
barry strauss e` professor of humanity and classics alla cornell university, dove dirige il peace studies program. ha vissuto e studiato in grecia, germania e israele e ha preso parte a molte spedizioni archeologiche. e autore, co-autore, curatore di numerose pubblicazioni e collaboratore di importanti testate giornalistiche. e heinrich schliemann fellow all`american school of classical studies di atene ed e` stato insignito del cornell`s clark award per l`insegnamento. questo libro sulla battaglia di salamina e` il primo tradotto in italiano.



si afferma nel quattrocento in italia lo stato regionale (dalla repubblica di venezia al regno delle due sicilie) realta` politica destinata a caratterizzare per circa quattro secoli la storia del nostro paese. i saggi contenuti nel volume seguono un impianto tematico (sono dedicati nell`ordine agli aspetti demografici, politici, sociali, culturali, religiosi, economici, di politica estera), e si propongono di analizzare e confrontare le varie realta` regionali senza tuttavia mai perdere di vista lo svolgersi della complessiva vicenda storica italiana.





l`italia e` una repubblica fondata sullo stage. non solo, nel nostro paese vive un esemplare straordinario di stagista. ha un`eta` indefinita tra i sedici e i sessant`anni, un titolo di studio tra la terza media e il master postuniversitario, un curriculum lungo dieci righe o quattro pagine. stagista, in italia, puo` esserlo chiunque: la normativa vigente non pone limiti. in italia ci sono quattrocentomila stagisti ogni anno. a breve saranno mezzo milione. si puo` fare lo stage in multinazionali e microimprese, ditte private ed enti pubblici. spesso a titolo gratuito, senza percepire nemmeno un rimborso spese, sperando che il periodo fatto sia una porta d`ingresso per entrare nel mondo del lavoro. speranza troppo spesso frustrata, al giorno d`oggi meno di un tirocinio su dieci si trasforma in un contratto. e il modo in cui le aziende riescono a risparmiare sul costo del personale, arruolando tirocinanti anziche` dipendenti, levandosi la seccatura di dover pagare stipendi e contributi. eleonora voltolina, dopo aver fatto a sua volta ben cinque stage, ha deciso di raccontare la sua esperienza e quella di tanti altri, ma anche i trucchi per scegliere, con tutti i riferimenti normativi del caso, per stare alla larga dalle truffe e dalle fregature. l`autrice infatti vuole andare oltre la denuncia e dare indicazioni concrete per orientarsi. una bussola per non perdersi nel confuso mondo di tirocini e primi lavori.


al momento dell`unita` il lavoro era molto spesso un`esperienza discontinua. ci si adattava trovando fonti alternative di sostentamento, esercitando diverse attivita` o spostandosi alla ricerca di un`occupazione. a fine ottocento nasce una nuova consapevolezza: la mancanza di lavoro e` una forma di ingiustizia contro cui occorre lottare. chi non ha lavoro, e non per sua volonta`, non tollera piu` di essere additato come ozioso o vagabondo. piu` tardi il fascismo favorira` il mantenimento di bassi salari e la lotta alla disoccupazione diventera` poco piu` che uno slogan propagandistico. sara` solo dopo il disastro della seconda guerra mondiale, in un`italia con milioni di disoccupati, che l`intero ordinamento giuridico del paese verra` rifondato sul principio del diritto al lavoro, in vista dell`obiettivo quasi sempre disatteso della piena occupazione. il libro incrocia dati economici, sociali, politici e culturali, proponendo un`analisi originale e completa del fenomeno che da sempre rappresenta una piaga per il nostro paese.







qual e` il contributo che l`architettura e le altre tecniche possono dare al recupero dei centri storici, in particolare nelle grandi e medie citta`? e` l`interrogativo a cui intende rispondere l`autore con questo volume che e`, insieme, un manuale di riflessione teorica e un repertorio di soluzioni applicative. nella seconda parte dell`opera, infatti, si passano in rassegna le proposte e soluzioni attuate a trieste attraverso i principali piani e progetti per il recupero del centro storico redatti negli anni novanta.




era uomo fuori dall`ordinario, giuseppe garibaldi: capo carismatico, rivoluzionario entusiasta, idealista che non si lascio` corrompere dal successo e dalla fama. da morto, il potere lo trasformo` in un mito, un `santo laico` da manipolare per suscitare il consenso e l`entusiasmo delle masse popolari. con ogni mezzo. in che modo garibaldi divenne `garibaldi`? quando? e, soprattutto, perche`? lucy riall racconta il primo emblematico caso di creazione pubblica di un eroe, concepito, costruito e promosso per divenire un simbolo.












immaginate un mondo in cui ognuno sia libero di esprimere la propria sessualita`. dove la vita sessuale di una donna non e` oggetto di scrutinio. dove chi ha trent`anni e non vuole figli non deve subire pressioni. dove il `maschio alfa` non e` l`unico modello per un uomo. e` un mondo dove le persone queer non sono considerate `diverse`. dove ogni corpo e` bello e degno di esistere. cultura dello stupro e sessismo sono un brutto ricordo. un mondo dove di sesso si parla anche a scuola, nei programmi di educazione sessuale e affettiva. questo mondo non e` ancora qui. ma e` il futuro a cui mira il sex positive, un movimento che celebra la diversita` nelle espressioni sessuali senza piu` stigma, tabu` e sensi di colpa. una piccola, grande rivoluzione che mette al centro autodeterminazione e consenso. nimbi ci accompagna senza pregiudizi tra identita` fluide, relazioni monogame e non, fantasie piu` diffuse, cybersex e altro ancora, per scrollarci di dosso stereotipi e preconcetti che ci portiamo appresso. e per riscoprire una sessualita` nuova, naturale e piacevole. una parte imprescindibile dell`esperienza umana.

nel 2026 saranno 800 anni dalla morte di san francesco, uno dei piu popolari fra i santi della chiesa cattolica. tutti crediamo di conoscerlo, ma niente e mai come ci immaginiamo. le piu antiche biografie di francesco furono scritte da frati che l?avevano conosciuto da vicino. percio potremmo credere, ingenuamente, che le informazioni di cui disponiamo su di lui siano non solo molto numerose ma sicure. non e cosi. i testimoni si contraddicono continuamente: chi li ascoltava non amava ricordare che francesco era stato un uomo pieno di durezze e di contraddizioni, che aveva sperimentato la delusione e la sconfitta. volevano ricordare un santo perfetto in tutto, privo di dubbi e di amarezze e, in definitiva, simile a cristo. era tale il contrasto tra le versioni di san francesco proposte dai suoi biografi che, quarant?anni dopo la sua morte, l?ordine prese una decisione senza precedenti: far distruggere tutte le biografie esistenti e sostituirle con una nuova e definitiva, la legenda maior scritta dal generale dell?ordine, bonaventura. i codici contenenti le vite del santo scritte da chi lo aveva conosciuto vennero cercati nelle biblioteche e fatti sparire. solo dopo secoli hanno cominciato a riemergere dall?oblio grazie a fortunati ritrovamenti, rivelandoci un francesco molto diverso. non il santo sempre lieto che parlava agli uccellini, raffigurato negli affreschi di giotto ad assisi, il santo che ammansiva i lupi, precursore dell?ecologismo moderno, che discuteva amichevolmente con i musulmani, precursore del pacifismo e dell?ecumenismo. non e questo il francesco che i suoi discepoli ci hanno raccontato. il francesco che emerge dai loro ricordi e un uomo tormentato, duro, capace di gesti dolcissimi e di asprezze inaspettate. ma soprattutto non raccontano un solo francesco perche ognuno lo ricordava a suo modo. e dunque? chi e stato davvero quest?uomo straordinario?