
Ristampa rimasterizzata 2005 del disco d'esordio della rock band della Florida.

"fu in germania che, nel quattrocento, l`invenzione della .stampa, dell`incisione e della xilografia forni` al singolo la possibilita` di diffondere le proprie idee in tutto il mondo. proprio mediante le arti grafiche la germania assurse al ruolo di grande potenza nel campo artistico, grazie principalmente all`attivita` di un artista che, benche` famoso come pittore, divenne una figura internazionale solo per le sue doti di incisore e xilografo: albrecht durer. le sue stampe per piu` di un secolo costituirono il canone della perfezione grafica e servirono da modelli per infinite altre stampe, come pure per dipinti, sculture, smalti, arazzi, placche e porcellane, non solo in germania, ma anche in italia, in francia, nei paesi bassi, in russia, in spagna e, indirettamente, persino in persia. l`immagine di durer, come quella di quasi tutti i grandi, e` cambiata secondo l`epoca e la mentalita` in cui si e` riflessa, ma sebbene le qualita` distintive della sua innegabile grandezza furono variamente definite, questa grandezza fu riconosciuta subito e mai messa in dubbio".

"il mio sbigottimento alla notizia della morte di giorgio morandi non e` quasi tanto per la cessazione fisica dell`uomo, quanto, e piu`, per la irrevocabile, disperata certezza che la sua attivita` resti interrotta, non continui; e proprio quando piu` ce ne sarebbe bisogno. non vi saranno altri, nuovi dipinti di morandi: questo e`, per me, il pensiero piu` straziante. e tanto piu` se ricordo quel che, ancora pochi giorni fa, egli mi diceva: "se sapesse, caro longhi, quanta voglia ho di lavorare..." parole che denunciano l`improprieta`, pur molto diffusa, di assmilare il percorso di un artista a una parabola. nella costante lucidita` di morandi, esso fu piuttosto una traiettoria ben tesa, una lunga strada; speriamo che resti aperta." (roberto longhi)

"[...] certo e` che quando uno passa il fiore del proprio tempo in un torrido studio a dipingere mettiamo un bottone, come faccio io, allora il dubbio sorge d`essere una mummia, un uomo delle caverne, alienato dal proprio tempo. ma e` solo un dubbio [...]: all`uomo d`oggi, all`uomo col quale m`intrattengo colla mia pittura, l`avventura spaziale e` ancora profondamente estranea, mentre il bottone, eh, il bottone e` cucito solidamente al tessuto dell`esperienza d`ognuno... il ruolo degli artisti poi, incluso quelli d`"avanguardia" non e` quello di indovini o di veggenti, ma quello antico di cronisti del proprio tempo, e il nostro tempo, ammettiamolo, e` ben lontano dalla luna, per lo meno al livello dell`uomo comune" (domenico gnoli).

questa raccolta di lettere dei macchiaioli non e` solo un documento artistico, ma e` anche e soprattutto uno spaccato della societa` e della storia dell`italia del secondo ottocento. le guerre d`indipendenza e l`orgoglio nazionale fanno da sfondo al vernacolare racconto di una delle prime avanguardie artistiche italiane. i giovani che si ritrovano attorno ai tavoli del caffe` michelangelo di firenze sono studenti appena usciti dalle accademie, sono letterati, musicisti, scrittori, sono uomini pieni di entusiasmo, di idee e di passioni. "l`arte e` un sentimento non un mestiere", afferma fattori. e bastano queste poche parole per esprimere lo stato d`animo di un`epoca, per riassumere la ricerca di una pittura che vuole essere espressione del sentire piu` che del fare e che, anche se sembra guardare ai vicini d`oltralpe, in verita` non puo` dimenticare i secoli che l`hanno preceduta. la "macchia", dunque, non vuole accontentare l`occhio ma il cuore, non vuole cogliere una fugace impressione, ma essere un fedele resoconto della piccola quotidianita`. non ci sono eroi, ma uomini; non ci sono battaglie, ma retrovie, non ci sono prodezze, ma il semplice e commuovente cammino di tutti i giorni: e` li` che si manifestano l`epicita` e le ansie del mondo.

"il grande vetro e` una sorta di assunzione, un passaggio dal mondo terreno al cielo delle realta` superiori. ma questa assunzione non ha niente di religioso; e` una speculazione metafisica. e un poema d`amore, una sorta di epopea erotica e cosmica, in cui i grandi sconvolgimenti dell`universo accompagnano le miserie umane. lo e` perche` e` ancora riconducibile al simbolismo della fine del xix secolo, di tutto un clima particolare. e proprio perche` ci troviamo spesso in pieno simbolismo, e`, al limite, indifferente se, incessantemente spinti dal demone dell`analogia, propendiamo per un`esegesi piuttosto che per un`altra."


fino ad anni recenti, alcune prospettive teoriche ampiamente diffuse vedevano come prossima e inevitabile la scomparsa delle religioni, in particolare delle piccole religioni dei popoli nativi, travolte e inglobate dalla modernita`. come molte altre profezie in voga nelle scienze sociali, anche questa non si e` realizzata. anzi, nonostante i complessi e travolgenti fenomeni di globalizzazione e trasformazione socioeconomica, le esigenze di differenziazione, autonomia e contrapposizione si sono moltiplicate nel mondo contemporaneo, utilizzando spesso la pratica e la professione religiosa come forma espressiva privilegiata. osservare questi fenomeni religiosi, definirne la natura, la durata nel tempo, la capacita` di adattamento e trasformazione e, al tempo stesso, la tendenza endogena alla conservazione del passato, permette un approccio piu` aperto alla pluralita` dei fenomeni religiosi che caratterizza il mondo contemporaneo. enrico comba approfondisce in queste pagine un aspetto minoritario e di solito trascurato dagli studi sulle religioni, spesso focalizzati esclusivamente sulle grandi religioni monoteistiche.



giovane medico del pronto soccorso, gerard galvan racconta una folle notte di molti anni prima, quando fra crisi di asma e arti spappolati era stato finalmente notato un uomo seduto su una sedia che ripeteva: "non mi sento tanto bene". il malato passa da tutti gli specialisti, convocati d`urgenza a risolvere uno dopo l`altro crisi acute di ogni genere: dall`occlusione intestinale all`esplosione della vescica, all`attacco epilettico. rimasto accanto al suo letto, galvan si addormenta e al mattino il malato non c`e` piu`. e morto? e sparito? dove e` stato portato? galvan non sa neppure come si chiama. nessuno lo sa. ma il paziente riappare e le cose che dira` e fara` saranno per il buon galvan la fine di un sogno.

la vicenda drammatica della giovane daisy miller, una giovane americana, spontanea e sincera, in vacanza in europa che, nonostante la sua assoluta innocenza, viene criticata e addirittura messa al bando dai suoi connazionali per i suoi modi disinvolti e per i suoi rapporti troppo amichevoli con un giovane italiano. si doloroso del dramma. il quale e` una serie di rovesci, colpo su colpo contro i malavoglia, ogni volta che a forza di rassegnazione e coraggio riescono a rialzarsi dal colpo precedente.



lo scrittore nathan zuckerman e` prostrato da una misteriosa malattia, che inizia dal collo e dalle spalle e invade tutto il corpo. la sua principale occupazione e` vagare da un medico all`altro, ma nessuno riesce a scoprire la causa del suo tormento. per evitare che tutti i tormenti si trasformino in incubo, cerca di trovare le cause al suo dolore in qualcosa di reale e concreto: suo fratello, per esempio, lo accusa di aver provocato la morte dei loro genitori con la pubblicazione del suo astioso bestseller. decide infine di fuggire da new york e di iscriversi alla facolta` di medicina per colmare i vuoti della sua professione di scrittore, ma i guai che incontra sono peggiori di quelli da cui fugge.

ci sono natalie e david, in america, che per adottare un bambino sono pronti a volare dall`altra parte dell`oceano, in un orfanotrofio che mette in esposizione i bambini su internet. ci sono annalisa e fausto, in italia, che invece per un`adozione devono attraversare un interminabile e umiliante percorso burocratico. c`e` andrea, che frequenta una palestra dove si predica la risurrezione dei corpi e vive in un appartamento da single che comincia a stargli stretto. poi ci sono laura e carlo, che abitano la stessa casa ma vivono due mondi incompatibili. lui non puo` rinunciare ai suoi wargames con gli amici, lei non riesce a stare un giorno senza andrea. ma i "piccoli animali" in cerca di qualcuno che si prenda cura di loro sono ovunque in questa storia, e partendo da secoli e continenti diversi si ritrovano all`incrocio dei desideri piu` profondi. stalin, padre del comunismo e della capricciosa svetlana, a forza di attenzioni costringe la figlia prediletta a meditare la fuga. il cadavere di lenin riposa in un mausoleo sotto la piazza rossa, e viene costantemente accudito dagli imbalsamatori. maurizio torchio costruisce una storia in cui i legami si intrecciano e si moltiplicano all`infinito, un romanzo di idee e sentimenti che dimostra come tutti, in modi diversi, sognano di essere adottati da qualcuno.

giovanni ha nove anni quando si accorge che gli amici di suo padre, alla pasticceria francese, possono ottenere tutto con uno schiocco delle dita. anche un televisore a colori, che nel 1977 e` pura magia. ma il prezzo da pagare e` molto alto. tanto alto che alcune persone muoiono. siamo a palermo, alla vigilia di una vera e propria guerra che culminera` molti anni dopo con la strage di capaci: negli occhi di giovanni, spaventati e curiosi, scorrono ogni giorno le immagini di un lungo telefilm troppo realistico. e se fonzie non sempre riesce a saltare dieci bidoni con la moto, gli elicotteri della polizia fanno piu` rumore fuori che dentro il televisore.

quando, nella primavera del 1914, josef parte da un villaggio austroungarico verso l`america, sua moglie agnes e` sicura che presto fara` ritorno a casa. invece, la grande guerra li dividera` per sei anni. agnes e sua suocera non si sentono certo arenate a novo selo. le due donne ringraziano il cielo per l`arrivo di un turco (un prigioniero di fede musulmana comparso nel granaio) che le aiuta nei lavori pesanti. ottant`anni piu` tardi, a milwaukee, il nipote piu` anziano racconta la segreta passione di agnes per il turco, e tutte le vicende e gli amori proibiti di tre generazioni di una sola famiglia: tre storie d`amore perduto capaci di superare il tempo e gli ostacoli che s`intersecano, si perdono e si ritrovano sballottate dal mare tempestoso del ricordo.

dietro l`amore che lega diego, giovane cronista, a teresa, si nasconde una lacerante visione della guerra civile spagnola. diego vede se stesso e la vita con gli occhi di "un uomo senza qualita`" che non sa dare il suo contributo alla storia. ma quando si comincia a mormorare di una cospirazione in marocco e mentre i fragori della guerra iniziano a dilagare, diego scrivera` i suoi reportage da madrid e per teresa si aprira` la via dell`esilio. il romanzo rappresenta l`esordio narrativo del regista della "trilogia flamenca".

gangster violenti e pasticcioni, investigatori privati che vanno dallo psicanalista, pugili laureati, mogli imprudenti protagoniste di cassette a luci rosse. i personaggi delle storie di ethan coen sembrano nascere da un originale cocktail che miscela le atmosfere di chandler alla verve comica di philip roth. surreali e grotteschi, brutali e romantici, questi racconti rivisitano con ironia le piu` affascinanti mitologie dell`america di ieri e di oggi.


il volume contiene le seguenti raccolte poetiche di pirandello: mal giocondo, pasqua di gea, elegie romane.




considerati tra i capolavori della letteratura del novecento, questi quindici racconti - terminati nel 1906 ma pubblicati soltanto nel 1914 perche` per la loro audacia e realismo gli editori li rifiutarono - compongono un mosaico unitario che rappresenta le tappe fondamentali della vita umana: l`infanzia, l`adolescenza, la maturita`, la vecchiaia, la morte. fa da cornice a queste vicende la magica capitale d`irlanda, dublino, con la sua aria vecchiotta, le birrerie fumose, il vento freddo che spazza le strade, i suoi bizzarri abitanti. una citta` che, agli occhi e al cuore di joyce, e` in po` il precipitato di tutte le citta` occidentali del nostro secolo.

l`autrice ripercorre centocinquant`anni di storia della societa` italiana attraverso i galatei. i trattati di buone maniere sono testi che dettando regole e divieti, svelano le mentalita`, gli usi prevalenti e i mutamenti del costume. i galatei raccontano molte storie: quella dell`immagine che una collettivita` ha o vorrebbe avere di se`; quella dei criteri di normalita`, correttezza e signorilita`; quella delle elaborazioni dei modelli di comportamento che nascono da processi di contrattazione e di accordo tra i diversi ceti. all`indomani dell`unita` ai manuali di buone maniere fu assegnato il compito di rafforzare l`identita` nazionale, sotto il fascismo furono usati per imporre i modelli della nuova donna e del nuovo uomo fascisti, mentre nel secondo dopoguerra e durante il boom si sforzarono di pacificare i conflitti latenti e di arginare il caos di una modernizzazione che sconvolgeva certezze da lungo tempo acquisite. con il sessantotto, quando pareva che spontaneita` e informalita` valessero piu` delle regole, si ripresentarono le norme di comportamento in veri e propri controgalatei con cui si passa dall`arte di saper vivere ai manuali di sopravvivenza. dagli anni ottanta fino a oggi, in una cultura di massa sempre piu` frammentata e narcisistica, i galatei si trasformano in prontuari di rapida consultazione per apprendere velocemente quanto serve per il successo e la carriera. in piu` di un secolo, la storia dei tentativi di educazione e autoeducazione della borghesia italiana.

uno strumento di facile consultazione per chiunque intraprenda un viaggio ricreativo, culturale o lavorativo. una guida linguistica per affrontare qualsiasi situazione, dalla preparazione del viaggio alla ricerca di una sistemazione, dalla serata al ristorante all`acquisto di biglietti, dallo shopping alla vita quotidiana. un`ampia raccolta di parole e frasi organizzata per consentire la massima fruibilita`, con box di approfondimento e tavole illustrate. oltre 3500 parole e 1500 frasi. 40 box di informazione e approfondimento culturale, curiosita` e particolarita` locali, 10 tavole illustrate, dizonario bilingue finale con oltre 2500 parole.

Live 1973: Vassar Clements, Jerry Garcia, David Grisman, John Kahn, Peter Rowan.

quindici storie che segnano l`esordio narrativo di james joyce e compongono un mosaico unitario che rappresenta le tappe fondamentali della vita umana: l`infanzia, l`adolescenza, la maturita`, la vecchiaia, la morte. in queste pagine joyce ritrae oggettivamente il mondo della sua citta` natale, i pregi e i difetti della piccola borghesia dublinese, l`attaccamento alla tradizione cattolica, il sentimento nazionalistico, il decoro, la grettezza, le meschinita`, i pregiudizi, osservati e descritti con mordente ironia e profondo senso poetico. ogni storia, dove pare nulla succeda, rivela in realta` una complessita` di sentimenti che smascherano, agli occhi e al cuore di joyce, la vera anima di dublino.











un bel giorno la fabbrica di cioccolato wonka dirama un avviso: chi trovera` i cinque biglietti d`oro nelle tavolette di cioccolato ricevera` una provvista di dolciumi bastante per tutto il resto della sua vita e potra` visitare l`interno della fabbrica, mentre un solo fortunato tra i cinque ne diventera` il padrone. chi sara` il fortunato? eta` di lettura: da 7 anni.






boris pasternak nacque nel 1890 a mosca. il suo ingresso nella vita intellettuale russa coincise con la moda del cubofuturismo e con le piu` accese esperienze di rinnovamento letterario. ma per quanto animato da un ansioso bisogno di ricerca, egli non dimentico` mai la piu` genuina tradizione della sua terra, come testimoniano l`opera poetica e, ancor meglio e di piu`, il romanzo. la sua poesia, cosi` improduttiva ai fini della propaganda, non lo mise mai in buona luce presso le autorita`; egli stesso - non per una ben individuata ragione di ordine politico, ma per un preciso bisogno di salvare la liberta` dell`arte e del pensiero - sin dal 1930 visse in disparte nella sua dacia di peredelkino presso mosca, dove mori` nel 1960. fu in questa volontaria solitudine che maturo` e fu scritto ii dottor zivago. il premio nobel per la letteratura, conferitogli nel 1958, e l`eco enorme e l`impressione profonda suscitate in tutto il mondo dal romanzo non valsero a toglierlo dall`isolamento ne` ad attenuare il gelo ufficiale della politica e della letteratura sovietiche. unanime, la critica di tutto il mondo riconosce che ii dottor zivago si inserisce - per dirla con le parole di eugenio montale -"per l`ampiezza del quadro e per la primordialita` delle passioni nella tradizione tolstoiana" e tuttavia, come scrisse edmund wilson, esso "non e` affatto un romanzo d`antico stampo ... e` un romanzo poetico moderno, il cui autore ha letto joyce, proust, e kafka e ... s`e` allontanato dai suoi predecessori per inventare, in questo campo, un genere suo proprio ... l`intero libro e` una grandiosa, enorme espressione simbolica della visione della vita dell`autore".

la vita di andrea scotto e` tutto fuorche` perfetta, specie quando c`e` di mezzo la famiglia. quarantenne single e ancora ostinatamente immaturo, andrea ha sempre preferito tenersi alla larga dai parenti: dal padre libero scotto, ex comandante di navi, procidano, trasferitosi a napoli con i figli dopo la morte della moglie, e dalla sorella marina, sposata, con due figlie e con un chiaro problema di ansia da controllo. quando pero` marina e` costretta a partire lasciando il padre gravemente malato, tocca ad andrea prendere il timone. e l`inizio di un fine settimana rocambolesco, in cui il divieto di fumare imposto da marina e` solo una delle tante regole che vengono infrante. tallonato da cane pazzo tannen, un bassotto terribile che ringhia anche quando dorme, costretto a stare dietro a un padre ottantenne che non ha affatto intenzione di farsi trattare da infermo, andrea sbarca a procida e torna dopo anni sui luoghi dell`infanzia, sulla spiaggia nera vulcanica che ha fatto da sfondo alle sue prime gioie e delusioni d`amore e tra le case colorate della corricella scrostate dalla salsedine. e in quei contrasti, in quell`imperfetta perfezione che riporta a galla ferite non rimarginate ma anche ricordi di infinita dolcezza, cullato dalla brezza che profuma di limoni, capperi e ginestre o dal brontolio familiare della vecchia diane gialla della madre, andrea trovera` il suo equilibrio.



rosa luxemburg diceva che chiamare le cose con il loro nome e` un gesto rivoluzionario. in un`epoca come la nostra, quando la democrazia vacilla e la sfera pubblica deve contenere i canali labirintici dei social, l`uso delle parole puo` produrre trasformazioni drastiche della realta`. attraverso il linguaggio si esercita il potere della manipolazione e della mistificazione. percio` le parole devono tornare a aderire alle cose. manomissione, certo, significa danneggiamento. ma nel diritto romano indicava la liberazione degli schiavi. questo libro si misura con tale ambivalenza: del nostro linguaggio indica le deformazioni, ma anche la possibilita` delle parole di ritrovare il loro significato autentico. e la condizione necessaria per un discorso pubblico che sia aperto e inclusivo. la manomissione delle parole era apparso nella sua prima edizione undici anni fa. era un`altra epoca e, allo stesso tempo, era l`inizio di questa epoca. il linguaggio era quello dell`ascesa di berlusconi, che e` divenuta la premessa di nuove manomissioni. percio` il testo e` stato storicizzato e aggiornato, con le nuove torsioni della lingua prodotte dall`avanzata populista. sono sei i pilastri del lessico civile che questa guida anarchica e coraggiosa riscopre: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta, popolo. a partire da queste parole chiave gianrico carofiglio costruisce un itinerario profondo e rivelatore attraverso i meandri della lingua e del suo uso pubblico. in un viaggio libero e rigoroso nella letteratura, nell`etica e nella politica, da aristotele a bob marley, scopriamo gli strumenti per restituire alle parole il loro significato e la loro potenza originaria. salvare le parole dalla loro manomissione, oggi, significa essere cittadini liberi. le parole, nel loro uso pubblico e privato, sono spesso sfigurate, a volte in modo doloso, altre volte per inconsapevolezza. un libro politico che segnala le ferite del nostro linguaggio, ma indica anche le strade possibili della

"del governo dei viventi" costituisce un passaggio cruciale nella storia dei regimi di verita` che michel foucault sviluppa nell`insieme dei corsi al colle`ge de france. dopo aver esplorato il campo giuridico e giudiziario e quello politico si rivolge qui alle pratiche e alle tecniche del se`, al campo dell`etica che d`ora in avanti non lascera` piu`. si domanda: "come accade che, nella cultura occidentale cristiana, il governo degli uomini richiede a coloro che sono diretti, oltre ad atti di obbedienza e di sottomissione, anche `atti di verita`` che hanno di particolare il fatto che al soggetto non solo si richiede di dire il vero, ma di dire il vero riguardo a se stesso, alle sue colpe, ai suoi desideri, allo stato della sua anima ecc.?". la questione lo conduce da una rilettura dell`edipo re di sofocle all`analisi degli "atti di verita`" del cristianesimo primitivo, attraverso le pratiche del battesimo, della penitenza e della direzione di coscienza. foucault si interessa agli atti tramite i quali il credente e` chiamato a manifestare la verita` a proposito di se`, in quanto essere indefinitamente fallibile. dall`espressione in pubblico della propria condizione di peccatore, nel rituale della penitenza, alla verbalizzazione minuziosa dei propri pensieri piu` intimi, nell`esame di coscienza, si vede disegnarsi l`organizzazione di un`economia pastorale centrata sulla confessione. questa e` la prima delle indagini che foucault condurra` in seguito nel campo dell`etica.

Edizioni Pendragon, 1995, IT. Il primo libro al mondo ad occuparsi del sonoro nel cartton, ossia nel cinema di animazione di ieri e di oggi. Scopo del libro è mettere in luce il funzionamento del rapporto tra la parte sonora e quella visiva del film d'animazione.

I Garzanti, 1979, IT. Questo libro è un'introduzione allo studio storico del cinema, un itinerario di ricerca, costruito a partire da una serie di domande che propongono continue questioni di metodo: un film non si legge come un testo scritto e ciò richiede allo storico un vero e proprio lavoro di riconversione.Sorlin si prefigge di approntare degli schemi teorici atti a mettere il film in rapporto col sistema entro cui è stato prodotto, per stabilire come un film possa servire a farci meglio capire la nostra storia recente.

On this record The Monochrome Set are:
Bid: Lead Vocals, Guitar.
Andy Warren: Bass.
Orson Presence: Keyboards, Guitar, Vocals.
Lester Square: Guitar.
Trevor Reidy: Drums.