negli anni `70 nella piccola e apparentemente felice cittadina americana di ruby in oklahoma, fondata e abitata unicamente da neri, il conflitto tra generazioni accentua le mai sopite rivalita` tra i vari strati della popolazione. nell`ex convento della citta` si rifugiano cinque donne di diversa provenienza. la loro presenza viene considerata destabilizzante: il convento e` sempre aperto a tutti, a qualsiasi anima persa bisognosa di comprensione. cosi` e` proprio quel luogo, e il singolare nucleo familiare che ci vive, a catalizzare le furie purificatrici e giustizialiste di un manipolo di uomini decisi a riportare la citta` agli antichi splendori, costi quel che costi.
etienne lantier, figlio di gervaise macquart, trova impiego nelle miniere del nord della francia, all`epoca della prima rivoluzione industriale. sconvolto dalle durissime condizioni di vita dei minatori, dagli infiniti turni di lavoro, dalle paghe magre, etienne organizza i suoi compagni di lavoro in uno sciopero lungo alcuni mesi. accanto a lui si muove anche suvarin, un macchinista russo fattosi operaio per amore del popolo. il contrasto sulle modalita` di azione politica che dividono i due ben rappresenta le due diverse polarita` presenti all`interno del movimento operaio nell`ottocento: da una parte quindi etienne vicino al socialismo e all`internazionale appena fondata da marx, dall`altra suvarin piu` prossimo al nichilismo anarchico e in particolare al pensiero di bakunin. alla fine, durante la repressione cruenta di un`altra sommossa operaia, etienne finira` intrappolato in una galleria, dove morira` in una drammatica scena l`amata catherine. l`eccidio di lavoratori con cui lo sciopero si chiude e` in realta` il primo seme di quella primavera di giustizia ed eguaglianza evocata dal titolo. nel calendario della francia rivoluzionaria, difatti, germinale e` il mese che segna il ritorno della primavera, della rinascita della natura. pubblicato nel 1885, "germinale" e` uno dei romanzi piu` celebri di zola, se non di tutta la letteratura francese dell`ottocento; un accurato affresco storico ma soprattutto un esempio indimenticabile della potenza narrativa dello scrittore.
"finche` il mezzo di lavoro rimane, nel senso proprio della parola, mezzo di lavoro, cosi` come, storicamente, immediatamente, e` inglobato dal capitale nel suo processo di valorizzazione, esso subisce solo un mutamento formale per il fatto che ora non si presenta piu` soltanto dal suo lato materiale come mezzo di lavoro, bensi` nello stesso tempo come un modo particolare di esistenza del capitale, determinato dal suo processo complessivo, come capitale fisso. ma, una volta assunto nel processo produttivo del capitale, il mezzo di lavoro percorre diverse metamorfosi, di cui l`ultima e` la macchina o, piuttosto, un sistema automatico di macchine (sistema di macchine; quello automatico e` solo la forma piu` perfetta e adeguata del macchinario, che sola lo trasforma in un sistema), messo in moto da un automa, forza motrice che muove se stessa; questo automa e` costituito di numerosi organi meccanici e intellettuali, di modo che gli operai stessi sono determinati solo come organi coscienti di esso."