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due cadaveri sono stati trovati in uno chalet sulle rive di un lago. il giudice eros torellino e il maestro elementare amato perche, conoscendosi fin dai tempi del liceo ed essendosi contesi sempre le stesse donne, avevano senz`altro ogni diritto di suicidarsi insieme. ma perche` tra loro sul letto avranno messo il dodicesimo volume delle "memorie" di casanova? e lo stesso volume che molto tempo prima il celebre scrittore aldo subi ha scoperto per caso nel fienile di una vecchia cascina appartenente a carita` starace, moglie di amato e amante di eros, nonche` figlia di un parroco spretato e quindi assatanata per ripicca, sboccata per principio, di sinistra per partito preso e strafemmina per disperazione.

ognuno ha un suo classico, ha detto garboli, cioe` "un compagno di veglia, un segreto e inseparabile interlocutore". il suo, non c`e` dubbio, e` stato molie`re, cui ha dedicato, nel corso di oltre un trentennio, memorabili saggi e rivoluzionarie traduzioni, sino a diventarne "interprete accanito e quasi maniacale". sempre, occorrera` aggiungere, in un`ottica acutamente teatrale. non a caso, radunando nel 1976 cinque testi molieriani, garboli sottolineava di voler offrire "cinque copioni al teatro italiano di oggi, nella presunzione che il teatro di molie`re sia portatore di un sistema di idee, di un messaggio che ci e` oggettivamente contemporaneo". epicentro di quel sistema di idee e` per lui tartufo, oltraggiosa figura di servo che - infrangendo "l`antica, dura legge teatrale che fa dell`intelligenza dei servi un privilegio infruttuoso" si cimenta nell`impossibile impresa di farsi padrone, e che dalla servitu` si libera "con l`esercizio salutare, rassicurante, medico della politica": sicche` la pie`ce altro non e` se non la "diagnosi comica e disperata della struttura politica della realta`, mascherata di valori intoccabili che si autolegittimano grazie alla santita` di una causa e si presentano come la guarigione di un male". con un saggio di carlo ginzburg.

Un'altra chicca che esce dagli archivi radiofonici, aperti di recente in terra d'albione. Un concerto della band di Robert Cray, 1987, con Stevie Ray Vaughan ospite nella parte finale della serata - Siamo a Dallas, Cray è sulla cresta dell'onda, è un emergente di successo, ed il suo concerto si muove tra blues e soul, con i suoi cavalli di battaglia (ma ci sono anche T-Bone Shuffle ed altri brani di T-Bone Walker). Poi sale sul palco il texano e la serata si infiamma, con una jam tra i due di oltre nove minuti. Poi Stevie Ray affonda la sua chitarra in altre due canzoni.

il testo costituisce una vera introduzione alla psicologia della morte condotta attraverso una serie di dialoghi con alcuni dei protagonisti del pensiero contemporaneo: gli aspetti filosofici, psicologici e antropologici vengono cosi` delineati attraverso il confronto e il dibattito.

Col legno 2013. Profondamente influenzata della techno, la sua musica è caratterizzata dall’unione di concetti in apparenza contradditori: algoritmi informatici e soggettività, frattali e musica folk, processo e intuizione, griglie geometriche e materiale storico, musica elettronica da ballo e potenza orchestrale, ascetismo e disgregazione dei confini. Oltre a comporre.

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