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N.

l`uomo grassocio che sbarca, nel maggio 1814, all`isola d`elba sembra un commerciante qualsiasi: e` napoleone bonaparte. tra gli elbani che lo accolgono diffidenti e curiosi c`e` martino aquabona, un letterato che non si rassegna all`inumanita` degli uomini e che da anni cerca di decifrare il mistero dell`eroe, o dell`orco, che ha sconvolto l`europa. nominato bibliotecario dell`imperatore, martino diventa testimone e interprete dello strano interludio dei 300 giorni e dell`intera parabola napoleonica, di cui cerchera` di deviare il percorso con un gesto estremo. le sue memorie sono il dialogo su due modi di vivere: modificare il mondo attraverso l`azione eroica, o cercare di dargli un senso attraverso la scrittura. da questo romanzo e` stato tratto il film di paolo virzi` n (io e napoleone).

gli scritti del filosofo antifascista eugenio colorni rappresentano il punto di arrivo di un percorso intellettuale assai variegato e complesso. solo parzialmente pubblicati subito dopo la seconda guerra mondiale, essi contribuirono a destare l`interesse della cultura filosofica italiana, ancora condizionata dall`influenza di croce e gentile, per le questioni di metodologia e di filosofia della scienza. nato a milano nel 1909 da famiglia ebraica, allievo di giuseppe antonio borgese e di piero martinetti, colorni si accosta alla filosofia tramite una precoce lettura dell`estetica crociana e, fin da principio, ricerca nel pensiero di leibniz lo stimolo per svincolarsi dall`eredita` del neoidealismo. la svolta metodologica giunge pero` nella seconda meta` degli anni trenta, quando colorni conosce a trieste umberto saba, il "poeta libraio" che "parla il gergo della psicanalisi" e a cui egli attribuisce la guarigione dalla "malattia" della metafisica. colorni accompagno` sempre l`attivita` filosofica, che pure considerava il suo primario interesse, con l`impegno politico antifascista. arrestato come ebreo antifascista nel 1938, venne confinato sull`isola di ventotene. qui strinse amicizia con altiero spinelli ed ernesto rossi, coi quali collaboro` alla stesura del "manifesto di ventatene". fu assassinato a roma, nel 1944, da una squadraccia della banda koch, pochi giorni prima della liberazione della citta`. nel 1946 gli venne conferita la medaglia d`oro al valor militare.

sonetaula e` il soprannome di un ragazzino sardo, servo pastore, che riesce ad avere un proprio gregge, ma scivola nell`inevitabile subcultura del mondo pastorale e si spinge sulla via senza ritorno del banditismo. e la "condanna dell`ovile", trafila comune a quasi tutti i ragazzini di quegli anni (1937-50) nella sardegna dell`entroterra. a questa si sottrae un coetaneo che, divenuto neccanico, e` caposquadra nella lotta all`anofele, combattuta dagli americani nel 1944 per liberare l`isola dalla malaria. diversamente dall`amico, il meccanico si "salva" dalla sorte comune grazie alla diversa realta` lavorativa in cui riesce ad entrare. un testo scritto quarant`anni fa e, recentemente, rivisitato dall`autore.

questa narrazione si muove in lungo e in largo per le strade di bombay, e ritrae la citta` attraverso le mille storie dei suoi abitanti, dai piu` famosi (compresi gangster e attori) alla gente comune. metha ricerca nella brutale bombay di oggi quella che ha abbandonato vent`anni prima e la ritrova moltiplicata e smembrata. e a poco a poco mette a nudo i fili tesi tra gli attici scintillanti affacciati sull`oceano e il mare di baracche dove milioni di persone vivono una vita durissima.

un intellettuale marsigliese passato dalla resistenza alla malavita, un pappone indolente e un pastore sardo scampato a una pesante condanna organizzano il furto di un carico di merce preziosa. tre uomini provenienti da diverse latitudini ed esperienze che il destino riunisce a genova per il "colpo" della vita. due donne, una timida prostituta dell`angiporto e un`affascinante istriana, attraversano indenni lo spettacolo del disastro. ma saranno fabrizio e alessandro, personaggi fino a quel punto marginali, a rintracciare e raccontare gli esiti delle avventure degli altri.

la signora curren, un`insegnante in pensione, diviene suo malgrado testimone di eventi storici violenti, di cui radio e televisione non dicono nulla, ma di cui sono protagonisti i figli della domestica: l`anziana signora si ritrova a dover medicare e identificare i corpi dei ragazzi. questa lunga e lenta agonia, individuale e privata, ma anche collettiva e pubblica, e` racchiusa nelle pagine di una lettera che la donna lascera` in eredita` alla figlia lontana, che da tempo ha voltato le spalle al paese. latore di questa missiva sara` forse il signor vercueil, il misterioso compagno dei suoi ultimi giorni di vita: angelo maledetto, messaggero, parassita?

figli del capostazione, i tre fratelli fo abitano in una vecchia casa bianca. dario inventa storie; fulvio costruisce velieri; bianca, la piu` giovane, diventa la cronista di un`infanzia felice. i giochi, gli amici, la maestra. e poi la guerra, gli sfollati, gli sbandati e i partigiani. "la ringhiera dei miei vent`anni" vede i tre fratelli, ormai grandi, impegnati negli studi e nel lavoro, in una milano di rioni, cortili e botteghe, dove i miti e le paure della giovinezza si saldano con vicende ed atmosfere dal sapore di favola.

roberto, aspirante romanziere soffocato dalla routine lavorativa di una settimana milanese, incontra uno scrittore di successo e si lascia convincere a trasferirsi a roma. in una babele di personaggi, tra fasulli politicanti e tipi dalla morale facilmente adattabile allo scopo, roberto percorrera` le tappe di una complessa e a tratti dolorosa formazione. all`inizio, infatti, credera` di poter realizzare il suo sogno di scrittore e, risucchiato nell`atmosfera seducente del colpo di fortuna inatteso, vedra` modificarsi ogni aspetto della sua esistenza. ammaliato dal carisma del suo pigmalione, non si accorgera` che la sua vena creativa si va inesauribilmente disseccando. per poi scoprire che la realta` e` assai lontana da come se l`era immaginata.

dall`esperienza di giudice e dalla passione per la letteratura, nasce questo libro di giancarlo de cataldo: storie di giovani assassini, natural born killer cresciuti nell`ostentazione dei simboli di lusso e allevati da famiglie "normali" che si nutrono di surgelati e di tv e sognano di "svoltare" con il jackpot.

durante la serie tv andata in onda nell`inverno 1997-98, lucarelli e il suo team di consulenti (tra cui il vicedirigente della scientifica di bologna silio bozzi) hanno raccontato dieci casi misteriosi degli ultimi anni: da quello di francesca alinovi a nada cella al mistero di antonella falcidia, massacrata a coltellate in casa sua a catania. ogni volta sono state storie di persone, e questa caratteristica rimane e viene potenziata nella versione scritta che qui lucarelli presenta. c`e` il rispetto e in un certo senso l`affetto per i protagonisti della storia da raccontare, soprattutto per le vittime. assieme al giallo del mistero e` stato mescolato il blu della malinconia, dell`atmosfera e del sentimento. ma ci sono anche altre cose da raccontare che non hanno trovato spazio nella serie televisiva. tutti quei ritratti di personaggi e di ambienti che si possono sviluppare meglio sulla carta che in video; altri particolari misteriosi per ogni caso che gli autori non hanno voluto aggiungere per non complicare il linguaggio televisivo; i retroscena delle indagini non fatte, dei silenzi dei testimoni, degli errori degli inquirenti, dell`omerta` timorosa di certi familiari. e, non ultimo elemento di fascino del libro, il respiro corale delle citta` che di volta in volta hanno visto accadere il delitto.

nel giugno 1835 un giovane contadino normanno, pierre rivie`re, sgozza una sorella, un fratello e la madre per "liberare" il padre dalle persecuzioni della moglie. perche`? michel foucault e i suoi allievi hanno raccolto e discusso in questo volume tutta la documentazione apparsa sulla vicenda accaduta nel 1835. gli autori hanno rinunciato agli scandagli psicoanalitici e dell`antropologia culturale per concentrare l`analisi sui rapporti tra scienza e potere, tra individuo e strutture sociali di controllo. introduzione di paolo crepet.

fanno parte di questo volume i racconti di primo amore, ultimi riti e fra le lenzuola, che alla fine degli anni `70 hanno rivelato in mcewan uno dei piu` significativi interpreti dei malesseri e delle inquietudini contemporanee. gia` nella prima raccolta di racconti l`autore definiva perfettamente il suo mondo espressivo: rapporti familiari morbosi o addirittura sinistri, situazioni intollerabili, amori torbidi, bambini che finiscono per essere oggetto di crudelta` fisiche o psichiche. da allora la lente di mcewan si e` fatta sempre piu` precisa, sorretta com`e` dalle risorse di uno stile di lucida incisivita`, che affonda in quella quotidianita` dove si sommano incapacita` di comunicare, situazioni paradossali e sdoppiamenti di personalita`.

attraverso le vicende di due giovani come tanti, leo e michela, vassalli ci regala il ritratto di una generazione che sognava di cambiare il mondo. e che con appassionata ostinazione ha continuato a illudersi di poterlo fare, anche quando i sogni sono naufragati insieme agli ideali politici e sono rimasti solo i relitti, i reperti "archeologici" di un presente che e` il nostro, ed e` sull`orlo del baratro. con ironia e sarcasmo, ma anche con la partecipazione di chi ha condiviso le illusioni di un`epoca, vassalli consegna al lettore gli ultimi trent`anni della nostra storia - le rivolte studentesche, il femminismo, l`antipsichiatria, il pacifismo, i movimenti ecologisti e il volontariato - in un romanzo amaro e appassionato sull`inevitabile e doloroso fallimento di ogni utopia.

abdul bashur e` l`alter ego e inseparabile amico di maqroll il gabbiere, eroe e antieroe di quasi tutte le storie raccontate da alvaro mutis, autore che gabriel garcia marquez ha definito "uno dei piu grandi scrittori della nostra epoca". abdul bashur questa volta e` il personaggio principale, e anima i vari episodi del racconto in cui puo`, finalmente, dare libero sfogo alle proprie passioni e ai propri estri: la fantasia, l`intraprendenza, il coraggio, il gusto per la provocazione, l`astuzia, la sensualita`... eroe di una coerenza inalterabile, giochera` l`ultima sfida inseguendo il miraggio della nave perfetta, il cargo ideale, il sogno di tutta una vita. perche` abdul bashur e` per l`appunto un "sognatore di navi", e il filo conduttore del romanzo e` proprio la ricerca inesausta del supremo oggetto del desiderio, che appare all`orizzonte, ma sempre un po` oltre il punto in cui ci si trova, al di la` dell`appuntamento inevitabile e necessario.

dylan thomas fu anche prosatore: e se la diffusa idea che lirica e narrativa siano non solo due generi, ma quasi due categorie mentali inconciliabili, porterebbe forse a sospettare in questi racconti una vena elegiaca o intimista, in realta` si incontra un linguaggio denso di cose, persone, eventi. un`autobiografia, due racconti, un romanzo incompiuto: in ognuna delle opere che compongono questa raccolta, thomas narra delle vere e proprie avventure. grottesche, pietose, sempre tese sul filo che conduce dalla quotidianita` alla favola: storie a volte ovvie, ma raccontate come se fossero i capitoli di un gioco meraviglioso.

"ora che avverto quotidianamente l`incedere della vecchiaia, la memoria mi riporta sovente ai luoghi in cui ho vissuto..." dice enzo bianchi che parte con cuore, testa e memoria, alla ricerca di tutti i luoghi che hanno suscitato in lui affetti e sentimenti, dove ha trascorso l`infanzia o che ha raggiunto viaggiando. e noi partiamo con lui. quelli che visitiamo sono angoli di mondo ma anche luoghi della vita e dell`anima. sono il monferrato con le sue colline, i "bric", il paese con la sua comunita`, le usanze, i proverbi, l`esistenza grama, la fatica e i momenti di forte e gratuita solidarieta`. sono la cella del monaco, un luogo da dove osservare il mondo, dove diventare consapevoli delle gioie e delle sofferenze e dove prendono forma le parole con cui narrare qualcosa della vita. un luogo in cui si ripropone sovente la domanda: che ne e` di noi? perche` questo viaggio, naturalmente, e` anche un viaggio nel tempo, un viaggio nella vita che scorre, nei giorni di un uomo e in quelli delle stagioni. sono i giorni del focolare, passati a tavola conversando insieme ai famigliari e all`ospite, gustando il cibo preparato con cura e bevendo il vino che celebra e festeggia. ma sono anche le vacanze di natale, quando i bambini aspettavano la festa preparando il presepe e la sera della vigilia il grande ceppo, elsu`c `d nada`l, ardeva nel camino. sono tutti giorni che attraversano il tempo e fanno parte del nostro vivere: alcuni ci fanno soffrire, altri ci rallegrano e ancora ci stupiscono.

chi e` v.? v. e` una donna, vittoria, veronica, violet; ma e` anche ogni donna. v. e` una citta`, un regno immaginario, un topo convertito da un prete nelle fogne di new york. v. e` l`ossessione che attanaglia gli essere umani di tutti i tempi. v. e` lo spiraglio di luce verso cui tendere, al fondo di un vicolo che sembrava cieco. e la faticosa ricerca di se` in un mondo dove e` sempre piu` difficile restare umani. v. e` un labirinto di storie in cui e` meraviglioso perdersi perche` ci si ritrova a ogni passo. un romanzo vorticoso, crudele e compassionevole, spietato ed esilarante. un insieme di frammenti impazziti, che hanno la forza di diventare un flusso avvolgente dal quale e` impossibile uscire.

il romanzo di ellis ha il ritmo di un video clip, la durezza dello slang giovanile alto-borghese e la forza della rivelazione. in scena c`e` un gruppo di giovani e giovanissimi di los angeles, tutti biondissimi e abbronzatissimi, tutti viziati, ma in realta` trascurati da genitori infelici, depressi o assenti. questi ragazzi, in vacanza prima della riapertura dei college, sperimentano tutto quello che la citta` offre: sesso facile, spinelli, cocaina, feste sempre piu` particolari, in un crescendo di amoralita` e devastazione interiore che sconfina presto nell`orrore.

i miti giungono dai greci fino a noi come un universo di frammenti, personaggi, storie, illuminazioni. raccontano il tepore e la profondita` di gaia (la terra), l`urlo tremendo di urano (il cielo) che, castrato dal figlio crono, genera in un unico istante afrodite e con lei l`amore. raccontano dei giganti e degli de`i, di pandora e dell`invenzione della donna, di prometeo che ci porto` il fuoco, e della bellezza di elena che scateno` una guerra interminabile. i miti raccontano le astuzie immortali di ulisse e i suoi amori con circe e calipso... vernant, professore onorario al colle`ge de france, ne racconta le storie e ne analizza i temi.

il volume raccoglie una scelta dei testi piu` importanti di samuel beckett in una nuova cura, con introduzione di paolo bertinetti e traduzioni curate da carlo fruttero e firmate dallo stesso fruttero, da floriana bossi, john francis lane, franco lucentini. queste le opere raccolte: aspettando godot, finale di partita, tutti quelli che cadono, l`ultimo nastro di krapp, giorni felici, parole e musica, commedia, di` joe, respiro, non io, quella volta, dondolo.

lettore entusiasta di walter scott, il giovane hugo decide di superare il maestro: "dopo il romanzo pittoresco ma prosaico di scott, resta da creare un altro romanzo, secondo noi piu` bello e piu` completo. e il romanzo, allo stesso tempo dramma ed epopea, pittoresco ma poetico, reale ma ideale, vero ma grandioso, che incornicera` walter scott in omero". il romanzo storico esce nel 1831; al di la` del dramma della bella esmeralda, contesa tra il deforme campanaro quasimodo, l`arcidiacono frollo e il poeta gringoire, vuole far rivivere nella fantasia dei lettori i miti sepolti nei monumenti di parigi, e in primo luogo nella presenza viva della sua cattedrale. ma questo acceso melodramma d`ambiente medievale e` anche una lunga confessione involontaria.

sulla base del materiale raccolto pirjevec ha ricostruito le sei diverse guerre susseguitesi nel territorio della ex-jugoslavia dal 1991 al `99 nei loro risvolti politico-militari e nelle loro implicazioni internazionali, concentrando l`attenzione tanto sulle dinamiche interne e sugli aspetti sociali, che le hanno condizionate, quanto sull`intervento delle grandi potenze e organizzazioni. ne e` nato un affresco complesso ma di agile lettura grazie all`articolazione del racconto, diviso in sette capitoli fondamentali relativi ad altrettanti nuclei tematici.

. nei "dialoghi" la pratica dei sofisti e di socrate si unisce alla vocazione di platone per il teatro e la loro forma e` parte essenziale del pensiero che vi si incarna, in cui la parola si fa sentire come un avvicinamento approssimativo alla verita`.

una ricetta "sbagliata" scatena il pandemonio in un prestigioso ristorante romano. solo che dalla farsa si cade presto nella tragedia, e nell?aria si spande odore di delitto. quello dell?"haute cuisine" e pero un mondo frequentato dai potenti. per le indagini serve uno come il pm melomane manrico spinori, che alla competenza unisce, in giusta dose, l?atavica disposizione a non lasciarsi intimidire. la notizia e clamorosa: i selezionati clienti del "controcorrente", pluristellato locale capitolino, sono rimasti vittime di un?intossicazione. nulla di cosi grave, in fondo, non fosse che uno di loro, un colonnello dell?esercito, dopo quarantott?ore muore. dagli accertamenti risulta che i piatti incriminati contenevano tutti psilocibina, una sostanza presente in alcuni funghi allucinogeni. ma la psilocibina non e letale, dev?essere un altro l?ingrediente che ha ucciso il militare. il caso, di cui si interessano pure i servizi segreti, si complica ancora quando i morti diventano due. costretto a interrompere le vacanze per occuparsene, manrico spinori arrivera alla soluzione del mistero con l?aiuto della sua squadra - composta unicamente da donne - districandosi con abilita tra false piste e ingerenze sospette. e avviando una collaborazione speciale con una spia molto abile e molto avvenente.

il racconto epico di un luogo quasi ultraterreno, dove il sole resta alto nel cielo per sei mesi all?anno e si eclissa nella distesa di ghiaccio per altri sei. per chiunque, guardando l?orizzonte, si sia chiesto che cosa succede se si continua a camminare verso nord. pochi luoghi sulla terra suscitano da sempre l?inquietudine e il fascino esercitati dal polo nord. per millenni, da erodoto in avanti, viaggiatori, cartografi, scienziati si sono interrogati sul punto piu settentrionale del pianeta. e fu soltanto con le prime, leggendarie spedizioni guidate da fridtjof nansen e robert peary all?inizio del novecento che molti misteri vennero svelati. erling kagge, che al polo nord ci e arrivato a piedi nella primavera del 1990, ricostruisce le principali esplorazioni tra i ghiacci e restituisce la suggestione del silenzio, il bagliore, l?incanto di un luogo mitico. "polo nord. storia di un?ossessione" e un libro su quel manipolo di visionari che ha inseguito un sogno magnifico e su un universo magico ma fragilissimo che sta mutando forse per sempre.

chi puo` essere tanto folle da commettere un omicidio alla luce del sole? e` quello che si domanda armand gamache di fronte al corpo di cc de poitiers uccisa durante uno degli eventi sportivi piu` amati in quebec. e` arrivato natale e three pines si e` trasformato in un luogo incantato ricoperto di neve. ma quel momento di festa viene infranto da una tragedia. una spettatrice della tradizionale partita di curling del 26 dicembre e` stata uccisa: incredibilmente, inverosimilmente folgorata in mezzo a un lago ghiacciato. e nonostante la grande folla, non ci sono testimoni ne` indizi. con la compassione e il coraggio che lo contraddistinguono, gamache scavera` sotto la superficie idilliaca della vita del villaggio per dissotterrare pericolosi segreti a lungo sepolti e rendersi conto di come un inverno in quebec non sia solo bellissimo, ma anche letale.

un romanzo sconvolgente che a ogni pagina ci fa chiedere con paura: "siamo noi il male assoluto?". martin plunkett possiede un?anima nera che conosce un solo piacere: procurare alle sue vittime una morte lenta e dolorosa. da anni percorre l?america seguendo rotte casuali alla caccia di coppie da massacrare e mutilare. i media gli hanno affibbiato vari soprannomi, ma il vero nome di martin plunkett e morte. la sua mente brillante e contorta e un luogo orribile da esplorare, mentre la sua follia riflette quella di un?intera nazione. l?assassino e in viaggio. e non c?e nessun posto dove nascondersi. coinvolgente e terrificante al tempo stesso, "l?angelo del silenzio" entra nel cuore spietato di un serial killer in un modo e con uno stile che sono propri di james ellroy.

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