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all`inizio di questo libro, il terzo della sua autobiografia, canetti ci appare circondato dai relitti fumanti del rogo in cui sono stati distrutti i libri di kien, il protagonista di "auto da fe`". attorno a se`, vede il deserto e un`incombente rovina. poi, a poco a poco, la scena ricomincia a popolarsi, e le figure che vi si mostrano sono memorabili. innanzitutto hermann broch, che ci viene incontro come . poi hermann scherchen, l`infaticabile direttore d`orchestra . poi anna mahler, figlia del compositore, con la quale canetti intreccia un complesso rapporto amoroso. poi lo scultore fritz wotruba, irruento e selvaggio, come . infine musil, , nel suo totale isolamento; e alban berg, che si espone al mondo nella sua totale gentilezza d`animo, mentre un lieve cenno di ironia gli sfiora la bocca. e, ogni volta, in questi ritratti in movimento, avvertiamo lo straordinario dono fisiognomico di canetti. un gesto, un modo di respirare, un accento, una reticenza, tutto diventa cifra di una figura, emblema di un qualcosa di unico, che pero` svela un tratto della natura di cui siamo fatti. dietro a quel dono riconosciamo una fonte inesauribile dello scrittore canetti: la sua . a mano a mano che si delineano i profili delle figure, risalta anche, come una presenza palpabile, lo sfondo: vienna. di questa citta`, vista nei suoi ultimi anni di grandezza, nessuno ha saputo tracciare un ritratto altrettanto preciso e affascinante. come la vienna dell`"uomo senza qualita`", sull`orlo della prima guerra mondiale, questa di canetti, negli anni che precedono l`annessione nazista, e` un sistema di orbite planetarie, dove conducono esistenze parallele alcune forme pure ed estreme del vero e del falso. per canetti, il vero erano sei o sette persone che

un libro fulminante, di intensa bellezza e di straordinaria modernita`. giussani colloca la preghiera al centro della consapevolezza di se`, come il gesto che riconosce la presenza di dio. da questa coscienza, attesa, desiderio, nasce il senso che ogni mattina motiva il nostro esistere e la capacita` di assorbire e bruciare ogni male del mondo. cosi` questo libro diventa un vero e proprio percorso. l`autore presenta una lunga serie di inni e cantici della tradizione classica (gregoriani, trappisti, autori cristiani) e li commenta ad uno ad uno, conducendo per mano il lettore all`interiorizzazione e al gusto della ripetizione, quasi come le nenie coraniche o i mantra indiani. un libro di grande valenza culturale e spirituale, in un momento storico in cui l`uomo alza la testa per cercare luce e speranza. destinato non solo chi gia` conosce le parole e gli scritti di giussani, ma anche tutti coloro che cercano, spesso nelle altre religioni o sette, un nuovo respiro interiore e una consapevolezza di se`.

art keller pensava che una volta scomparso adan barrera avrebbe trovato pace. si sbagliava. a prendere il posto che e` stato di adan, e prima ancora di suo zio don miguel angel, ci sono gia` los hijos, la terza generazione. e ora, a capo della dea, art si rende conto che in realta` i nemici sono dappertutto: nei campi di papavero messicani, a wall street, alla casa bianca. gente che cerca di farlo tacere, di sbatterlo in galera, di distruggerlo. gente che vuole ucciderlo. con "il confine" don winslow tira le fila di una storia di violenza e vendetta, corruzione e giustizia, ormai divenuta leggenda. e dipinge un ritratto di straordinaria potenza dell`america d`oggi.

Biennale di Venezia, 1982, IT. Volume edito da La Biennale settore cinema e spettacolo televisivo che contiene gli atti del convegno di Venezia 25/29 marzo 1981 e Manoscritti Veneziani n. 7, in cui si affrontano questioni come il film è un bene culturale? Cosa, come e perchè conservare, Rpapporto sul cinema: storici e critici a confronto, Il futuro del film è nella sua memoria e Dalla cineteca alla mediatica.

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