


newby viene catturato dagli italiani nell`agosto `42. nel marzo `43 e` trasferito in un campo di prigionia in provincia di parma. l`8 settembre lo vede in ospedale con una caviglia fratturata. qui conosce una ragazza di origine slovena che diventera` la sua insegnante di italiano e poi lo aiutera` a fuggire sulle montagne del parmense. il corpo centrale del volume e` dedicato al tentativo di fuga fino al dicembre `43, quando e` di nuovo catturato. sulle montagne eric condivide la vita e il lavoro dei contadini, lontano dal teatro della guerra. nell`epilogo che conclude il volume eric, ritornato in italia nel 1956 con moglie e figli viene a sapere come e perche` i militi erano riusciti a catturarlo, una storia di tradimenti e denunce per evitare la rappresaglia.



una bicicletta, un ghiacciolo, una fionda, le biglie di vetro e l`abbraccio dei genitori: tanto bastava per essere felici. forse era poco, o forse tantissimo in quel tempo passato che ci ha plasmato, educato ad essere cio` che siamo diventati. nel distacco dalla madre, l`autore riscopre immagini che rischiavano di scomparire, momenti di intimita` profondi e conflitti mai risolti ma che hanno trovato una soluzione spontanea nell`affetto familiare. un viaggio a ritroso, un percorso nella memoria di una famiglia italiana, il ritratto di un mondo semplice e indimenticabile...