


un libro, il primo di giorgio bocca, scritto nel 1945, che a distanza di piu` di cinquant`anni ha il fascino della testimonianza diretta e di una vicenda storica esemplare. la resistenza ha un significato storico e politico spesso sottoposto a revisioni e rivisitazioni, ma l`importanza di quel significato e` da sottolineare non solo per il suo valore politico, ma anche per quello morale. i giovani delle formazioni partigiane protagonisti di questo libro non avevano idea di comunismo, erano cresciuti nell`autarchia fascista, senza aver mai vissuto esperienze politiche. eppure ebbero il coraggio di schierarsi, di praticare una loro spontanea tensione morale, di formarsi nella lotta, riscattando agli occhi del mondo la dignita` del popolo italiano.

"tu che mi ascolti" riunisce, in un insieme organico, le poesie che bevilacqua ha dedicato alla figura materna nell`arco di una vita che il poeta definisce "duetto per voce sola", non interrotto oggi, a due anni dalla morte della madre. stesso titolo per questa silloge e per il testo narrativo pubblicato lo scorso anno: registrazione degli eventi che hanno segnato una vita a due. convinzione del poeta, infatti, e` che la fine tangibile di un essere amato non spezza, in chi gli e` stato alter ego, il legame relazionale: puo` tradursi in una sorta di misteriosa, comunicativa resurrezione.





alcesti, la piu` antica delle tragedie euripidee a noi pervenute (e l`unica a "lieto fine"), rappresenta la folle sfida alla morte in nome dell`amore di una donna, alcesti, appunto. il suo sacrificio esprime la speranza dell`immortalita`, la fiducia che gli dei possano volgere il loro sguardo sugli uomini e offrire loro la salvezza. eraclidi vede invece come protagonisti i discendenti di eracle (gia` presente come personaggio in alcesti), perseguitati da euristeo. sconfitto e imprigionato, costui si riscatta alla fine con un discorso ricco di pathos che ribalta completamente il giudizio espresso sui personaggi nel corso del dramma, mettendo in guardia da ogni facile idealizzazione e da giudizi definitivi. una conclusione inquietante, di folgorante modernita`.

Ci sono storie capaci di tenerci svegli fino all'alba.
Il nuovo enigmatico romanzo del maestro del thriller italiano.