una visita alla metropoli multietnica per eccellenza, secondo un itinerario che percorre il territorio urbano e che comprende le opere di wright, schindler e neutra per arrivare ai progetti piu` recenti di gehry, morphosis e moss.
critico e cine`phile ancor prima che cineasta, franqois truffaut ha scritto e parlato di cinema per tutto l`arco della sua esistenza, sia attraverso saggi e articoli, sia nei suoi numerosi, fecondi rapporti con la stampa. fra il 1959 e il 1984, ad esempio, oltre trecento interviste sono apparse sulla stampa francese e anglosassone. e questo sterminato corpus che anne gillain ha qui riunito e ordinato. presentati in ordine cronologico, i testi parlano di cinema sotto le piu` diverse angolazioni: truffaut vi traccia te tappe della sua formazione, vi enuncia la sua estetica, vi dibatte questioni tecniche e formali, vi analizza colleghi e maestri del cinema mondiale, in un continuo intrecciarsi di elementi autobiografici e di penetranti notazioni critiche.
come fa un neonato a dire che ha fame? piange. come puo` avvisare che e` ora di cambiargli il pannolino? piange. come puo` chiamare la mamma che e` andata in cucina? piange. come puo` ribellarsi al papa` che lo bacia con troppo impeto? piange. il pianto e` l`unico modo che il bebe` ha per comunicare bisogni, desideri, insofferenze. il libro insegna a distinguere i vari tipi di pianto e offre gli spunti per intervenire in modo efficace e consolatorio.
il libro raccoglie, nella prima traduzione italiana, un ampio fascio di schizzi, glosse, critiche letterarie, cronache, racconti e ritratti. in ognuno di questi scritti polgar, che era giornalista e critico teatrale, sa innalzare il feuilleton a dignita` letteraria e portare a perfezione quella "piccola forma" per la quale, recensendo la quotidiana "commedia della vita" in succosi estratti e profumate essenze, si e` guadagnato l`ammirazione di scrittori come broch, banjamin, musil, roth, kafka, tucholsky e molti altri.
uno sceneggiatore a caccia di idee per il soggetto di un film, e la sua giovane amante valentine, produttrice cinematografica indecisa tra vita intellettuale e vita mondana, sono i protagonisti di "delitto a capri". valentine e` un modello di cinica efficienza nel lavoro, ma porta in se` "qualcosa di malinconico e di irrisolto". il rapporto di amore-odio che si instaura fra lei e il narratore e` complicato, sullo sfondo di una capri di fine estate, dal sopraggiungere di due coppie di amici e dalla morte di un ospite della pensione. ma la morte del signor newman sara` davvero un evento naturale?
i morti viventi camminarono tra noi per la prima volta in una famosa notte del 1968. da allora gli zombi sono apparsi piu` volte per le strade del mondo. quella massa informe di resuscitati un tempo si muoveva lenta e inarrestabile, mossa da un unico stimolo: la fame e il conseguente desiderio di carne umana. oggi le loro motivazioni sono piu` complesse. oggi i morti viventi si sono evoluti e il confine che li separa dagli esseri umani diviene sempre piu` sottile. questa antologia raccoglie i migliori narratori contemporanei di letteratura dell`orrore e ha il merito di aver fatto conoscere ai lettori italiani un genere: lo splatterpunk.
il libro e` nato da un`esperienza diretta di ben jelloun che, approdato a parigi negli anni `70, lavorava come psicologo in un centro di medicina psicosomatica. per un periodo di tre anni ha osservato e ascoltato piu` di un centinaio di pazienti nordafricani che venivano al consultorio per turbe affettive o sessuali. questa esperienza si e` condensata nel monologo di uomo che riassume nelle sue parole tutta la sofferenza e il disagio dello sradicamento e dell`incontro-scontro con una realta` nuova e incomprensibile. la voce narrante di ben jelloun e` quella di "un essere invaso dai sogni, che sopravvive grazie alla capacita` di inventarsi una vita anche se fatta di chimere e di nostalgia".
le circa 6000 voci di questo dizionario compendiano tutto quanto c`e` da sapere su ogni possibile aspetto della danza e del balletto, dal cinquecento ad oggi: termini tecnici, storia della danza, trame dei balletti noti e meno noti, schede biografiche di danzatori e coreografi, compagnie e scuole di danza che compongono un mosaico variegato e proteiforme, esposto in voci sintetiche ma estremamente accurate nei contenuti. rispetto all`originario concise oxford dictionary of ballet da cui il dizionario gremese ha tratto origine nel 1995, questa nuovissima, terza edizione del volume a cura di alberto testa ha subito una completa revisione di tutti i dati, aggiornati alle piu` recenti tendenze coreutiche internazionali e talora emendati di alcune inesattezze riportate nelle edizioni precedenti. il risultato e` un dizionario ampio, un completo e strutturato strumento di consultazione per chiunque si interessi, a qualsiasi livello, della danza in tutte le sue forme.
con questo quinto volume si conclude l`edizione italiana dell`epistolario di friedrich nietzsche, e si puo` a buon diritto parlare di avvenimento editoriale. mai come in questo caso, infatti, i testi offerti al lettore si rivelano preziosi per sfatare i pregiudizi, tanto radicati quanto infondati, e le manipolazioni piu` o meno dolose di cui nietzsche e` sempre stato, ed e` tuttora, oggetto. ed e` impressionante notare, nelle lettere dell`ultimo periodo, come lo stesso filosofo sia consapevole del suo destino di pensatore frainteso: "... godo di una strana e quasi misteriosa considerazione da parte di tutti i partiti radicali (socialisti, nichilisti, antisemiti, cristiani ortodossi, wagneriani)". l`atto finale dell`epistolario si apre a nizza, citta` cosmopolita che nietzsche elegge a suo "quartiere d`inverno". sono i giorni in cui e` costretto a far stampare la quarta parte di "cosi` parlo` zarathustra" privatamente, perche` la ricerca di un nuovo editore si e` rivelata assai problematica. nietzsche oscilla tra un`amarezza che puo` tradursi in toni di sconforto e l`esaltazione per il "nuovo compito": quel pensiero dell`eterno ritorno che sente gravare su di lui "con il peso di cento quintali". intanto la germania gli si mostra sempre piu` lontana e ostile, climaticamente e culturalmente, e diventa pressoche` totale la solitudine, prostrante ma indispensabile per adempiere al proprio fatum...
Il libro ci porta in una delle pagine più drammatiche della recente storia portoghese: il ritorno dei coloni che nel 1975 sono stati costretti ad abbandonare i loro possedimenti in Angola, e si ritrovano stranieri in patria. Ignorati o guardati con imbarazzo, fanno l'esperienza della solitudine e dell'esclusione, non riescono a inserirsi in una realtà che sentono estranea, in un ambiente freddo e ostile, segnato da tanti piccoli egoismi personali.
Izzy, un giovane sassofonista che non può più suonare il suo strumento a causa di una ferita d'arma da fuoco al petto, camminando una sera per le strade di Manhattan scopre il cadavere di un uomo con una borsa al suo fianco. Nella borsa un numero di telefono e una strana pietra che si illumina al buio. Il numero di telefono, che Izzzy si affretta a chiamare, è quello di una ragazza, Celia, aspirante attrice. Per caso Celia ha appena comprato un cd di Izzy; nasce così una storia d'amore. Celia, dopo avere ottenuto la parte di Lulu in un film, lascia New York per Dublino. Izzy sta per raggiungerla quando viene rapito da un certo dottor Horn alla ricerca della pietra, che però è rimasta nelle mani di Celia...