
cio` che origliamo da dietro la porta puo`, a volte, cambiare per sempre la nostra vita. il protagonista di "dietro la porta" vive a ferrara e frequenta la prima liceo fra il 1929 e il 1930. una singolare polarita` oppone due suoi compagni di scuola: l`impeccabile, studiosissimo carlo cattolica, "perfetto in tutto", ammirato e invidiato, e l`insinuante luciano pulga, povero e strisciante. essere amici di cattolica sarebbe volare troppo vicino al sole, mentre la sgradevole frequentazione con pulga si trasforma gradatamente, per il narratore, in un`intima amicizia, quasi un contagio. carlo pero` gli tende un`insperata mano da amico, proponendogli di far cadere il suo falso amico in una trappola: nascosto dietro una porta potra` ascoltare, non visto, tutte le cattiverie che pulga dira` su di lui...

diciannove capitoli, diciannove quadri strettamente correlati. tutto inizia con l`inquietante tensione de "l`orazione funebre", che ci fa entrare nella vita di una bambina sveva che assiste al funerale del padre. ne "il bagno svevo" conosciamo tutta la famiglia: il bambino piu` piccolo, la madre, il padre, la nonna, il nonno, che approfittano dello stesso bagno caldo, dello stesso sapone, per lavarsi, uno dopo l`altro, per poi sedersi a vedere il film del sabato. completa il quadro "la mia famiglia", dove l`autrice approfondisce ognuno dei personaggi e traccia il loro albero genealogico. queste tre prime scene sono il preambolo di "bassure", il capitolo piu` lungo. la natura si fa protagonista, con un`infinita` di elementi e personaggi che formano il quadro piu` colorito dell`opera, per manifestare la sofferenza, l`isolamento e l`abbandono in cui versano la sua famiglia e il villaggio svevo. per essere ancora piu` chiara, la bambina racconta il lavoro del padre in "pere marce". la ritroviamo mentre balla in "tango soffocante" e, convertita in adolescente, balla anche ne "la finestra". apparira` ne "l`uomo con la scatola di fiammiferi". racconta le vacanze dei genitori al mare, parla della sua solitudine, della successione dei dittatori, degli assassini della mafia, fino a descrivere in un "giorno feriale" la sua vita in fabbrica. una storia di sofferenza, isolamento, abbandono. il libro d`esordio di herta muller in una edizione rivista e corretta dall`autrice premio nobel per la letteratura 2009.

yuko e` in grado di vedere cose che gli altri non vedono, e di indovinare i desideri e i pensieri di chi le sta intorno grazie a una sensibilita` fuori dal comune. compiuti quattordici anni, tutto sembra assumere sfumature misteriose, e il mondo si popola di bizzarre creature. yuko sta imparando ad assegnare un colore a ogni stato d`animo e a ogni emozione; a insegnarglielo e` kyu, il suo maestro di disegno, che ha il doppio dei suoi anni. quando dal fusto di una pianta fuoriescono degli strani omini verdi, loro sono gli unici a vederli. nello stesso istante, yuko assapora l`incanto sottile del primo amore. sospesa tra realta` e immaginazione, un`adolescente va incontro alla vita accompagnata dagli affetti piu` cari, e scopre, giorno dopo giorno, i turbamenti del cuore, la tenerezza dei sentimenti e la difficolta` di diventare grande.

"una grande epoca esige grandi uomini. vi sono degli eroi ignorati e oscuri... l`esame della cui indole darebbe ombra perfino alla gloria d`alessandro magno. oggigiorno si puo` incontrare per le vie di praga un uomo trasandato, che non sa quanta importanza abbia avuto la propria opera nella storia di un`epoca grande e nuova come questa. egli percorre tranquillamente la sua strada, senza che nessuno gli dia noia e senza dar noia a nessuno, e senza essere assediato da giornalisti che gli chiedano un`intervista. se gli domandaste come si chiama, vi risponderebbe con l`aria piu` semplice e piu` naturale del mondo: `io son quello sc`ve`ik...`" con queste parole jaroslav hasek (1883-1923) presentava l`umile e grottesco eroe del suo romanzo, il bonario allevatore e mercante di cani, strappato alle sue pacifiche occupazioni e mandato a combattere in difesa dell`impero austro-ungarico nella prima guerra mondiale. preso nel vortice di avvenimenti che vanno molto oltre le sue capacita` di comprensione, sc`ve`ik si destreggia con un misto d`ingenuita` e di furbizia, forte di quella sua obbedienza assoluta alla lettera degli ordini ricevuti che porta all`assurdo e dissolve nel ridicolo ogni autorita`. nel buon soldato sc`ve`ik i lettori di tutto il mondo hanno riconosciuto un eroe sovrannazionale, il campione di un irriducibile pacifismo e antimilitarismo e un simbolo dell`inalienabilita` dei diritti dell`individuo contro ogni tutela e usurpazione dittatoriale.

il giornalista e il banchiere. un duello fatto di domande e risposte, di ricostruzioni incrociate, retroscena confidenziali, analisi a volte contrapposte sui personaggi, i conflitti, le congiure, i denari di trent`anni della nostra storia. dalla banca d`italia di guido carli al banco di napoli, dalla cariroma a capitalia, fino a mediobanca e alle generali, cesare geronzi e` stato un protagonista assoluto della finanza italiana. hanno fatto discutere le sue relazioni con silvio berlusconi, massimo d`alema e antonio fazio, le grandi operazioni bancarie culminate con la fusione del polo romano in unicredit suggerita da mario draghi. e ancor piu` ha suscitato reazioni la sua ascesa alla presidenza dei templi della finanza del nord. nel dialogo serrato con massimo mucchetti, l`autore di "licenziare i padroni?" e "il baco del corriere", prende corpo la "confessione" di un banchiere non pentito. sono innumerevoli gli episodi mai raccontati che restituiscono la trama dei grandi affari: un continuo gioco di specchi che rimanda le mutevoli immagini dei vincitori. indicato da ciampi in cariroma, geronzi prese poi il potere sponsorizzando la lazio come chiedeva il romanista andreotti. si senti` domandare da enrico cuccia, che nei suoi ultimi giorni voleva consolidare il suo delfino maranghi in mediobanca: "vuol sempre bene a vincenzino?". ottenne da giovanni agnelli un soave: "ma caro geronzi, se lei non vuole, non si fa" con cui liquidare l`assalto alla banca di roma.

questo libro e` un vero e proprio viaggio all`interno di se stessi, alla ricerca delle sorgenti della propria creativita`. e` un libro sull`arte nel senso piu` profondo del termine, sul perche` facciamo arte e su che cosa apprendiamo quando la facciamo. "il gioco libero della vita" e` rivolto a tutti coloro che vogliono entrare in contatto con le fonti della propria energia spirituale e accrescere la propria creativita`. per raggiungere questi obiettivi, l`autore integra i piu` svariati materiali provenienti da molteplici campi disciplinari: arti, scienze e tradizioni spirituali dell`intera umanita`. nell`utilizzare aneddoti e storie illuminanti, ci mostra con chiarezza come la creativita` sgorghi effettivamente da noi, ma anche quanto facilmente l`ispirazione possa essere bloccata o deviata dagli inevitabili accadimenti della vita. ma questi blocchi possono essere rimossi - e questo libro ci insegna come - per finalmente creare esprimendo la nostra vera voce.


esiste un momento nella vita di ognuno di noi dopo il quale niente sara` piu` come prima: quel momento e` adesso. arriva quando ci innamoriamo, come si innamorano lidia e pietro. sempre in cerca di emozioni forti lei, introverso e prigioniero del passato lui: si incontrano. rinunciando a ogni certezza, si fermano, anche se affidarsi alla vita ha gia` tradito entrambi, ma chissa`, forse proprio per questo, finalmente, adesso... e allora lidia che ne fara` della sua ansia di fuga? e di lorenzo, il suo "amoreterno", a cui la lega ancora qualcosa di ostinato? pietro come potra` accedere allo stupore, se non affrontera` un trauma che, anno dopo anno, si e` abituato a dimenticare? chiara gamberale stavolta raccoglie la scommessa piu` alta: raccontare l`innamoramento dall`interno. cercare parole per l`attrazione, per il sesso, per la battaglia continua tra le nostre ferite e le nostre speranze, fino a interrogarsi sul mistero a cui tutto questo ci chiama. grazie a una voce a tratti sognante e a tratti chirurgica, ci troviamo a tu per tu con gli slanci, le resistenze, gli errori di lidia e pietro e con i nostri, per poi calarci in quel punto "sotto le costole, all`altezza della pancia" dove e` possibile accada quello a cui tutti aspiriamo ma che tutti spaventa: cambiare. mentre attorno ai due protagonisti una giostra di personaggi tragicomici mette in scena l`affanno di chi invece, anziche` fermarsi, continua a rincorrere gli altri per fuggire da se stesso...

mark twain e` stato un autore dissacrante, sempre arguto e ironico nei confronti dei codici morali e delle convenzioni che strutturano le consuetudini tradizionali di vita. nelle storie qui raccolte - scritte nel suo periodo creativo piu` fertile, dal 1863 al 1895 - la sua verve umoristica e polemica diventa assoluta protagonista. ed ecco in rapida sequenza: i consigli spregiudicati a bambini e bambine, gli approcci irriverenti alla retorica sui "padri della patria" e la graffiante ironia nei confronti della religione e del perbenismo. ma anche il ribaltamento di trame edulcorate e moraleggianti, cattivi che hanno successo e buoni che falliscono miseramente, un mondo civile e politico messo alla berlina a volte in maniera macabra. per non parlare poi delle riflessioni al vetriolo sull`ansia di rispettabilita`, sull`ipocrisia diffusa, sulla filosofia della "legge e ordine" e degli aspri attacchi al razzismo della societa` americana... quella che risuona con vigore in questi racconti e` la voce di grande attualita` e fuori da ogni schema di twain: un salutare antidoto ai luoghi comuni e al razzismo. un grande scrittore libertario.

undici racconti, undici protagonisti; comune denominatore: la cattiveria, l`ipocrisia, il disprezzo per il dolore altrui, l`atavica mentalita` del servo che vuol solo essere padrone di altri servi. e un ritratto impietoso e sarcastico dell`egitto di oggi. molto lontano dall`esotismo turistico e dalla retorica "impegnata", e` il ritratto di un`umanita` piccolo-borghese irrimediabilmente sconfitta, improduttiva, rinchiusa nella propria rispettabilita` esteriore, ma moralmente abietta.
la proposta di mieli, illustrata nel libro e sperimentata in prima persona con coerenza estrema, e` un`utopia da vivere, partendo dal presupposto che la liberazione dell`eros nelle sue forme neglette e represse e` il solo serio antidoto al predominio mortifero della norma e del capitalismo. si tratta, dice mieli, di aprire una breccia nella psiche mutilata dalla dittatura della normalita` per lasciar emergere la transessualita` sepolta in ciascuno di noi, "l`ermafroditismo originario e profondo di ogni individuo". questa opera di liberazione e` alla base di un percorso di dissolvimento e ricomposizione dell`identita` umana che mira al conseguimento di una nuova soggettivita` androgina e pansessuale. temi di questo genere fanno di mieli un anticipatore di molte riflessioni successive che, a partire dagli anni ottanta, hanno rimesso in gioco le categorie della sessualita` in nome di una visione creativa dei concetti di genere e identita` sessuale. questa edizione di "elementi di critica omosessuale", a cura di gianni rossi barilli e paola mieli, include in appendice saggi di teresa de lauretis, simonetta spinelli, tim dean, david jacobson, christopher lane e claude rabant: studiosi di diversa estrazione e diverse nazionalita` che trovano importante l`incontro con mario mieli e il suo pensiero.

un grande giornalista traduce, rispettando finalmente la stesura originale, e commenta, mostrandone la deflagrante attualita`, l`opera letteraria del suo illustre collega degli inizi dell`era moderna. l`isola dove si svolgono le avventure del naufrago robinson rappresenta tutti i problemi e le contraddizioni di quel mondo moderno che, agli inizi del xviii secolo, si andava delineando nel confronto tra l`europa e le nuove terre scoperte. il romanzo puo` essere quindi considerato una sorta di "odissea semplificata" degli albori della nostra epoca, con la stessa carica simbolica, la stessa ricchezza di allegorie.

avete mai sognato di partecipare al campionato mondiale di pallastrada, organizzato dal grande bastardo, protettore degli orfani di tutto il mondo? memorino, lucifero e ali` si`, molte volte, e per realizzare il loro sogno architettano una fuga dall`orfanotrofio dei celestini. subito don biffero, il priore zopilote, don bracco e il giornalista fimicoli, in coppia con il fotografo rosalino, si lanciano all`inseguimento. tutto intorno, una folla di personaggi bizzarri, stravaganti e coloratissimi nella tradizione del miglior benni: il fetente di gladonia, i pittori pazzi pelicorti, il professor eraclitus e persino una coppia di gemelli magici campioni di pallastrada. ma su questa variegata compagine aleggia un`oscura e crudele profezia, che appare sui muri di un palazzo e che sembra destinata a spazzare via tutto e tutti. e impossibile prevedere cosa succedera`. eta` di lettura: da 13 anni.