
questa storia quasi intollerabilmente scarna di una passione devastante - che ha per teatro uno scalcinato distributore di benzina su una statale a pochi chilometri da san francisco, per ostacolo un marito rozzo e brutale e per via di fuga nient`altro che la tenebra - ha stretto, e continua a stringere, con i suoi lettori lo stesso patto di sangue che lega i suoi protagonisti, portando spesso anche i primi (per girare "ossessione" luchino visconti svendette i gioielli di famiglia) alla rovina. il perche` lo si capira` leggendo, e fatalmente arrendendosi fin dal primo incontro, come frank chambers, a cora, uno dei piu` temibili e vessatori fantasmi femminili che abbiano mai abitato le pagine di un romanzo: nelle parole dello stesso cain, neppure una donna, ma "il desiderio fatto realta`".

Carlo, re dei Franchi, ha ripudiato Ermengarda, figlia di Desiderio, re dei Longobardi. Ermengarda torna dal padre e chiede di potersi chiudere in convento per trovare conforto nella preghiera. Un messo di Carlo intima a Desiderio di restituire le terre tolte al pontefice. Il re risponde sdegnosamente e la guerra è dichiarata. Alcuni duchi longobardi sono pronti a tradire. Nel campo dei Franchi giunge il diacono Martino a rivelare l'esistenza di un valico che permette a Carlo di prendere di sorpresa i Longobardi. Adelchi si difende strenuamente; intanto Ermengarda, muore in convento a Brescia. Un traditore apre ai Franchi le porte di Pavia, ultimo rifugio dei Longobardi. Giunge, morente, Adelchi che ha deciso di combattere fino all'ultimo.

