allevato in romagna da genitori insegnanti che sperimentarono su di lui la nuova didattica degli anni sessanta, daniele luttazzi ha imparato a rendere la propria alienazione interessante, radunando nel tempo un seguito di appassionati che amano il suo umorismo cinico e sarcastico. in questo libro luttazzi "spara" contro la disinformazione, la pigrizia elettorale, le legnate inferte ai princi`pi della democrazia, contro la "chiesa oscurantista" e contro la "sinistra inconcludente", e naturalmente contro mister b. una parte del libro e` dedicata al racconto su un maggio in iraq per intrattenere le truppe italiane al fronte.
l`avvenire del museo pubblico non e` mai parso piu` a rischio: piu` che rappresentare gli interessi diversificati della collettivita`, nella maggior parte dei casi esso e` ridotto a veicolo di promozione per eventi blockbuster e di tutela dei privilegi dei privati, dando vita a templi dello svago e dell`evasione incapaci di cogliere l`attuale momento storico nella sua globalita`. salvo qualche felice quanto rara eccezione. in questo breve saggio, claire bishop riporta le esperienze di tre istituzioni europee di arte contemporanea - il van abbemuseum di eindhoven, il museo nacional reina sofia di madrid e il msum di lubiana - che, per far fronte ai tagli dei fondi pubblici dettati dalle misure di austerity, hanno fatto di necessita` virtu` mettendo a punto brillanti alternative al mantra dominante del "piu` grande e` piu` bello, e se possibile anche piu` redditizio". attraverso illuminate politiche di acquisizione e allestimento delle proprie collezioni permanenti, questi musei si sono caratterizzati come realta` votate alla sperimentazione, capaci di utilizzare le proprie risorse per imbastire un discorso critico e generare uno sguardo politico sull`attuale fase storica. "museologia radicale", riprendendo il filo di un acceso dibattito internazionale, delinea un manifesto per una nuova concezione del con temporaneo, da intendere come pratica e non come mera periodizzazione, a favore di una rilettura del ruolo del museo come istituzione in grado di preservare l`eredita` culturale e allo stesso tempo offrire una voce critica che possa interrogare il presente e contribuire a realizzare un futuro diverso.
come i grandi criminali, macbeth e` al di la` dell`odio. ha il potere di lusinga, d`inganno, di sommovimento e di fascino della dea persuasione; e` uomo di egoismo, di passione, di vanita`, di desiderio: facendo leva sulla sua smodata tracotanza il fato lo ha sollevato sul palco tragico dei re, ma solo per trarlo in inganno, per dargli la vittoria e poi togliergli subito tutto. simbolo della condizione umana, macbeth e` inumano e troppo umano, un essere pieno della malinconia dell`eta` non piu` guidata dagli dei e della delusione dell`uomo d`azione che raggiunge i suoi traguardi e ne vede il vuoto, il prezzo esoso, e coglie una delle tante facce del vero: la vita come assurdo. introduzione, prefazione, traduzione e note di nemi d`agostino.
questo libro nasce dall`esigenza di mettere un po` di ordine in cio` che ordine non ha: l`amore. lo fa con l`aiuto di tanti: dei lettori, innamorati e non, che per anni hanno raccontato le loro storie alla rubrica , e della persona che, pur essendo un uomo - peggio, un giornalista -, ha provato a dare a quelle storie una risposta, dapprima timidamente e poi con un coinvolgimento sempre maggiore. attraverso le voci degli amici di carta dai quattordici agli ottant`anni che risuonano in queste pagine, ciascuno di noi avra` la possibilita` d`immergersi in un`avventura davvero unica: vivere insieme ai protagonisti le situazioni sentimentali piu` comuni e piu` varie, specchiandosi nelle esperienze degli altri per trovare una soluzione ai propri problemi. e accorgersi, magari, di custodirla gia` dentro di se`.