
Un classico di Waits. Nuova edizione, rimasterizzata personalmente da Tom Waits e Kathleen Brennan. Restored album packaging. Audio sourced from original production master Tape.


"scrivere racconti non e` affatto un brutto modo di trascorre la propria solitudine" disse bernard malamud poco prima di morire. e il risultato del suo solitario lavorio sono gli oltre cinquanta racconti composti dal 1940 al 1985 e via via pubblicati nelle sue raccolte. di essi, questo volume comprende i primi ventinove, curati e riordinati secondo la data di composizione da robert giroux. da "armistizio", il primo, datato 1940, a "pioggia di primavera" e "prima gli idioti", questi sono i racconti ambientati nella new york degli immigrati, dei piccoli bottegai, degli illusi e dei delusi, di quanti continuano a rincorrere il sogno all`ombra dei grattacieli.







"lavoro salariato e capitale" ha la straordinaria capacita` di illuminare, nella sua brevita`, una miriade di problemi attuali, pur essendo stato scritto a meta` `800. la sua densita` e modernita` sono figlie del connubio tra scopo originario e idea-forza dell`opera. l`idea-forza e` quella che sia proprio del capitalismo il nascondere i rapporti tra gli uomini dietro l`apparenza di rapporti tra "cose". i misteriosi attributi di "cose" come il capitale o il salario sono chiariti riconducendoli ai sottostanti rapporti tra uomini. poiche` la societa` continua a reggersi sul rapporto instaurato tra la minoranza di uomini che monopolizza i mezzi di produzione - i capitalisti - e l`ampia maggioranza di coloro che, essendone privi, sono costretti a vendere la propria capacita` di lavorare - i salariati - ecco spiegata l`attualita` del testo. la chiarezza dell`esposizione deriva dallo scopo originario dell`opera che, come spiega engels nell`introduzione, e` quello di divulgare la teoria economica tra i lavoratori.

in questo saggio allegro e documentato, william alexander indaga come il pomodoro sia passato da essere ignorato e disprezzato fino a diventare straordinariamente popolare in tutto il mondo. i primi a farne menzione furono i conquistadores spagnoli che lo scoprirono demolendo la civilta` azteca e lo portarono in europa. quando il pomodoro prese a circolare in italia, risultava talmente strano che la gente non capiva nemmeno che parte se ne dovesse mangiare. ci furono esperti gourmand che lo dichiararono non commestibile dopo averne masticato attentamente le foglie. fu addirittura giudicato velenoso da molti perche` imparentato con la belladonna, ed e` stato cosi` ignorato per secoli. quando, sempre in italia, il consumo di pomodori ebbe finalmente inizio, a provarli furono soprattutto personaggi facoltosi e potenti, in cerca di degustazioni esotiche, come i gastronomi curiosi e avventurosi che, trovandosi in giappone, non tralasciano di cimentarsi col fugu, il leggendario pesce palla potenzialmente letale della cucina nipponica. alexander ci mostra come il pomodoro si sia trasformato, nel corso dei secoli, nell`utilizzo e nella percezione: da cibo raro a merce industriale. quando la sua coltivazione esplose, negli stati uniti, venne inventato il ketchup come modo per utilizzare gli scarti lasciati dopo l`inscatolamento... supportato da una ricerca storica e botanica accurata, una scrittura chiara e divulgativa e tempi comici ben calibrati, william alexander intreccia viaggi, leggende, umorismo, avventure (ma anche disavventure) per seguire la scia del pomodoro attraverso la storia. un racconto rocambolesco ed epico in cui non mancano eroi, artisti, conquistatori e mafiosi. una guida appetitosa sull`alimento che strega il nostro palato da sempre.,