

questo testo costituisce una sintesi e, per molti aspetti, uno sviluppo delle fondamentali opere scritte da parsons fra gli anni `30 e `50. un saggio breve ma essenziale per riuscire a comprendere la fase matura dello schema teorico parsoniano, che prelude alle ultime riflessioni degli anni `70. vi si ravvisa in particolare il ruolo sempre piu` importante assunto dalle componenti ambientali nel sistema sociale, che cessa cosi` di essere un`unita` chiusa e autosufficiente, trasformandosi in una struttura "aperta", soggetta a continui processi di interscambio con gli altri sistemi che la circondano.

san francisco, autunno 1960. samuel hamilton, aspirante giornalista che tira a campare vendendo inserzioni pubblicitarie, non puo` credere ai propri occhi: reginald rockwood iii, compagno di mille bevute, si e` ucciso gettandosi sotto un tram. reginald, lo sciupafemmine, il giramondo bonvivant, fissato per sempre in un necrologio sulle pagine di un giornale nel suo inappuntabile smoking. la sua morte improvvisa getta pero` una nuova luce sulla sua vita: chi era davvero, reginald? perche` qualcuno dice di aver visto un losco orientale spingerlo sotto al tram? e stato davvero un suicidio? dal loro tavolo di vecchi habitue` al camelot bar prende quindi avvio l`indagine di samuel che, con le dritte di melba, la roca proprietaria del locale, e di mastro bob, il mago piu` disperato di pacific heights, lo portera` nei vicoli di chinatown, misteriosa citta` nella citta` dove in pochi parlano inglese e molti sono i segreti da nascondere, fino all`antica erboristeria del venerabile signor song. a quanto pare, nella sua bottega le antiche giare non custodiscono solo erbe medicamentose... intanto, altrove, al numero 838 di grant avenue, l`affascinante virginia dimitri, indossato un vestito di seta nera e un filo di perle, prepara nei minimi dettagli l`incontro con xsing ching, il famoso esperto d`arte cinese...


nel romanzo possiamo vedere gli effetti devastanti che un manoscritto libertino puo` avere su di una giovane intellettuale newyorchese. la sovrapposizione tra vita vera e imitazione di un personaggio letterario innesca tutta la trama di questo romanzo dell`autrice della notissima lettera d`amore.







perdersi e` un libro che ci regala qualcosa di prezioso: la liberta` di esplorare, il piacere di abbandonare le idee precostituite e abbracciare l`incertezza. d`ambrosio instaura infatti un dialogo intimo con il lettore e, attraverso una prosa armoniosa ed equilibrata e uno stile frizzante, lo coinvolge in una conversazione continua con se stesso. la raccolta - che si colloca nella tradizione del new journalism di joan didion e hunter thompson - si apre con due saggi ambientati a seattle, luogo natale dell`autore, dissertazioni ironiche e decisamente folli sulla citta` prima che diventasse di moda, passando poi a uno scritto su il giovane holden in cui si esplora la perdita di identita`. ma che parli di una citta`, un personaggio o la sua stessa storia familiare, e` l`isolamento il grande soggetto di d`ambrosio che in perdersi, attraverso il linguaggio del saggio narrativo, sfida le convenzioni mettendosi in discussione in un modo che una storia o un racconto breve non avrebbero permesso. un esempio lucido di moderno romanzo.

il cinismo dell`industria musicale non l`ha inventato willy deville, ma lui ha pagato sulla sua pelle l`indifferenza e l`ignoranza di un sistema che non tollerava il suo anticonformismo negando il suo talento solo perche` le sue cattive abitudini mettevanoa disagio un`iaea di morale convenzionalmente dominante. willy deville inadeguato lo e` stato fin da quando, in anni a cavallo tra il punk e il grunge, si ergeva nel buio della notte newyorchese a cantare di amore ed emozione evocando i grandi soulmen degli anni cinquanta e sessanta. controcorrente, sia nella musica sia nella vita, fino alla sua prematura scomparsa nel 2009 all`eta` di 59 anni. difficile afferrarlo con quel viso spigoloso, quei modi da giocatore d`azzardo, quello sguardo malizioso e penetrante, quella battuta sferzante. c`era qualcosa in willy deville che il rock`n`roll non ha piu`, un senso di romanticismo, di storia, di fascino. sapeva cogliere con semplici versi il sorriso di una venere della strada, le pulsioni della gente del ghetto, la pericolosita` di uno stiletto che brilla nella notte, una torbida storia di droga, l`amore di chi si pavoneggia per qualche traccia di rossetto esibita sul collo. "love and emotion" racconta la sua ballata con taglio romanzato, facendo parlare direttamente i personaggi e tracciando il primo dettagliato percorso storico e biografico esistente al mondo della sua avventura artistica.

dopo l`importante punto di arrivo raggiunto col poemetto "ii mondo sia lodato", la nuova raccolta di franco marcoaldi prosegue nel percorso interiore dell`autore tra ricerca sapienziale e piccoli gesti salvifici, mentre il mondo esterno sembra sempre piu` dominato dalla brutalita`. il libro si apre con una scena di "perdita di tempo" : l`imbucarsi in un cinema semivuoto per vedere un vecchio film,

antropologo di fama, marc auge` si e` sempre interessato al problema dell`altro: l`altro individuo, l`altro societa`, l`altro culturale, l`altro geografico. in questo libro porta con se` il lettore dagli stadi delle grandi citta` alle lagune della costa d`avorio; s`interroga sul senso del cannibalismo, sui sogni. degli indiani del venezuela, sul ruolo dell`eroe nelle serie televisive americane. dopo piu` di mezzo secolo di osservazioni, auge` ritorna sulle relazioni fra identita` e alterita` presso alcune popolazioni africane o amerindiane e nel contesto della mondializzazione contemporanea. l`arte, la citta` e la sua rapida espansione, ma anche le nuove mobilita` e la crescita dei proselitismi religiosi acquistano, sottolo sguardo. dell` antropologo, un senso inedito. occorre saper praticare l`"arte del de`calage" e sapersi tenere all`"incrocio delle incertezze" per potersi sottrarre all`uniformita`, a quella fatalita` che vorrebbe che fossimo tutti uguali.

roma, sabato 18 luglio 64 d.c. e una calda notte estiva, la citta` sta per svegliarsi con le sue strade brulicanti di attivita` e di persone, ed e` del tutto ignara di quello che accadra` tra poche ore... "roma e` ancora addormentata, e ad accompagnare i nostri pensieri ci sono solo i canti di alcuni usignoli che nidificano sui tetti, il rivolo d`acqua di una fontana, l`abbaiare di un cane chissa` dove e le esclamazioni lontane e indecifrabili degli ultimi carrettieri che durante la notte hanno rifornito le botteghe. e la quiete prima di una nuova giornata caotica e frastornante." saranno vindex e saturninus, due vigiles di turno quel giorno, a guidarci per le strade alla scoperta della vita quotidiana di uno dei piu` grandi centri abitati dell`epoca. durante la loro ronda, il possente veterano e la giovanissima recluta svolgeranno un lavoro fondamentale per l`ordine e la sicurezza della popolazione: controllare ed eliminare le innumerevoli fonti di pericolo in una citta` dove il fuoco si usa per tutto e la tragedia e` sempre in agguato... seguendoli nel loro lavoro quotidiano, scopriamo una roma in gran parte fatta di legno, entriamo nelle botteghe colme di merci infiammabili che si affacciano sulle strade, sentiamo i rumori e gli odori che provengono da ogni parte e assistiamo a scene all`ordine del giorno in una roma multiculturale che somiglia a quella di oggi molto piu` di quanto si pensi. basandosi su dati archeologici e fonti antiche, e grazie al contributo di storici ed esperti di meteorologia e del fuoco, alberto angela ricostruisce per la prima volta un importantissimo episodio che ha cambiato per sempre la geografia di roma e la nostra storia: il grande incendio del 64 d.c. con questo suo libro, il primo della trilogia di nerone, ci guida nella vita delle persone realmente esistite al tempo di nerone (dai piu` noti plinio il vecchio e tito a quelli sconosciuti come lo scenografo di corte alcimus e la pescivendola aurelia nais) e ci regala un racconto stor


una vita errabonda, chiusa a trentatre anni con il ricovero in manicomio, ha fatto di dino campana (1885-1932) un maudit, il rimbaud italiano, un caso clinico da affidare all`aneddotica. autore di un solo libro, i "canti orfici" (1914), pur affondando le proprie radici nella cultura europea, quella simbolista in particolare, il "poeta pazzo" ha in realta` caratteri propri che lo rendono difficilmente collocabile in una linea o in una tradizione. quella del "visionario", forse la figura piu` inquietante del nostro novecento letterario, e` una scrittura orfica (cioe` misteriosa, oscura, per iniziati) scaturita da una vena ben consapevole della "purita` di accento" che la percorre.
l`arm knitting e` una tecnica innovativa che permette di realizzare capi di grande effetto in maglia usando esclusivamente le braccia senza i ferri. nel libro vengono presentati oltre 25 progetti, molti al femminile e per i bambini, ma anche qualche progetto al maschile e senza dimenticare gli accessori per la casa.

"i racconti di tre sentieri per il lago... sono una delle grandi raccolte narrative del nostro secolo. senza saperlo e volerlo, la bachmann si allontano` un poco da se stessa: cancello` o sfumo` l`ossessione in cui aveva vissuto; e l`ultimo racconto, che da` il titolo alla raccolta italiana, e` in qualche modo una riconciliazione con la figura paterna e con l`austria materna, sebbene l`incontro e l`addio siano cosi` dolorosi" (pietro citati).