
The Songs of Graham Parker. Tributo edito negli anni novanta con Neal Casal, The Figgs, The Health & Happiness Show, Pat DiNizio, Jon Tiven, Rees Shad, The Marys e molti altri. La scena pop rock Usa rilegge Graham Parker

Peter Gabriel torna tra noi dopo diversi anni di silenzio. In Scratch My Back propone covers di brani famosi e non. Canzoni di Radiohead, Magnetic Fields, Neil Young, Randy Newman, Paul Simon, Talking Heads, David Bowie. E lo fa in modo originale, personale, elaborando i brani secondo la sua visione musicale.

Live 1979, il tour di Recent Songs

2 CD / DVD. Patterson Hood e Mike Cooley questa volta si dividono gli oneri, compongono diverse canzoni ognuno (solitamente era solo Hood, o quasi, a scrivere: da sempre è il leader del gruppo). E' la prima volta per Cooley e la band ci guadagna. Il suono, sempre molto elettrico, si rifà ai classici stilemi sudisti con qualche riferimeto al suono dei Kinks e di altri miti personali di Hood e company ma, in generale, English Oceans è decisamente superiore a Go-Go Boots. Le prime tre canzoni sono già degli instant classics, come la ballata finale, la splendida Grand Canyon, scritta in memoria di Craig Lieske, uno dei roadie, scomparso di recente. Nuova versione, a prezzo di singolo, con aggiunti un CD ed un DVD registrati dal vivo. Per chi non ancora il disco, uno dei più belli dei DBT.

Antologia con 20 brani, tratti dal catalogo Stax

2 CD. Party ! è uno dei classici degli anni sessanta. E' il disco che ha generato Barbara Ann, per esempio. Il disco originale, una sorta di album unplugged registrato dalla band in studio, dove si diverte a cantare brani propri ma anche covers di Bob Dylan, Beatles, Rolling Stones, classici del rock and roll, Dion and The Belmonts, Sam The Sham and Tha Pharahos etc. Dal disco originale, 12 brani, qui arriviamo addirittura ad 81 canzoni, con le sessions complete, ma anche i talking tra una canzone e l'altra, gli stop e le ripartenze. Un work in progresss affascinante con Brian Wilson e band che si divertono un mondo. Il booklet contiene anche una bella serie di foto mai viste delle sessions.

Esce un pò a sorpresa, quasi in sordina, il nuovo lavoro di Graham Parker, dopo i dischi che avevano segnato il suo ritorno, assieme ai Rumour, cioè Three Chords Good e Mystery Glue. Cloud Symbols presenta una nuova band dietro a Parker: The Goldtops (Martin Belmont, Geraint Watkins, Simon Edwards e Roy Dodds). Belmont è un fedele compagno (era nei Rumour), ma anche gli altri sono vecchie conoscenze, a cominciare da Geraint Watkins. Parker invece è quello di sempre. Canzoni solide, secche, taglienti, ballate pulite e dirette: insomma una manciata di canzoni che non fanno che confermare il suo valore. Cominciando da Girl in Need, Ancient Past, Every Saturday Nite, Love Comes, Is The Sun Out Anywhere.

Questo è il quarto disco che il team di Buddy & Julie Miller incide assieme. Forse il loro disco più importante, con una canzone Don't Make Her Cry, scritta da Julie e Regina McCrary assieme a Bob Dylan. Il disco ha anche altri brani di spessore. Tra gli ospiti, troviamo gente del calibro di Emmylou Harris, Regina McCrary, Gurf Morlix, Larry Campbell & Teresa Williams.Copia firmata dai due musicisti. SEAGLASS COLORED VINYL. Edizione limitata a 1000 copie.

C'è chi li considera "astronauti sonici all'opera dove l'aria è sottile", ma gli Henrys sembrano piuttosto dei marziani per il gusto, la cura e la passione con cui realizzano dischi meravigliosi come il nuovo Secular Hymns & Border Songs. Con strumenti vintage e una classe straordinaria nel maneggiarli, Don Rooke (chitarre), John Sheard e Jonathan Goldsmith (organo), Michael White (tromba), Andrew Downing (basso), Leana Rutt (violoncello), Maggie Keogh (voce) e Clayton Rooke (batteria) suonano un'affascinante e cinematografica combinazione di folk, blues e jazz quasi esclusivamente strumentale che fa venire in mente le colonne sonore di Ry Cooder, il ragtime di Leon Redbone e i romantici valzer di Tom Waits. Ogni CD è fatto a mano, collocato in una busta di carta con un'artwork sempre diverso e unico per ogni singola copia. In America lo chiamerebbero "a work of love!"


3CD Box.