l`autore, filosofo e pubblicista kossovaro, delinea un articolato panorama del kossovo prima dell`esplosione della guerra e delle tensioni interne al disfacimento della ex jugoslavia, senza dimenticare il piu` ampio contesto dell`europa orientale. scritto poco prima dello scoppio della guerra, il libro si propone di dare dignita` politica e storica a un processo di individuazione di un`area del mondo da secoli in lotta contro straordinarie pressioni e contraddizioni, pur privilegiando la necessita` di una soluzione al problema del kossovo in chiave non violenta, cercando di attutire il contrasto sanguinario e frontale.
l`anno e` il 1939: henry miller, scrittore maledetto e amatissimo, torna negli stati uniti dopo un decennale "esilio" francese. il suo intento e` andare alle radici dell`americanita`, nella cultura e nella natura - maestosa, materna e feroce, commovente nel suo abbraccio onnicomprensivo. il suo fu un grande viaggio che lo porto` a incontrarsi e scontrarsi con un campionario di esseri umani vasto come gli stati uniti stessi. in questo libro miller ci racconta come erano gli usa negli anni quaranta, facendoci scoprire che per molti aspetti non erano tanto diversi dalla superpotenza che ancora oggi ben conosciamo: grandi affari e umane piccolezze, mass media che addormentano e incitano, inquinamento fuori controllo ma anche possibilita` di lavorare duramente costruendo il proprio sogno. un paese divenuto un "incubo ad aria condizionata" in cui uomo e natura non hanno piu` molto da dirsi ma continuano a convivere in un matrimonio indissolubile.