Lupodrillo ama correre nei campi e nei prati, e` la liberta`! sulla cima della montagna, per sentire l`eco, si mette a gridare. Lupodrillo ama la natura perche` e` meravigliosa! Quello che piu` gli piace, e` andare al mare per pescare il pesce e fare qualche tuffo. Immerso nella natura Lupodrillo osserva i piccoli animali e ascolta il dolce canto degli uccelli. Eta` di lettura: da 3 anni.
di solito sono gli dei che fulminano gli uomini. in questo libro, invece, abbiamo un filosofo che fulmina gli dei, al plurale come al singolare. e non e` detto che le sue saette siano meno micidiali di quelle celesti. e se nietzsche, con l`enfasi abituale, proclama la morte di dio, schopenhauer, ora con il suo sarcasmo ora con la sua logica implacabile, quel dio lo uccide davvero, togliendo qualsiasi validita` teoretica al teismo. questi scritti, alcuni dei quali ancora inediti per il lettore italiano, sono il migliore antidoto contro il rigurgito pauroso di fideismo e di superstizione, ma servono anche per smoccolare e intonacare la filosofia, sulla quale i ciarlatani hanno sparso una coltre di fumo che non le appartiene.
il libro e` concepito come un faccia a faccia, un confronto che narra la storia delle due band che hanno cambiato la faccia della musica pop e tanta parte del costume occidentale. al di la` della contrapposizione storica, esiste un`opposizione che "lavora" sotto le scelte di gusto che fanno tuttora le nuove generazioni. georg diez ricostruisce fatti e misfatti, intrecciando le vicende delle due band e dando forma ad un "conflitto" (di idee, di promesse, di modelli comportamentali) che incide ancora sul nostro presente.
riprende con il secondo volume la pubblicazione integrale delle lettere di pietro aretino. compaiono sulla scena, in relazione con il celebre mittente, non solo i principali protagonisti dell`epoca (papi, sovrani, ambasciatori, artisti come michelangelo e vasari, scritori come bembo, intellettuali), ma anche una variopinta folla di figure minori, descritte con un linguaggio brillante e di grande vivacita`.
alcesti, la piu` antica delle tragedie euripidee a noi pervenute (e l`unica a "lieto fine"), rappresenta la folle sfida alla morte in nome dell`amore di una donna, alcesti, appunto. il suo sacrificio esprime la speranza dell`immortalita`, la fiducia che gli dei possano volgere il loro sguardo sugli uomini e offrire loro la salvezza. eraclidi vede invece come protagonisti i discendenti di eracle (gia` presente come personaggio in alcesti), perseguitati da euristeo. sconfitto e imprigionato, costui si riscatta alla fine con un discorso ricco di pathos che ribalta completamente il giudizio espresso sui personaggi nel corso del dramma, mettendo in guardia da ogni facile idealizzazione e da giudizi definitivi. una conclusione inquietante, di folgorante modernita`.
Questo disco, già pubblicato nel 1980, viene riedito, dopo un lungo periodo di assenza dal mercato. Si tratta di una regiastrazione fatta a New York della storica band, con i membri originali nel gruppo, sopratutto Daevid Allen ed anche il bassista Bill Laswell. Con loro i membri della Zu Band, gruppo dello Zu Club di Manhattan. Con la produzione di Giorgio Gomelsky ( già produttore degli Yardbirds), la band incise il disco in uno studio locato a Willow, nello stato di New York. Diverso dal suono dei Gong, il disco mischiava psichedelia con influnze new wave, molto legate al periodo.Non mancano richiami al suono dei Gong, ma ci sono anche delle sonorità in voga al momento, vedi i Talking Heads ad esempio. Un disco diverso, comunque interessante, che aveva anche addentellati con le sonorità anni ottanta.
Raccolta che copre l'intera carriera dell'artista dal 1973 al 2023 con una selezione di brani estratti dal multiplo cofanetto retrospettivo: tanti i successi tra cui non potevano mancare Slave to love, Let's stick together e almeno un paio di cover di Bob Dylan.