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"la mia anima, come una nave nella burrasca, e` trascinata verso ignoti abissi": quando jean-luc daguerne scoprira` dentro di se` "quel desiderio di tenerezza, quel disperato bisogno di amore" che ha sempre negato e represso, sapra` anche che non riuscira` mai a soddisfarli. lui, che per tutta la vita non ha sognato altro se non di "afferrare il mondo a piene mani", soprattutto quello vicino al potere, e che per riuscirci ha messo incinta la figlia di un ricco banchiere, costringendo cosi` il padre a dargliela in moglie; lui, che ha accettato di essere umiliato, di mentire, di adulare, di fare il doppio gioco, che ha inaridito il proprio cuore perche` potesse affrontare senza fremere "un mondo di imbroglioni e di sgualdrine": ebbene, proprio lui si trovera` di fronte all`impossibilita` di farsi amare dall`unica creatura che abbia amato in vita sua, dall`unica donna nelle cui braccia abbia sentito riemergere in se`, fino a soffocarne, la sua fragilita` di bambino. allora non gli importera` piu` niente della sua carriera politica, ne` del successo tanto rabbiosamente cercato. e si chiedera` che senso abbia avuto tutto quel lottare ansimante per sottrarsi a un destino di miseria, per intrufolarsi negli ambienti giusti, per avere in mano le carte vincenti. alla fine, il patto faustiano si rivela una beffa, e il successo che, "da lontano, ha la bellezza del sogno, allorche` si trasferisce su un piano di realta` appare sordido e meschino".

scritta nel 1919 e mai consegnata al destinatario, "lettera al padre" ripercorre la storia di un rapporto assolutamente squilibrato tra un padre troppo forte e un figlio troppo debole. una lotta impari. da una parte c`e` una figura che incarna l`autorita` assoluta, distante e brutale, dall`altra un figlio pieno di paure, che desidera con tutto se stesso l`affetto del padre, ma che non ha il coraggio di conquistarselo. cosi`, in pagine di forte impatto emotivo, kafka confessa la sua natura di figlio incompreso, insicuro e inadeguato, schiacciato dalla personalita` di un uomo che ha l`aspetto enigmatico del tiranno. uno spietato atto d`accusa, e insieme l`accorato appello di chi non puo` rinunciare alla speranza di una riconciliazione. con un`introduzione di klaus wagenbach.

auspicata dal ventiduenne gadda con febbrile entusiasmo, la grande guerra sconvolge la sua esistenza, ma fa di lui uno scrittore: lo dimostrano, oltre allo splendido giornale di guerra e di prigionia, pubblicato solo nel 1955, le lettere che invio` ai familiari e di cui si presenta qui un`ampia scelta. lettere che insieme all`apparato iconografico, composto di fotografie per lo piu` scattate da lui stesso, ci consentono di seguire in presa diretta la sua partecipazione al conflitto, sorretta da incrollabili fermezza e senso del dovere: le estenuanti marce notturne, calzato di , sui ghiacciai dell`adamello, sotto il tiro degli shrapnel, alla guida di alpini ma ignari di ogni ; le soste nell`angusta, fradicia e afosa baracca ufficiali, al rifugio garibaldi, dove deflagrano ; i nella pietraia dell`altopiano dei sette comuni, pieni di mosche , con l`acqua che filtra e ; e da ultimo la disfatta di caporetto e la prigionia in germania, che alla disillusione e al senso di inutilita` aggiungono , nonche` la certezza di un destino di e di dolore: .

1997
M6

1995 Warner music
m6

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