori da una profonda sofferenza, da un costante isolamento sociale; soffre per un`intensa inclinazione alla masturbazione, accompagnata da fantasie masochistiche. kohut l`accetta per la seconda volta, perche` proprio in quel periodo ha rivoluzionato le sue concezioni teoriche e sta verificando nuove idee e nuovi metodi. cosi` nasce, per questa coincidenza di tempi, una spettacolare quanto unica dimostrazione dal vivo della differenza tra un trattamento basato sulla psicoanalisi classica ortodossa e un trattamento basato sulla psicologia del se`: sul medesimo paziente e dal medesimo analista. il cambiamento di visione teorica influenzera` in maniera decisiva la percezione da parte di kohut del nucleo centrale della psicopatologia del signor z e gli consentira`, "con grande beneficio del paziente, di fornirgli l`accesso a certi settori della sua personalita` che non erano stati raggiunti nella prima analisi". come si vede, si tratta di un`opera coraggiosa e assolutamente originale, che offre l`occasione di seguire passo passo, come nei classici casi clinici di freud, il minuzioso lavoro psicoanalitico di kohut, e al tempo stesso di riflettere sul valore euristico e terapeutico della sua nuova concezione.

scritto nel 1936, inazuma (lampi) segna una tappa fondamentale nell`evoluzione artistica di hayashi fumiko, il passaggio da una scrittura piu` strettamente avvinta all`esperienza personale a una narrativa che vuole essere oggettiva. una scelta non solo stilistica, ma che tocca nodi profondi e complessi come il rapporto fra gender, genere sessuale, e genre, genere letterario. al centro del romanzo kiyoko, il prototipo della giovane donna ribelle, concentrata nella ricerca testarda della propria indipendenza e pur tuttavia piena di contraddizioni nel suo rifiuto di piegarsi all`etica tradizionale che vuole una donna moglie e madre. la sua diversita` e` scritta nel corpo, nel labbro leporino, la cui cicatrice deturpa un volto altrimenti perfetto; la sua ricerca di una vita diversa, lontana dalla famiglia d`origine e dai modelli di femminilita` interpretati dalle sorelle, e` problematica, e il suo stesso rifiuto del matrimonio non e` rifiuto dell`istituzione, quanto delle pressioni sociali e familiari dalle quali come donna si vede costretta. romanzo dell`ambiguita`, inazuma si conclude senza dare al lettore alcuna certezza. kiyoko decide di riprendere gli studi e di trovare un lavoro che le consenta di vivere con dignita`, non rifiuta il matrimonio in se`, quanto la realta` familiare nella quale e` cresciuta, un rapporto di coppia come quelli che ha visto vivere dalle sorelle. ma rimane il dubbio che la possibilita` di un amore differente le sia precluso dal suo handicap.



francia, fine ottocento. la normandia, il mondo della finanza colonialista, amori infelici e legami spezzati, la guerra, l`inettitudine della classe media: questi i temi che ricorrono nelle tranches de vi`e che vanno a comporre l`immagine di un paese decadente, immobile, di una borghesia piatta e mediocre, condannata a sopportare la realta` senza viverla. l`osservazione acuta del naturalista si coniuga in maupassant a un`attenzione morbosa nei confronti dell`ambiguita` delle sensazioni e della fragilita` delle psicologie. l`introduzione di louis forestier, uno dei massimi studiosi di maupassant, mette in luce le relazioni tra l`arte dello scrittore, la sua vita, la sua epoca, i suoi contemporanei.

la morte ha impedito a mary mccarthy di portare a compimento un`autobiografia complessiva, prevista in tre o forse quattro volumi; di quel progetto rimangono il primo volume "una giovinezza americana" e questo breve libro apparso postumo che contiene, perfettamente compiuti, i capitoli dedicati al suo arrivo a new york, nella seconda meta` degli anni trenta e al suo apprendistato politico e letterario.

in oltre trent`anni di collaborazione con il "new yorker", george steiner ha scritto piu` di 130 saggi sui temi piu` disparati e sorprendenti, assecondando cosi` la sua fama di intellettuale a tutto tondo, che sa occuparsi degli argomenti piu` sofisticati e per addetti ai lavori come delle questioni apparentemente piu` banali. in questa raccolta, che riprende solo una parte dei saggi, steiner traccia idealmente un percorso che va dal rinascimento italiano alla letteratura del gulag, dalla storia degli scacchi all`importanza fondamentale di borges.



dopo il ritrovamento di due casse di inediti, e` stato possibile mettere insieme la raccolta completa degli scritti di brecht con protagonista il signor keuner, "l`uomo che pensa" - alcuni in parte gia` pubblicati nelle "storie da calendario". 121 brevi testi, alcuni brevissimi: parabole, aforismi, aneddoti, semplici commenti agli avvenimenti del mondo. sono brani scritti dal 1926 fino alla morte, con i quali brecht intendeva sperimentare un modello di prosa sapienziale, molto diversa dalle sue opere teatrali e narrative. piu` che racconti, sono "operette morali", testi che illustrano il significato profondo della sua filosofia. il signor keuner e` laconico, pensoso, abrasivo, pone delle domande, apparentemente anodine, che solleticano, disturbano e mettono a soqquadro molte certezze.

molto prima dell`11 settembre, verso la fine degli anni `90, in europa s`inizio` a parlare di una rete di intercettazioru messa in atto dagli stati uniti a livello planetario. il sistema, conosciuto come echelon, permetterebbe all`america e ai paesi alleati di intercettare le telefonate e le e-mail di cittadini e governi di tutto il mondo. partendo dal mistero echelon (come funziona, quali sono le sue reali capacita` di ascolto, che informazioni passa all`amministrazione statunitense), keefe esplora la natura e contesto delle intercettazioni; incrociando pezzi di storia, rivelazioni investigative e aneddoti illuminanti.

la torino dei signori tornio, quella dei loro tempi, era una citta` colma di certezze: "non ricordi? la fiat era tutto, e si faceva tutto in fiat. uno nasceva in fiat, viveva in fiat, moriva in fiat. c`erano gli asili nido in fiat, i pannolini fiat, i biberon fiat [...] erano anni fiat, divisi in mesi fiat, settimane fiat, giornate fiat". attraverso una pie`ce di straordinaria densita` giuseppe culicchia costruisce un libro che nel raccontare di una citta` ormai cambiata, descrive in realta` una generazione e un paese diversi ma disorientati, che sanno bene cio` che non sono piu` ma non sanno ancora cosa diventeranno. "ritorno a torino dei signori tornio" verra` rappresentata a torino in occasione del centenario dell`azienda tranviaria torinese, su un palcoscenico inusuale, una motrice tranviaria appositamente modificata.

dell`infanzia trascorsa in normandia, a contatto con la natura dura e selvaggia della regione, maupassant conservo` per tutta la vita un ricordo profondo. scosso dai continui litigi fra i genitori, che fino alla separazione vissero con il figlio nel castello di grainville-ymauville, nella regione dello havre, e traumatizzato dalla brutale esperienza patita nel seminario di yvetot, maupassant ricordera` con insistenza la propria adolescenza e la normandia durante il suo decennio creativo, traendone ispirazione per alcuni dei suoi racconti piu` belli come, ad esempio, quel capolavoro che e` "la casa tellier".

un romanzo che fa esplodere nella figura di alberto, grandioso libertino di una provincia impossibile, tutti i don giovanni della tradizione. durante una traversata notturna due uomini che non si conoscono ma hanno in comune una donna amata in tempi diversi, si incontrano nel salone di una nave e uno racconta all`altro una lunga storia: quella di alberto, don giovanni di provincia.


il film narra di due italiani che vogliono impiantare una truffa miliardaria fingendo di fondare un`azienda in albania per poi rivenderla, come un guscio vuoto, a prezzi altissimi. i due sono il prodotto dell`italia, anni `80; senso del facile, spregiudicatezza, insensibilita`. ma le cose si complicano. un personaggio sara` costretto ad una indimenticabile odissea nel mondo di fame e miseria, ma anche di grande umanita` che e` questo paese del terzo mondo nel cuore dell`occidente. il libro narra il travagliato processo di modificazione che la storia ed il film hanno subito nel corso della lavorazione; diventa un diario di viaggio del film e dentro il film.

al termine di una lunga malattia la moglie di molcho muore, lasciando al marito un immenso vuoto, una vita da reinventare. negli ultimi sette anni molcho e` vissuto come un perfetto infermiere. ora sembra che tutti vogliano trovargli un`altra moglie. ma molcho e` talmente attaccato al ricordo della moglie da tornare a berlino, citta` natale di lei, due volte l`anno. e li` si sente accusare d`aver fatto morire la moglie proprio con le sue cure amorevoli e assidue. attraverso cinque, intense stagioni, l`autore racconta lo spaesamento, le ansie, il senso di inadeguatezza del suo personaggio, ma anche la sua lenta rinascita.

per la prima volta vengono riuniti i romanzi che kerouac aveva scritto non come unita` a se stanti, ma con l`intento di costruire una propria recherche. romanzi che quindi si richiamano l`un l`altro, trame fitte di echi e di riprese, il tutto in uno stile che volutamente cerca le cadenze sincopate del jazz (caratteristica che finora la critica aveva messo in evidenza soprattutto nella produzione poetica di kerouac, in particolare nei mexico city blues). il volume si apre con sulla strada, nella classica traduzione di marisa caramella; seguono, in nuove traduzioni, i sotterranei, i vagabondi del dharma, big sur e angeli della desolazione.



















in questo romanzo niccolo` ammaniti va al cuore della sua narrativa, con una storia tesa e dal ritmo serrato, un congegno a orologeria che si carica fino a una conclusione sorprendente: e mette in scena la paura stessa. michele amitrano, nove anni, si trova di colpo a fare i conti con un segreto cosi grande e terribile da non poterlo nemmeno raccontare. e per affrontarlo dovra` trovare la forza proprio nelle sue fantasie di bambino, mentre il lettore assiste a una doppia storia: quella vista con gli occhi di michele e quella, tragica, che coinvolge i grandi di acqua traverse, misera frazione dispersa tra i campi di grano. il risultato e` un racconto potente e di assoluta felicita` narrativa, dove si respirano atmosfere che vanno da clive barker alle avventure di tom sawyer, alle fiabe italiane di calvino. la storia e` ambientata nell`estate torrida del 1978 nella campagna di un sud dell`italia non identificato, ma evocato con rara forza descrittiva. in questo paesaggio dominato dal contrasto tra la luce abbagliante del sole e il buio della notte, ammaniti alterna, a colpi di scena sapienti, la commedia, il mondo dei rapporti infantili, la lingua e la buffa saggezza dei bambini, la loro tenacia, la forza dell`amicizia e il dramma del tradimento.




dopo un decennio di sperimentazione, un nuovo protagonista si e` imposto nel sistema dei media: il giornalismo online. non e` possibile oggi fare informazione senza tenere conto di quanto avviene nella rete: notizie in tempo reale, aggiornamenti continui, approfondimenti, interattivita` con i lettori, contenuti multimediali, sono concetti e comportamenti ormai assimilati da giornalisti e dal nuovo pubblico di fruitori che si e` formato con il web. il fenomeno dei blog, il "citizen journalism", wikipedia, youtube, myspace non sono fenomeni passeggeri, ma parte integrante di un processo irreversibile nel mondo della comunicazione. la questione non e` riconoscere l`esistenza, la qualita` e la dignita` professionale del giornalismo online, quanto capire come e quanto il nuovo giornalismo abbia contaminato e influenzato i saperi e le routine della professione nel suo insieme, imponendo nuove regole e una nuova organizzazione del lavoro. il processo di integrazione dei saperi, dei linguaggi, dei giornalismi non sara` ne` semplice ne` breve. questo manuale vuole dare un contributo di riflessione su come si puo` fare giornalismo sfruttando tutte le potenzialita` dei nuovi media, ma anche aiutare a focalizzare le nuove regole e raccontare come e` cambiato e sta cambiando il giornalismo dopo internet. nella convinzione che le profonde trasformazioni in atto abbiano aperto la strada per un nuovo giornalismo. l`eta` dell`oro non esiste. ma questo e` un buon momento per fare il giornalista.

questo volume costituisce il tentativo di raccontare in modo organico e documentato i primi trent`anni di vita di gianni rodari, quelli decisivi per la formazione dell`uomo e dello scrittore, ricchi di ideali ed eroismi, turbamenti e delusioni, fatiche e risultati. cio` e` stato reso possibile grazie a una preziosa serie di nuovi documenti da poco rintracciati e all`analisi degli scritti giovanili pubblicati da gianni su giornali del varesotto, del cusio e dell`unita` di milano.

Commedia in cinque atti scritta probabilmente a Parigi nel 1582. La commedia, nella sua storia iniziale e nell`apparato di cui si circonda, pare un episodio della guerra condotta dal Bruno contro l`accademismo, il conformismo e la pedanteria. La trama si annoda su tre motivi: "sono tre materie principali, spiega l`autore, intessute insieme... l`amor di bonifacio, l`alchimia di bartolomeo et la pedanteria di manfurio; pero` per la cognizion distinta de` soggetti, ragion dell`ordine et evidenza dell`artificiosa stesura, rapportiamo prima da per lui l`insipido amante, secondo il sordido avaro, terzo il goffo pedante".



"del governo dei viventi" costituisce un passaggio cruciale nella storia dei regimi di verita` che michel foucault sviluppa nell`insieme dei corsi al colle`ge de france. dopo aver esplorato il campo giuridico e giudiziario e quello politico si rivolge qui alle pratiche e alle tecniche del se`, al campo dell`etica che d`ora in avanti non lascera` piu`. si domanda: "come accade che, nella cultura occidentale cristiana, il governo degli uomini richiede a coloro che sono diretti, oltre ad atti di obbedienza e di sottomissione, anche `atti di verita`` che hanno di particolare il fatto che al soggetto non solo si richiede di dire il vero, ma di dire il vero riguardo a se stesso, alle sue colpe, ai suoi desideri, allo stato della sua anima ecc.?". la questione lo conduce da una rilettura dell`edipo re di sofocle all`analisi degli "atti di verita`" del cristianesimo primitivo, attraverso le pratiche del battesimo, della penitenza e della direzione di coscienza. foucault si interessa agli atti tramite i quali il credente e` chiamato a manifestare la verita` a proposito di se`, in quanto essere indefinitamente fallibile. dall`espressione in pubblico della propria condizione di peccatore, nel rituale della penitenza, alla verbalizzazione minuziosa dei propri pensieri piu` intimi, nell`esame di coscienza, si vede disegnarsi l`organizzazione di un`economia pastorale centrata sulla confessione. questa e` la prima delle indagini che foucault condurra` in seguito nel campo dell`etica.

phileas taylor barnum e` stato il piu` grande impiegato circense della seconda meta` dell`ottocento e il suo nome e` diventato sinonimo di spettacolo, di immenso baraccone di portenti. per alessandro baricco, barnum e` il mondo che si squaderna come un grande show, come una sequenza ininterrotta di spettacoli: spettacoli che son tali per definizione e spettacoli che son tali loro malgrado, gli uni e gli altri registrati con divertita passione. scritti da baricco per una rubrica sulla "stampa", i barnum rivelano, ora raccolti in volume, una partitura segreta di irresistibile fascino. a ritmo serrato entrano in pista jovanotti e mike buongiorno, la faccia di funari e il popolo della lega, la voce di carmelo bene e quella di tom waits, la musica di michael nyman e il minimalismo di philip glass, topolino e carlo magno, la liguria e la california, un film sterminato di wim wenders e una lunga coda davanti al louvre. un circo dentro il circo, un teatro dentro il gran teatro del mondo.


la storia nota di un curato di campagna pauroso e vile che, minacciato dai bravi, si rifiuta di sposare due giovani, e` il capolavoro della letteratura italiana del xix secolo. manzoni trova la forma e la lingua perfetta solo alla terza edizione (quella da noi conosciuta) a cui aggiunge l`inedita "storia della colonna infame": vero finale del romanzo, narra dell`intentato processo contro due presunti untori, ritenuti responsabili del contagio pestilenziale in seguito ad un`accusa infondata, ulteriore esempio di oppressione dei potenti nei confronti degli umili. "i promessi sposi", in questo senso, diventano affresco e sintesi della societa` italiana di ogni tempo: la prepotenza di don rodrigo, la bonta` e l`ingenuita` di renzo, l`innocenza di lucia, il coraggio di padre cristoforo. ma soprattutto, come fece notare eugenio scalfari, manzoni, con don abbondio, ci propone la perfetta figura dell`"italiano medio": un brav`uomo che fa quello che deve, ma a fare di piu`, se c`e` da mettersi in mezzo, proprio non ci sta. studiati, parodiati, usati come modello, "i promessi sposi" raccontano un`italia che non e` mai cambiata. introduzione di salvatore silvano nigro.



questo libro offre strumenti per delineare la mappa dei percorsi in cui la filosofia del novecento incrocia gli altri saperi. cogliendo le idee in movimento, risultano cosi` maggiormente visibili, nella loro specificita`, gli snodi che articolano il discorso filosofico. vengono consapevolmente abbandonati i due modelli espositivi piu` diffusi: quello della storia lineare e quello della descrizione di sistemi miniaturizzati e isolati. a questi si preferisce la rappresentazione di scene teoriche compatte, scandite per quadri concettuali, in cui i protagonisti intrecciano i loro argomenti nello sforzo di chiarire problemi che sono anche nostri.






il volume e` una raccolta di saggi. in ognuno di questi saggi si tratta di opere che esplicitamente si riferiscono ad altre opere anteriori e che "parlano" dell`essere umano, si tratti dell`artista o del committente. ma qual`e` il messaggio che tali opere avevano per i loro contemporanei? per rispondere a questa domanda, lavin ingaggia una vera e propria caccia alla ricerca di quel "movente primo dell`arte: il contributo originale dell`artista".






pubblicati tra il 1985 e il 1987, i tre romanzi che compongono questa "trilogia" sono raffinate detective stories in cui le strade di new york fanno da cornice e palcoscenico a una profonda inquietudine esistenziale. "citta` di vetro" e` la storia di uno scrittore di gialli che "accetta" l`errore del caso e fingendosi un`altra persona cerca di risolvere un mistero. "fantasmi" narra la vicenda di un detective privato che viene assoldato per tenere sotto controllo una persona, ma a poco a poco i due ruoli si scambiano e colui che doveva spiare diventa colui che viene spiato. "la stanza chiusa" racconta di uno scrittore che abbandona la vita pubblica e cerca di distruggere le copie della sua ultima opera.



























i problemi del trascendente e della costituzione in scritti postumi di husserl; la questione teologica e l`evoluzione dell`idea di filosofia in heidegger; i rapporti della fenomenologia con il pensiero di nietzsche, con la filosofia analitica e con l`antropologia di ludwig binswanger: sette ricerche fenomenologiche originali e nuove prospettive critiche ed ermeneutiche.


con un`accellerazione improvvisa di eventi, si e` innescato in italia un cambiamento politico che sembra avere una portata assai profonda. e` altresi` vero che questo mutamento si trova replicato e, in parte, anticipato nelle trasformazioni che sono avvenute nel tessuto sociale ed economico del paese, la cui conoscenza e` essenziale perche` lo stesso dibattito politico non si banalizzi in un presente senza prospettiva storica e non si appiattisca sull`effimero dei sondaggi. per offrire un`interpretazione unitaria di questi due aspetti, il libro di bagnasco ripercorre i cambiamenti intervenuti nella struttura sociale e nell`economia del nostro paese, ponendoli in costante riferimento con le istanze, i movimenti le idee piu` rilevanti di questa fase politica.

la figura divistica di amedeo nazzari e` sempre stata fortemente radicata nell`immaginario del pubblico italiano, ed ha attraversato indenne e sempre fedele a se stessa una lunga stagione cinematografica, dagli anni `30 alle "partecipazioni straordinarie" degli anni `70. durante il fascismo ha incarnato il modello dell`uomo forte e leale, dotato di un grande senso del dovere e amor di patria, capace di riassumere nella sua maschera virile le qualita` dell`"italiano nuovo" che il regime voleva costruire. nel dopoguerra i suoi film furono considerati dalla critica come "film di cassetta" rinunciando a cogliere in nazzari e nei suoi personaggi i tratti profondi di un`identita` italiana popolare ma autentica.




rielaborato e meditato per quasi vent`anni nella quiete della campagna inglese, alla sua pubblicazione, nel 1859, questo capolavoro della letteratura moderna ha cambiato per sempre il nostro modo di vedere il mondo, segnando da allora un "prima" e un "dopo". la teoria della selezione naturale, proposta in queste pagine, e` alla base della moderna biologia evoluzionistica, ma da molti decenni ormai e` entrata a far parte del nostro bagaglio culturale piu` ampio, ben al di la` del suo merito scientifico. e, come per tutti i classici, la sua attualita` non tramonta e continua a stupire. prefazione di luca e francesco cavalli sforza. introduzione di giuseppe montalenti.

fenomeno fondamentale tra fine del xx e inizio del xxi secolo, la fotografia non e` una semplice corrente dell`arte contemporanea. essa arriva in realta` ad abbracciare la categoria generale dell`immagine, le ricerche sperimentali rese possibili dall`universo virtuale, le forme alternative della comunicazione nell`era dei nuovi media, la storia del modernismo nel momento in cui entra in crisi lo statuto dell`opera d`arte, la problematica caratteristica del documento in un contesto in cui l`arte non e` piu` l`unico orizzonte della creazione e, infine, l`allestimento delle immagini nell`epoca in cui si dubita dell`esperienza che ci offrono le rappresentazioni. questo saggio, illustrato, ricostruisce il periodo di produzione fotografica che va dai primi anni ottanta e arriva fino a oggi, raccogliendo esperienze artistiche che, pur nella loro diversita`, sono ugualmente pervase dello stesso afflato etico. in che modo vediamo? cosa guardiamo? quale rapporto c`e` tra finzione e realta`? imponendo la stabilita` delle sue forme riflesse in un mondo di messaggi fluenti e indecifrabili, la fotografia contemporanea da` il nome a un insieme di pratiche creative che la collocano al centro della sensibilita` del nostro tempo.


scritto nel 1593 durante la peste di londra, il poemetto erotico-mitologico venere e adone da` una versione modificata della vicenda raccontata da ovidio. come paradigma dell`eros piu` carnale e ossessivo diventera` un best seller, ristampato innumerevoli volte. l`anno dopo shakespeare riprende un episodio dell`antica storia romana: lo stupro di lucrezia da parte di sesto tarquinio (figlio di tarquinio il superbo). un raptus di violenza incontrollabile raccontato per la prima volta, in modo sconvolgente, direttamente dalla voce della donna che ne e` vittima. venere e adone e lo stupro di lucrezia, oltre ad essere due capolavori assoluti, sono le uniche opere di shakespeare di cui il drammaturgo abbia curato la stampa personalmente, cosa mai accaduta ne` con le sue opere teatrali ne` con i sonetti. si tratta di due testi di grande raffinatezza stilistica ma anche di grande potenza narrativa e drammatica. non a caso valter malosti li ha messi in scena in due spettacoli memorabili e premiati. la traduzione e` dunque quella realizzata per la rappresentazione teatrale. lo stesso malosti nell`introduzione ci racconta il personalissimo rapporto con i due poemetti e ne da` un`interpretazione originale che tiene insieme le ragioni della filologia e del teatro.

la tradizione riconosciuto nella "repubblica" probabilmente il piu` importante, e senza dubbio il piu` controverso, fra i dialoghi di platone. la sua ampiezza e la complessita` dei suoi contenuti rendono insolubile il problema della datazione della sua composizione. una sintesi in cui i materiali politici sono investiti in un grande progetto di ricostruzione della citta` in cui essi si incontrano con i temi dell`etica e dell`educazione, nei quali sono prevalenti la tradizione culturale ateniese e la riflessione socratica. la repubblica nasce sotto il segno di due caratteri solo apparentemente contraddittori: il legame con l`orizzonte della polis classica del v secolo e l`immaginazione visionaria, capace di evocare un futuro privo di scadenze temporali.


. al volgere del millennio i grandi vuoti di berlino, le cicatrici lasciate dal ventesimo secolo sul tessuto della citta`, si riempiono: dei sogni di una generazione che da tutta europa ne fa il luogo di una promessa; del desiderio di chi vi cerca la trasgressione e l`estasi dei rave e dei sex party; delle nostalgie degli expat di tutto il mondo, fra cui moltissimi italiani, che a berlino hanno cercato una nuova vita, fortuna o oblio. scrivendo di berlino, vincenzo latronico scrive il romanzo di formazione di una generazione. (veronica raimo). . vincenzo latronico si trasferisce a berlino poco piu` che ventenne per una ragione che non e` chiara nemmeno a lui. quel che e` certo e` che, almeno all`inizio, e` troppo forte il richiamo della citta`: piena di vuoti in cui far crescere la propria vocazione e di ombre in cui nascondersi, berlino e` la citta` in cui essere giovani nei primi vent`anni del ventunesimo secolo. raccontandone le complessita` - la memoria storica ancora ustionante, il mercato immobiliare sempre piu` votato alla speculazione, la vita notturna tra emancipazione e consumismo, la gentrificazione denunciata dagli stessi che se ne fanno agenti - latronico scrive un vero e proprio romanzo di formazione, personale e generazionale allo stesso tempo. una storia europea di emozionante lucidi
con la pubblicazione delle "opere" di marx ed engels in 50 volumi, per la prima volta, a ben piu` di un secolo e mezzo dal "manifesto" del 1848, il movimento operaio italiano ha a disposizione la traduzione degli scritti maggiori dei fondatori del materialismo storico. abbiamo ritenuto che fosse venuto il momento di dare alle stampe una scelta di scritti tratta dai volumi delle "opere". le "opere scelte" si rivolgono alla sempre piu` vasta platea di giovani studenti e di giovani lavoratori che si sta avvicinando al marxismo, anche attraverso il volontariato dei circoli operai e che adesso puo` trovare nella presente raccolta materiale per lo studio e l`approfondimento. c`e` una giovane generazione di proletari che e` capace di mettere via lo smartphone per addentrarsi in una lettura profonda che coltiva la riflessione e l`arte di lavorare coi concetti. e in questo spirito, che fu quello dei suoi fondatori, che affidiamo queste pagine scelte del materialismo storico e dialettico alle nuove generazioni.

un nucleo significativo di opere provenienti dal prestigioso kroller- muller museum di otterlo (che possiede una delle collezioni piu` complete del grande artista), arricchito dalle due straordinarie tele di van gogh della galleria nazionale di roma (l`arlesiana, da gauguin, e il giardiniere, noto anche con il titolo di contadino) offre un`occasione straordinaria per ripercorrere l`opera di questo straordinario maestro che ha saputo contrapporre al dolore e al profondo disagio interiore il coraggio e la forza del suo linguaggio artistico, davvero unico e inconfondibile nella sua tormentata espressivita`. vincent van gogh, il pittore maledetto che identifica completamente la sua arte con la sua vita, vivendo l`una e l`altra con profonda drammaticita`. un genio immortale, una delle figure piu` ammirate della storia dell`arte ma anche una tra le piu` tormentate. l`artista che muore solo e disperato, per essere glorificato solo dopo la morte. il volume documenta l`intero percorso del pittore olandese seguendo un filo conduttore cronologico che fa riferimento ai periodi e ai luoghi dove il pittore visse: da quello olandese, al soggiorno parigino, a quello ad arles, fino a st. remy e auvers-sur-oise, dove mise fine alla sua tormentata vita. i grandi capolavori dell`artista sono affiancati da un nutrito numero di disegni perche`, come scriveva lo stesso van gogh, "il disegno e` l`origine di tutto" e nessuna esplorazione della vita e dell`opera di questo artista sarebbe completa senza uno sguardo ai suoi molti, incredibili disegni, tutt`altro che meri strumenti per la preparazione di piu` ambiziose opere su tela. come diceva lui stesso, disegnare vuol dire "lavorare attraverso un invisibile muro di ferro che sembra separare cio` che si sente da cio` che si e` in grado di fare. e necessario indebolire questo muro, erodendolo a poco a poco con costanza e pazienza".

CD + LIBRO. Stampa alternativa, 2007, IT. Il libro contiene una succinta biografia del gruppo e una discografia con testo in inglese e italiano. Il CD contiene quattro brani rari: la canzone Chop Suey dalla colonna sonora del film Get Crazy, che è davvero difficile da trovare; la stravagante The Wonderful Widow Of Eighteen Springs e due versioni dal vivo delle celebri Blitzkrieg Bop e Carbona Not Glue.

libro dalla forma di un cesto in vimini, stampato presubilmente negli anni `50 in buone condizioni.
pagine leggermente ingiallite e con sporadiche tracce di umido.
stampato dalla helsinborgs litografiska ab. svezia.