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quest`opera ricostruisce la genesi e lo sviluppo dei saperi che si sono dedicati ad analizzare, descrivere e trattare la psiche umana, evidenziando la fitta rete di relazioni, influenze o antagonismi che legano tra loro campi disciplinari estremamente diversi per regole, procedure, metodi e finalita`. in virtu` della sua prospettiva di carattere storico-critico, l`opera intende dunque delineare una cartografia dell`intero campo delle scienze della psiche mostrando come il processo di formazione teorica di ciascun sapere sia necessariamente radicato nei vari contesti sociali, politici, culturali e spirituali in cui hanno visto la luce. di qui l`esigenza di stabilire connessioni tra punti di vista considerati generalmente autonomi, di ricostruire i concetti, le teorie, i metodi delle varie discipline, accanto alla descrizione dei personaggi, delle scuole, degli orientamenti culturali generali entro cui si e` costruita la complessa e a tratti persino drammatica, vicenda dei nostri modi di pensare la psiche. i 250 lemmi dell`opera, che raccoglie il contributo di circa cento specialisti, sono accompagnati da un apparato scientifico costituito dall`indice dei nomi e degli argomenti e dall`ampia bibliografia che fanno del dizionario uno strumento di consultazione, di studio e di ricerca.

il volume ripercorre le sequenze dello sviluppo italiano attraverso le storie dei suoi protagonisti. il racconto delle vicende di imprenditori noti (da breda, marelli, falck, donegani, a rizzoli, pirelli, agnelli, de benedetti, berlusconi) e meno noti scandisce le fasi di crescita e di crisi, le occasioni colte e quelle mancate che hanno trasformato l`italia da paese prevalentemente agricolo in media potenza industriale.

la personale esperienza carceraria di massimo mila e` consegnata in queste lettere alla madre, nel riuscito tentativo di creare un ponte tra il dentro e il fuori: una sorta di zattera su cui si carica tutto il fardello accumulato nelle lunghe ore di inazione. piu` di altri compagni di carcere (foa, bauer, rossi, giua), l`universo che le lettere di mila dischiudono e` privato, personale, poco incline a occuparsi delle cose del mondo: specchio del carattere di un uomo che "e` abituato a vivere molto di piu` di cio` che ha dentro di se`, che di quanto e` al di fuori", e che quindi "non e` cosi` sensibile ai mutamenti esteriori della vita come lo e` chi e` abituato a stimare sopra tutto i beni esterni".

racconta andre` gide che un giorno del maggio 1942, a marsiglia, mentre stava per imbarcarsi per la tunisia, ebbe un incontro con jean-louis barrault, che gli propose di ridurre per le scene "il processo" di kafka. sul momento, gide gli oppose una serie di obiezioni perche` le difficolta` dell`impresa erano per lui insormontabili. ma la proposta del grande attore-regista continuo` a far presa su di lui se e` vero che, tornato in patria nel 1945 decise di affrontare l`impresa con entusiasmo. nasceva cosi` uno spettacolo straordinario, che messo in scena il 10 ottobre 1947, non ha dominato soltanto quella stagione teatrale ma si e` imposto come modello di reinterpretazione teatrale di un testo letterario della complessita` e sottigliezza del capolavoro kafkiano.

gli "altri scritti" raccolgono una serie di testi scritti di pugno da lacan. essi fanno seguito agli scritti che furono pubblicati in francia nel 1966 e decretarono la vera e propria entrata in scena di questo straordinario pensatore della "cosa psicoanalitica". i testi qui raccolti da jacques-alain miller continuano l`irradiazione di questo insegnamento. negli scritti l`accento era posto sul "come" funziona l`inconscio tramite il suo operatore, ossia il significante. ed era sintetizzato nell`aforisma "l`inconscio e` strutturato come un linguaggio". negli "altri scritti" l`accento si sposta sul nucleo che e` il cuore pulsante dell`inconscio: il godimento. si potrebbe sintetizzare questo nuovo punto di prospettiva in un aforisma mai pronunciato da lacan: "l`inconscio e` un apparato di godimento". godimento che, se e` tale per l`inconscio, spesso non lo e` per la persona che lo patisce nel sintomo. la quale tuttavia puo` ritrovarlo nelle diverse sfaccettature che fanno la gioia e la risorsa di quello che lacan chiama il "parlessere".

Lionel Asbo tiene molto all'educazione dell'amato nipotino Des e con lui è prodigo di buoni consigli: 1) porta sempre con te un coltello, 2) spacca qualche vetrina, 3) dài la birra ai pit bull per renderli piú aggressivi, 4) lascia stare le donne e dedicati ai siti porno...
Figuriamoci poi quando un colpo di fortuna lo trasforma nell'uomo piú ricco del Regno, nel «vip» che tutti i tabloid desiderano, nel modello per un'intera nazione. Martin Amis ha scritto una satira brutale, disperata, divertentissima, all'altezza di un'epoca brutale e disperata (ma non altrettanto divertente).

il tantrismo e`, da piu` di un millennio, un elemento essenziale della vita religiosa dell`india e del suo pensiero filosofico. alcuni degli aspetti piu` caratteristici, ma anche e soprattutto molti tratti fondamentali dell`induismo antico e moderno, derivano dal tantra: il culto della dea kali, i mantra, la sessualita` rituale... in occidente il tantrismo ha una notorieta` spesso ingiustificata, connessa a eccessi e stravaganze e alimentata da una letteratura che cerca per lo piu` di sedurre il pubblico piuttosto che di istruirlo. andre padoux, direttore onorario della ricerca al cnrs e specialista indiscusso della materia, offre al lettore con questo lavoro gli strumenti indispensabili per scoprire l`universo del tantra. facendo piazza pulita delle nozioni sbagliate, padoux rivela la ricchezza del tantrismo e gli interessi reali che esso presenta per noi occidentali.

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