l`autore ripercorre attraverso 26 agili medaglioni, le istanze libertarie che da oltre un secolo hanno contraddistinto l`america latina e che hanno spesso acceso gli animi dei rivoluzionari europei. personaggi come zapata, pancho villa, fidel castro e che guevara sono diventati, pur in epoche diverse, il simbolo del desiderio di riscatto a volte degli strati umili della popolazione, a volte di intere nazioni. c`e` anche spazio per peppino garibaldi, nipote del famoso eroe dei due mondi, che fu un protagonista della rivoluzione messicana agli inizi del novecento. mauro della porta raffo, pur restando nei confini della storia, ci svela retroscena, episodi curiosi e particolari inediti.
"una storia del teatro che sia seria ed esauriente al tempo stesso e` francamente impossibile, poiche` nessuno puo` pretendere di coprire l`arco di conoscenze necessarie a narrare 2500 anni di vita, articolati in civilta` estremamente diverse, e in almeno venti lingue irrinunciabili. questa breve storia adotta un criterio diverso, e racconta il teatro quale noi lo conosciamo collegando sinteticamente quegli aspetti, quei momenti, quei movimenti e quei nomi che hanno contribuito a farne quello che e`. non tanto dunque una storia del teatro nella sua inabbracciabile estensione e sovrumana complessita`, quanto la storia del "nostro" teatro come logico punto di arrivo del passato." (luigi lunari)
nel 1929 albert londres, giornalista francese, parte alla scoperta degli ebrei, per incarico del quotidiano "le petit parisien". l`inchiesta lo porta da londra alla russia subcarpatica, poi in transilvania, in bessarabia, in bucovina, in galizia, dove visita gli insediamenti ebraici, testimoniando le difficili condizioni di vita e il diffondersi dell`ideologia sionista. poi da varsavia, vera capitale ebraica in europa, segue le vie delle navi di emigranti verso la terra promessa. e alla fine del viaggio, nel vivo del progetto sionista della neonata tel aviv, a gerusalemme, hebron, safed, che londres registra il "dramma dell`idealismo" alle sue prime battute cruente, tra "focolare nazionale ebraico", rivolta araba e ignavia dell`occidente.
"tutto il tempo in cui ho vissuto in algeria ho sognato di arrivare un giorno in algeria". e il complesso rapporto con un paese natio che si rifiuta di accoglierti, la tensione tra un radicamento agognato e uno sradicamento inevitabile, al centro di questo libro in cui l`autrice affronta un periodo decisivo della sua vita come della storia algerina e francese, collocato prima e durante la guerra d`indipendenza. pur non essendo esplicitamente autobiografica, la scrittura intreccia personaggi, scene e sequenze dell`infanzia e dell`adolescenza algerina della cixous, con storie e testi del suo altrove letterario e creativo, la francia.
storia di una famiglia dall`inizio del secolo alla guerra civile spagnola, il romanzo e` gremito di personaggi: compone e scompone fatti ed esistenze in una trama fittissima e "ottocentesca" che, come uno specchio rotto, rimanda solo frammenti di vita. romanzo di grande modernita` dedicato alla nostalgia e che ha i suoi modelli dichiarati in stendhal, cecov e proust.
einstein conosce mileva maric nel 1897, al politecnico federale svizzero, dove entrambi studiano fisica. le lettere fra i due coprono l`arco di tempo che va dal 1897 al 1903, poco dopo il loro matrimonio. mileva contribui` in maniera determinante al successo futuro di einstein. questa corrispondenza rivela un einstein sconosciuto al grande pubblico, per una volta ottimista, fiducioso nella vita. dalle lettere emergono gli interessi scientifici, i conflitti con gli altri scienziati, le costanti preoccupazioni per la ricerca di un posto di lavoro. le difficolta` incontrate dalla coppia culmineranno con la nascita della figlia illegittima lieserl e indeboliranno progressivamente la personalita` di mileva fino al loro definitivo allontanamento.
l`autrice ricostruisce l`intimissimo rapporto che per quasi sessant`anni lego` indissolubilmente una celebre scrittrice, virginia woolf, e la sua materna e dotata sorella vanessa bell, pittrice di talento. l`autrice segue questo rapporto dalla prima infanzia delle sorelle attraverso la loro difficile e turbolenta adolescenza all`interno di una tipica, ma al tempo stesso particolarissima, famiglia vittoriana, fino alla maturita` personale e artistica di entrambe. ad essere in primo piano e` sempre il rapporto complesso tra le due donne: la scelta di sfere di espressione diverse che limito` la competizione fra loro, lo strettissimo legame affettivo, i tradimenti, le incomprensioni, la solidarieta` nei momenti difficili.
tra dolore e grazia, nella citta` che non vede e non sente, la storia di un uomo che vive al margine di tutto, riceve le stigmate e non sa perche`. un atto di amore, quasi un mistero medievale su salvezza individuale e indifferenza del mondo, nato dall`incontro tra lo scrittore claudio piersanti e l`illustratore lorenzo mattotti.
detenuto per sodomia, wilde scrisse nel 1897 questo manoscritto in forma di lettera, frutto della tragica lotta che un artista ribelle ingaggia contro le ipocrisie della societa`, al suo giovane amante bosie. wilde appare in queste pagine un uomo affascinante e contraddittorio, ormai fiaccato nell`animo, sofferente come un autentico artista romantico, un cristo perseguitato dai filistei. si alternano in queste pagine serieta` morale e teatrale civetteria, rivendicazioni di grandezza a cupi umori penitenziali.
come usare con dimestichezza microsoft office system 2003 in una sola giornata. il libro consente di lavorare in modo efficace e produttivo. come imparare a formattare testi con word, creare tabelle e grafici con excel, preparare delle presentazioni con powerpoint, gestire il proprio tempo con outlook e conoscere tutte le novita` di microsoft office system 2003.
con oltre 80.000 forme verbali e 110.000 lemmi, con centinaia di frasi e modi di dire, con tutte le piu` comuni sigle e abbreviazioni, il dizionario si offre come uno strumento pratico e utile per chi viaggia, per chi vuole parlare, leggere e scrivere in lingua portoghese, per gli studenti.
la storia della chiesa parrocchiale di sant`anastasio e` la storia di persone volenterose e tenaci. don luigi villa volle la nuova chiesa con caparbia insistenza, nonostante le difficili condizioni storiche (le due guerre mondiali, il ventennio fascista, i contraccolpi europei della crisi del `29, le schermaglie politiche tra popolari, liberali e comunisti, l`analfabetismo, la debolezza cronica dell`economia rurale). nel 1930 fu benedetta la prima pietra e nel 1940 la chiesa venne consacrata. con don alessandro panzeri e la demolizione della chiesa vecchia, nacque la nuova piazza. don luigi perego ricevette il simbolico testimone e promosse molte iniziative volte a completare la struttura. e ora e` toccato a don bruno perego inserirsi nella lunga scia dei parroci che hanno guidato la comunita` cardanese: si sono appena conclusi imponenti lavori di restauro alla chiesa parrocchiale e ad alcune preziose opere d`arte in essa racchiuse, promossi in occasione dei settant`anni dalla consacrazione.
per troppo tempo gli italiani si sono rassegnati a una rete di malaffare che avvinghia e soffoca tutte le forze del paese: la politica, l`imprenditoria, gli uffici pubblici, fino a minare le fondamenta della vita civile. e un sistema paralizzato, dove le bustarelle sono l`unico metodo per sbloccare una pratica o conquistare un appalto, che inghiotte le risorse necessarie per far ripartire l`economia e non da` spazio alle energie positive. un meccanismo che e` diventato insostenibile e va combattuto introducendo nella societa` gli anticorpi che riconsegnino ai cittadini la fiducia in un futuro senza mazzette ne` intrallazzi, dove i meriti e le capacita` riescano ad affermarsi. in questo libro il presidente dell`autorita` anticorruzione raffaele cantone e il giornalista gianluca di feo, ripercorrendo le vicende del mose di venezia, dell`expo di milano e di mafia capitale a roma, si confrontano per individuare i problemi chiave del nostro paese e per suggerire delle soluzioni. per lasciarsi alle spalle l`italia delle tangenti occorre una rivoluzione culturale che, come suggerisce cantone, non deve aver paura di far piazza pulita, perche` il tempo stringe e "bisogna cogliere ogni occasione per dare un segnale forte: cambiare gli uomini e innovare le strutture, per dimostrare concretamente che siamo capaci di intervenire e sanare le ferite".
l`otto gennaio 1944 inizio a verona il processo che tre giorni dopo avrebbe portato alla fucilazione di galeazzo ciano, emilio de bono, luciano gottardi, giovanni marinelli e carlo pareschi. tra i giudici c`era anche il generale renzomontagna che non faceva mistero dei dubbi che turbavano la sua coscienza: "ma perche` devo proprio esserci io, in questa tragedia? se il partito (fascista)vuol uccidere, perche` non lo fa coi propri mezzi? ed i tedeschi, se vogliono colpire qualcuno, hanno proprio bisogno di un nostro tribunale e di un nostro processo?" durante il processo il generale si adopero in tutti i modi affinche` i vari imputati non fossero condannati a morte. fu tutto vano e dopo questa amara sconfitta montagna non rimase a verona per assistere alla fucilazione. il memoriale e` completato da vari contributi scientifici. leonardo malatesta traccia un ampio profilo biografico del generale, arricchendolo con un`inedita sequenza fotografica. francesco mazzoli analizza, avvalendosi di nuovi strumenti di indagine, i momenti salienti della fucilazione dei condannati.
nella vita di una grande famiglia dispersa dal tempo, irrompe un fatto insolito e inaspettato: la modesta eredita` di un chiacchierato, scontroso, solitario cugino venuto a mancare prematuramente. l`evento costringe un gruppetto di parenti, tutti presunti eredi, a incontrarsi dopo tanti anni e a riallacciare rapporti interrotti, a confrontarsi, a ripercorrere la propria vita sul filo di alcuni dolorosi episodi, i cui spazi vuoti vengono riempiti e integrati dalla memoria degli altri. una storia vera in cui le vicende dolorose sono stemperate dal lieve tocco dell`umorismo. personaggi che, malgrado l`eta` matura, negli anni si sono rivelati individui buoni e semplici, dotati di quello spirito propositivo che puo` alleviare le normali pene della vita. per sapere come e perche` dobbiamo addentrarci nella vicenda.
il libro racconta la storia di tre atleti formidabili che hanno lasciato una traccia profonda nel costume dello sport nazionale. il pallone e` il protagonista assoluto. adoperato con i piedi o con le mani, entrambi fatati, dalla genia degli ossola, figli di orafi, nati a varese. palloni diversi in epoche fra loro lontane. quello di cuoio robusto con valvola per l`aria e la cucitura a stringa aveva stregato fin da ragazzino franco, il primogenito, classe 1921, attaccante biancorosso, ingaggiato sul finire degli anni `30dal torino, lo squadrone granata dei sette scudetti, scomparso nel cielo di superga il 4maggio 1949. a luigi, "il cicci", il secondogenito, classe 1938, toccarono in sorte ben due palloni nell`arco di una ventina d`anni in cui e` racchiusa la sua carriera. per primo, quello della pallacanestro, con la maglia della robur et fides e poi della prealpi. un decennio dopo quello del calcio, vestendo i colori della vestes, del varese, della roma, del mantova. il pallone di aldo "l`aldino", il terzogenito (1945), era quello vellutato come una piuma del moderno basket di cui divento`, partendo dalla stessa robur et fides del "cicci", un asso insuperabile.
pochi giorni prima della marcia su roma, ottobre 1922, nasce la cooperativa agricola di olonia. ne e` promotore e direttore l`aurelio piantanida. la gente affida i propri risparmi alla societa`, come fosse una banca, le attivita` prosperano e olonia sembra avviata a diventare il paese della cuccagna. ma, indifferente a tante ragazze che vogliono conquistare lo scapolo d`oro che piace tanto alle loro mamme, l`aurelio non e` felice perche` non riesce a far breccia nel cuore della lulu`, l`amata ballerina di cancan. tra pressanti impegni di lavoro, avventure galanti, successi e rimpianti, corrono gli anni. quale sara` l`approdo di una vita tanto intensa?
sulla vita del beato angelico, al secolo guido trosini, poi divenuto fra` giovanni, sono rimasti molti dubbi e misteri, dalla data di nascita alla cronologia delle sue opere, alla profondita` delle sue amicizie. sul suo lavoro di pittore non si trovano riscontri precisi nei documenti dei monasteri domenicani nei quali visse e gia` questo e` assai insolito. persino nel monastero di san marco a firenze, da lui mirabilmente dipinto, il priore frate antonino pierozzi non scrisse alcunche` di lui. luisa angela amati ci narra la vicenda umana dell`artista superando l`incertezza storica con la creazione di un contesto assai veritiero. l`arte di guido, divenuto poi il beato angelico, celebro` mirabilmente il messaggio cristiano; rimase fedele alla cultura domenicana e cateriniana ma fu soprattutto arte nuova che dialoga con la vita concreta della sua citta`, firenze.
orfana a vent`anni di entrambi i genitori adottivi, tormentata da parenti che non le vogliono riconoscere i suoi diritti ereditari, joana e. decide di sposare l`anziano dottor ligorra, che in realta` mira al suo patrimonio e con cui non "consumera`" il matrimonio. si innamora di miguel, l`avvocato di famiglia, da cui avra` un figlio che tiene segreto in attesa del divorzio. ma miguel muore e joana e` costretta a tornare col marito, che infine muore. joana per evitare che il figlio venga diseredato prende una curiosa decisione. il libro procede per flash-back per cui il lettore viene a conoscenza della vicenda un po` alla volta.
un padre racconta ai figli, che glielo hanno chiesto, quello che ricorda dei suoi primi dodici anni, di cui loro non sanno quasi nulla. storie troppo remote, pensa. che differenza poteva esserci, in fondo, ai loro occhi, fra firenze durante la guerra, dove era cresciuto, e per esempio la steppa dell`oltre caucaso di florenskij, alla fine dell`ottocento? non molta. apparteneva tutto a quell`eta` incerta e fumosa che precedeva la loro nascita. e poi, da dove cominciare? la prima immagine della guerra, intravista dalla finestra di una soffitta clandestina nel centro di firenze. la vecchia villa di san domenico, dove un mattino, a seguito dell`assassinio di giovanni gentile, suo padre viene arrestato come pericoloso antifascista. il polverio che sale dalle macerie di por santa maria, subito dopo che i tedeschi hanno fatto saltare i ponti. poi i giochi - e i libri che impercettibilmente ne prendono il posto. l`immersione nella letteratura e la scoperta della musica. e firenze, quella firenze degli anni subito dopo la guerra, separata da tutto, anche dal resto dell`italia. una lastra impenetrabile e trasparente confermava quella convinzione della citta` di essere a parte. e un giorno, forse anche prima di saper leggere, chi scrive dichiara che il suo vero nome e` meme` scianca.
che cos`e` la musica? per rispondere a questa capitale domanda, ramon andre`s insegue - dalla preistoria al composito mondo greco-romano, con frequenti incursioni nelle tradizioni asiatiche - le esperienze primordiali che hanno risvegliato il nostro inconscio alla vibrazione universale, le riflessioni filosofiche che hanno eretto l`armonia a principio fondante del cosmo e dell`etica, le meditazioni artistiche e religiose attraverso le quali la musica ha preso forma come elemento insostituibile del vivere umano. e alla maniera degli antichi rapso`di, , raccoglie nel suo tour de force una scintillante collezione di storie, citazioni memorabili e interpretazioni animate da un contagioso senso di stupore. se mousike` e`, come pensavano i greci, non solo una , ma una disciplina che , l`itinerario tra suono e vibrazione, proporzione e spazio, intelligenza e danza cui andre`s ci invita e` allora un viaggio necessario. tanto piu` oggi, quando la musica rischia di risolversi e dissolversi nell`entertainment, nell`emporio dei suoni smaterializzati, nella persecuzione delle nenie di sottofondo orchestrate da algoritmi. la musica, invece, e` infinitamente di piu`: intermediaria celeste, abissale , motore armonico della convivenza, voce che . per rilke l`orecchio e` un : andre`s ha predisposto una doviziosa liturgia musicale, e dalla soglia ci invita all`introibo.
di tutti i libri di anna politkovskaja, questo e` il piu` tragico e potente: un documento straordinario dove i suoi articoli apparsi sulla , testi ancora inediti, promemoria personali e testimonianze confluiscono in una sorta di ininterrotto reportage sulla russia che preparo` e segui` l`ascesa al potere di vladimir putin - dall`ottobre 1999 a fine settembre 2006, pochi giorni prima della morte avvenuta il 7 ottobre nell`androne di casa per mano di un killer. per anna politkovskaja l`unico giornalismo possibile era un giornalismo - cosi` lei lo definiva -, teso a proclamare una verita` che si imprime nella memoria anche grazie al vigore dello stile, al senso dello humour, all`alta percettivita` nello scandagliare l`anima di vincitori e vinti.
by exploring the ongoing evolution of some strategic areas and the experiences of selected architects - atelier deshaus, atelier liu yuyang architects and original design studio -, the book analyses the fields, the reasons and the modalities of the transformations in contemporary shangai, and outlines the raise of a counter-trend emerging from the most recent interventions on both existing and new buildings, which are experimenting with new relationships with the local history, cultural heritage and urban identity. contemporary shanghai is the epicenter of outstanding economic, social and cultural changes, resulting in the raise of new questions about demographic growth, environmental sustainability, urban security and cultural identity. these issues coalesced in the development of extensive, accelerated and sometimes contradictory architectural transformations, also driven by increasing resource availability and the necessity for rapid densification in the central areas of the city, which led to the progressive loss of significant historical traces. by exploring the ongoing evolution of some strategic areas - the lilong quartiers, the bund, the system of public spaces facing the water - and the experiences of selected architects - atelier deshaus, atelier liu yuyang architects and original design studio -, the book analyses the fields, the reasons and the modalities of these transformations, and outlines the raise of a counter-trend emerging from the most recent interventions on both existing and new buildings, which are experimenting with new relationships with the local history, cultural heritage and urban identity.
la raccolta di versi di uno dei piu` grandi scrittori del novecento, l`autore della trilogia "i sonnambuli" e del romanzo epocale "la morte di virgilio" nel 1945, a new york, hermann broch pubblica uno dei romanzi capitali del secolo, di sempre, la morte di virgilio. l`irruzione onirica - nel 1931 broch aveva terminato la trilogia "i sonnambuli" - e l`irrompere di tutti i generi, un`autentica esplosione etica, rende quel libro inclassificabile: alcune parti, in effetti, non sono piu` prosa ma monologo in versi, poesia. di "sostanza poetica della morte di virgilio" parlo`, per altro, ladislao mittner, introducendo la versione italiana del capolavoro. broch ha punteggiato la sua disciplina letteraria di poesie: dal 1913 alla morte. si tratta di versi occasionali, sagaci, rapaci, spesso abissali, che costituiscono un canzoniere sorprendente.
profondo conoscitore dell`animo umano, stratega della vendetta, abile nell`intonare la chiacchiera alla rabbia, geniale voltagabbana, esegeta dell`eros, nel 1783 pierre choderlos de laclos scrive il pamphlet de l`e`ducation des femmes. il testo e` una sorta di brillante, viziato controcanto a le relazioni pericolose, il romanzo "perverso" pubblicato da laclos l`anno prima. le donne, scrive laclos, educate al servaggio, alla pia obbedienza, devono liberarsi da ogni morale conclamata, dalle mille gabbie delle convenzioni civili. "la natura crea esseri liberi; la societa` evoca tiranni e schiavi; ogni societa` presuppone un contratto, ogni contratto il rispetto di un obbligo", scrive laclos. se e` vero che sulla donna grava la maledizione di essere tale, occorre scatenarla, liberando dal giogo del pudore il corpo, assegnando alta sovranita` alla bellezza. il raffinato femminismo e` calibrato, in laclos, da una scrittura limpida, piena di serpi, propria di chi riconosce lo stigma dell`ipocrisia dietro ogni morale, il cupo frastuono della menzogna alla foce delle "buone maniere".
il sordido sistema della produzione editoriale in serie, che fa leva sulla vanita` e sull`ingordigia dei cretini, la burocratica indecenza dei premi letterari e` stata svelata con crudele eleganza da julien gracq in un saggio micidiale, che fece epoca e non lascia scampo, la litte`rature a` l`estomac (1950), qui proposto in nuova traduzione. ritenuto "l`ultimo dei classici" francesi, autore di un`opera pionieristica che conta capolavori come nel castello di argol e la riva delle sirti, gracq stigmatizza l`ansia esibizionistica degli scrittori contemporanei, la malizia degli editori che rincorrono il "caso", accecati dai bilanci e dalle statistiche, la generica stupidita` dei lettori. fedele alla propria poetica, gracq pubblico` sempre con il piccolo editore jose` corti; quando lo onorarono con il premio goncourt, preferi` rifi utare. non aspettava altro.