
la terza parte dell`"enrico vi" appare robustamente saldata all`opera precedente, in quanto riparte dai postumi della battaglia di st. albans. percorre velocemtne il momento dell`accordo innaturale e temporaneo che tiene enrico sul trono quasi si trattasse d`un vitalizio, ma consegna la successione alla famiglia york per poi portare lo spettatore sul campo di wakefield, dove riccardo di york, a un passo dalla corona viene catturato e ucciso dalla sua terribile nemica margherita e da clifford, una specie di "doppio" del figlio deforme e feroce di york, che milita tra le file dei lancaster e vuole vendicare la morte del padre.




si dice che raccontare la propria vita serva a comprenderla. ci sono esperienze, pero`, su cui le parole non hanno presa: si puo` solo "soffrirle" una seconda volta sulla propria pelle. i criminali siberiani le loro vite se le portano addosso, incise dalla mano esperta del kol`sik: sacerdote e custode della tradizione, il tatuatore e` l`unico a comprendere fino in fondo la lingua arcana dei simboli. ma i tatuaggi, mentre raccontano delle storie, ne creano altre: generano incontri ed equivoci, stabiliscono legami, decidono, a volte, della vita e della morte. ed e` attraverso questo vortice di storie che nicolai lilin ci conduce dentro la tradizione dei "marchi" siberiani. sei racconti diversissimi - comici o disperati, violenti, romantici, rocamboleschi - nei quali ritroviamo alcuni dei personaggi memorabili di "educazione siberiana" la banda di minorenni capitanata da gagarin, il colossale mei, nonno boris e gli altri vecchi fuorilegge di fiume basso - e ne incontriamo di nuovi: oliva, che spara come un sicario e si porta sempre appresso la foto di una donna; styopka con il suo amore impossibile; pelmen, che paghera` caro un tatuaggio sbagliato nel posto sbagliato; e ancora kievskij, criminale di seme nero; il vecchio hippy batterista in perenne lotta con una direttrice dittatoriale; il terribile treno e la virginale cristina. a fare da filo rosso, c`e` la voce inconfondibile di nicolai "kolima" e la storia della sua formazione da tatuato.




Bulzoni Editore, 1979, IT. Un saggio dedicato ai problemii della teledidattica che sintetizza con chiarezza le ricerche sulle esperienze e sugli studi realizzati in Italia negli anni settanta e settanta.