
"barbapapa` e` il soprannome che la redazione di `repubblica` aveva dato a eugenio scalfari, il fondatore e il primo direttore. ho lavorato accanto a lui per quattordici anni, piu` altri diciassette all"espresso`. e oggi qualche amico mi domanda sorpreso: `perche` hai voluto scrivere da canaglia la storia del trionfo di barbapapa` e di quanto e` accaduto dopo?`. rispondo che l`ho fatto per non sottostare alla regola plumbea che tutela i grandi giornali. fortezze sempre ben difese, capaci di incutere un timore riverenziale che induce a cautele cortigiane e narrazioni felpate. con un po` di presunzione, sono convinto che nessun altro fosse pronto a costruire un racconto fondato su un`infinita` di ricordi personali e con l`aiuto di un diario tenuto per decenni. tuttavia questo non e` un libro riservato ai soli addetti ai lavori. l`importanza acquisita da `repubblica` nell`ultimo trentennio fa del quotidiano guidato da scalfari e oggi da ezio mauro un testimone unico dell`italia odierna. uno specchio autorevole, e in molti casi autoritario, che rimanda a un potere invisibile, ma concreto. lo detiene il gruppo raccolto attorno a una testata in grado di influenzare partiti, governi, mode culturali, comportamenti di massa. il mio racconto riporta sulla scena le stagioni che hanno reso forte `repubblica`: l`epoca violenta del settantasette, la bufera del terrorismo, l`assassinio di moro, il caso p2, le battaglie con il psi di craxi e il pci di berlinguer...

Band inglese, al secondo disco, molto ben criticata dalla stampa d'oltre manica. Fanno un cocktail di echi pink floydiani e psichedelia, uniti ad una solida dose di space music e fascinazione elettronica. Unici nel loro genere.

il 9 febbraio 2009 eluana englaro moriva. ci sono voluti 6233 giorni perche` il padre potesse liberarla e dirle addio; diciassette anni di vita sospesa fra la vita e la morte, durante i quali beppino englaro ha lasciato il suo lavoro e si e` immerso nelle carte. ha studiato codici e regolamenti, ha partecipato a convegni e incontrato politici, giuristi e teologi, nel tentativo di capire come dar voce alla figlia e far rispettare la sua volonta` percorrendo sempre la strada della legalita`. i suoi sono stati anni senza tregua, senza pause, senza possibilita` di fuga o di riparo dalla violenza di una vita artificiale imposta a eluana da uno stato etico, che puo` arrivare a privare delle liberta` fondamentali i suoi stessi cittadini. in questo libro l`autore rievoca i ricordi e le lettere di sua figlia e ripercorre gli ultimi mesi della vita di lei anche attraverso la propria storia di uomo riservato, costretto dagli eventi a farsi portavoce di un popolo silenzioso che ogni giorno, negli ospedali, si pone domande semplici e aspetta risposte umane, e viene invece abbandonato dalla politica in un limbo di sofferenza. una battaglia in cui englaro e` tuttora impegnato perche` la liberta` di cura sia un valore collettivo, perche` la legge rispetti l`individuo e non dia a altri se non a lui stesso il diritto di decidere della propria salute.