Irriverente, tra folk-rock e canzone d'autore. Hicks ha poco di Dylan, ma abbastanza humor e carattere da non passare inosservato. Disco di difficile reperibilità.
appartenente al nucleo originario delle sedici "commedie nuove", "il poeta fanatico" e` il tipico esempio di quella drammaturgia mista che caratterizzo` la fase iniziale della riforma goldoniana. vi convergono infatti la tradizione dell`arte e quella della "commedia d`autore", il "divertissement" poetico, la satira delle mode culturali, la lucidita` dell`opera buffa. il suo esile intreccio e` in realta` pretesto per una rassegna dei costumi poetico-letterari settecenteschi. se l`aspetto piu` propriamente comico de "il poeta fanatico" discende dalla caricatura della "metromania" e dall`inconcludente seriosita` delle tante accademie letterarie che proliferarono nel settecento, goldoni non nega alla poesia la sua fiducia e la possibilita` di un positivo riscatto.
pubblicato nel 1632 e costato all`autore un processo e una condanna da parte del tribunale del sant`uffizio, il "dialogo dei massimi sistemi" e` il capolavoro della letteratura scientifica di ogni tempo e paese. sgombrando il campo da pregiudizi millenari e scontrandosi con le istituzioni, gelose di una dottrina chiusa in formule dogmatiche, galileo espone quello che fara` di lui il padre della scienza moderna: il metodo sperimentale matematico, che da filosofo teorizza e da scienziato attua, inaugurando una nuova concezione dell`uomo e del mondo. composto come una conversazione in quattro giornate tra gentiluomini, il "dialogo" e` un libro esemplare per il rigore della trattazione e per il valore intrinseco dei contenuti, decisivi per l`affermazione della concezione eliocentrica dell`universo; ma resta insuperabile anche per lo stile, capace di alternare nella stessa pagina il registro ironico e la formulazione algebrica, la dimostrazione matematica e la considerazione filosofico-morale, la citazione colta e l`esperienza vissuta. "uno stile tutto cose e tutto pensiero, scevro di ogni pretensione e di ogni maniera" scriveva al proposito francesco de sanctis, "in quella forma diretta e propria in che e` l`ultima perfezione della prosa".
quest`opera vuole ripercorrere le ultime tappe di un genere pittorico di antica tradizione: la veduta romana. gli estremi cronologici tra cui si collocano le novanta opere selezionate sono la fine della prima guerra mondiale e il secondo dopoguerra. "appena ieri", ma alcune delle opere riprodotte, i mutamenti subiti dall`aspetto della citta` sono tanto radicali da riproporre, anche per anni cosi` vicini, il topos fin troppo usato della "roma sparita". la pittura, tuttavia, non documenta solo i mutamenti esteriori, come quelli avvenuti in nome del mito imperiale e a opera del "piccone risanatore". sensibile all`evolversi della storia umana, registra le trasformazioni profonde subite dal "clima" della citta`, mentre questa vive le contraddizioni del fascismo, gli orrori della guerra, le miserie e gli entusiasmi dell`italia liberata. eventi del nostro passato recente, eppure ancora poco noti dal punto di vista dell`interpretazione figurativa. al crescente interesse da parte degli studiosi e del grande pubblico va incontro questa antologia, che propone, oltre ai pittori della scuola romana, anche il lavoro di illustri ospiti come de chirico, de pisis, severini, e si sofferma sui rapporti tra i pittori e l`ambiente letterario.
. (franco marcoaldi)
quando in montagna andrea viene travolto da un fiume di fango, nel tentativo di salvarsi non si aggrappa solo ai rami bassi degli alberi, ma anche, con la stessa forza, ai fili tesi dal ricordo di un`amicizia. tra conflitti e occasioni di meraviglia, tra realta` quotidiana e rivelazioni, quattro ragazzi intrecciano le loro vite con tutta l`energia della giovinezza. un ritratto commovente di quella stagione dell`anima che piu` d`ogni altra si imprime in ciascuno di noi e sceglie il nostro destino. anna, andrea, cora e valerio sono compagni di scuola. assieme studiano, si divertono, sperperano con allegria le giornate. il perno di queste esistenze - ancora brevi e gia` segnate da perdite e ferite - e` il negozio di un anziano rigattiere nei vicoli di torino, un luogo che diventa una specie di base, talvolta di rifugio. il tempo, pero`, non regge la richiesta di perfezione, di assoluto, che l`adolescenza pretende. il desiderio si insinua nel gruppo e lo logora. andrea, che rispetto agli altri percepisce ogni cosa con intensita` maggiore, a poco a poco si isola: a fargli mancare il fiato sono tanto la bellezza impetuosa del presente, quanto il senso di minaccia che arriva dal futuro. ma nel momento in cui si trovera` in pericolo i suoi amici, quegli amici unici che solo una certa eta` ti regala, saranno di nuovo con lui.
"la mia poesia va letta insieme, come una poesia sola. non voglio fare il paragone con la divina commedia, ma i miei tre libri li considero come tre cantiche, tre fasi di una vita umana" dichiaro` montale nel 1966; e ancora nel 1977 affermo` di aver scritto, in tutta la vita, "un solo libro". un libro in cui ciascuna delle raccolte appare come un capitolo dell`opera unitaria, all`interno della quale trova il suo pieno significato. dagli ossi di seppia, del 1925, fino al quaderno di quattro anni, oltre alle traduzioni e alle poesie disperse, questo volume offre una panoramica completa della produzione di un poeta che, come nessun altro, ha esercitato un`azione profonda e duratura sulla letteratura di tutto il novecento, e ne e` stato indiscusso protagonista.