
l`asse del male e l`impero del male hanno istituzionalizzato una nuova retorica e un nuovo principio di moralita` in politica internazionale che, almeno in apparenza, riflette e alimenta le spinte ideologiche del fronte neoconservatore americano. dopo le campagne militari in afghanistan e iraq, con la vittoria di bush alle presidenziali del 2004, la lotta del bene contro il male sembra non conoscere piu` tregua, aprendo nuovi scenari di guerra in tutto il mondo. ma da dove viene quest`idea di male, qual e` il significato di un concetto che e` diventato moneta corrente nel linguaggio politico? ricostruendo cinquant`anni di politica internazionale e di strategie militari, stephen chan delinea un`ampia e lucida analisi della realta` contemporanea.

una sera del febbraio 1921 alcune persone si incontrano a cena ospiti di fratello e sorella, che oscuramente si amano. si tratta di una cena come tante eppure strana, insolita: molte chiacchiere, qualche discorso serio, buoni cibi, tante pause dentro cui ogni commensale si perde a modo suo, scavando le proprie voragini interiori. alla fine della cena il padrone di casa saluta i suoi amici: dice di voler andare a caccia di anatre, ma vuole compiere un gesto estremo. prima di compierlo sfogliera` i quaderni che si e` portato dietro, dove ci sono le storie di ognuno dei commensali. storie d`amore e di violenza, microtragedie ironiche e patetiche che ruotano intorno al desiderio e al dolore.

le angosce, le speranze, le paure di un popolo oppresso da una dittatura orwelliana: a raccontarcele jose` saramago, nei trenta poemi in prosa che compongono questo libro, breve ma compiuto. la storia recente del portogallo affiora da un testo pieno di lirismo e dolore.


siamo in un lebbrosario a sud dello stato pontificio, in un paese remoto. la lebbra e` ormai debellata, ma avanza un altro contagio ancora piu` terribile: la sifilide. nel lebbrosario retto da un giovane medico, arriva un drappello di nuovi malati: le due caste di contaminati si incontrano e si confondono. il medico e` attratto da una delle ospiti, bianca maria. la grazia e l`imprevedibilita` della fanciulla, silenziosa e accorta come una lepre, che sembra cosi` lontana da ogni immagine di contagio, accende nel distaccato medico uno scatenamento emotivo piu` forte del rischio della stessa vita.






nella pagina con cui si e` concluso il primo volume di questa serie, dopo l`addio di merlino imprigionato dall`amata niniane, e` annunciata al lettore la nascita di lancillotto. cosi` le grandiose vicende narrate nei tre romanzi che introducono il ciclo (storia del santo graal, storia di merlino, seguito della storia di merlino) trovano il loro punto di arrivo in un nuovo inizio. lancillotto sara` il protagonista del romanzo piu` lungo della serie, di estensione mai prima sperimentata nelle letterature in volgare. attraverso la sua vita, la sua infanzia e formazione, le prime imprese e la scoperta del suo nome e del suo casato, l`arrivo alla corte di artu` e l`innamoramento per ginevra, l`entrata nella cavalleria e le infinite prodezze di armi e di generosita` nel nome della regina, l`amicizia con galehaut, il rapporto con gauvain e con gli altri cavalieri della tavola rotonda, le avventure lontano dalla corte, in incognito, le imprese impossibili, i momenti di follia quando pensa di non essere amato da ginevra, il ruolo decisivo nelle guerre di artu`, il concepimento del figlio galaad dalla figlia del custode del graal che lo ha ingannato con un filtro, l`impossibilita` di attingere il graal per il peccato con la regina: attraverso la sua vita si intrecciano tutte le vicende del mondo arturiano, di cui la trilogia iniziale era stata come la preparazione. il lettore e` dunque chiamato a disporsi su una lunghezza d`onda diversa da quella del primo volume. lo aspettano duemila pagine, in cui la traccia principale delle avventure di lancillotto si interseca con altre innumerevoli linee di racconto, tra castelli e foreste, damigelle e draghi. accettando di perdere talvolta il filo dell`intreccio, si entra a poco a poco in un`atmosfera fantastica in cui la potenza dell`amore per ginevra agisce come motore segreto di ogni azione dell`eroe, e determina in modo sotterraneo ogni evento del mondo arturiano. (...) l`andamento della prosa e` regolato da una serie di moduli rico

"fare scene" e` la storia di un bambino innamorato del cinema, che crescendo vede le mirabolanti fantasie che lo tenevano incollato allo schermo infrangersi contro le impellenze della realta`. ed e` anche la storia di un paese che credeva di poter cambiare e che invece nel corso degli anni ha smarrito persino la voglia di pensarsi diverso. nel primo tempo di questo libro c`e` un bambino nella napoli del secondo dopoguerra. c`e` l`odore di polvere delle macerie e c`e` l`entusiasmo per il futuro che verra`. c`e` la voglia di grandezza che rischia di diventare una malattia. ma soprattutto c`e` il cinema: in sala scende il buio e si puo` diventare un cowboy, un indiano, un pilota di aerei, si puo` diventare tutto cio` che si vuole. a un certo punto pero`, come nei film, arriva l`intervallo, si riaccendono le luci, le persone chiacchierano, si rompe l`illusione. e nel secondo tempo il bambino e` diventato un adulto, che i film ha smesso di vederli con occhi incantati ed e` finito a scriverli. pensa agli anticipi da incassare e a sfornare copioni. finche` non gli capita per le mani un progetto in cui crede e che gli riaccende la passione per il cinema. ma si dovra` rendere conto che lo stupore dell`infanzia davanti allo schermo e` definitivamente passato e che lui stesso e` diventato la rotella di un ingranaggio prevedibile, minacciato come tutto dalla parola fine.
l`antologia palatina e` il deposito finale della grande lirica greca. adunata a piu` riprese tra i secoli dell`impero romano e il medioevo, comprende nei suoi sedici libri centinaia di autori e migliaia di epigrammi, sparsi in un arco di tempo che va dalla grecia arcaica ai cristiani e all`impero bizantino, ed ha nell`eta` ellenistica il suo momento di maggior forza.
