a trentotto anni dalla sua prima pubblicazione, torna, arricchito da una nota biografica di sergio franco, il libro di piazza sulla persecuzione degli ebrei: perche` la gente non dimentichi. l`autore ha conosciuto l`inferno di auschwitz nelle sue pieghe piu` drammatiche e violente. e` stato chiuso per un giorno in una camera a gas che per un caso non ha funzionato. il racconto di quelle centinaia di persone pigiate la` dentro, coscienti di cio` che li attendeva e` qualcosa che non si puo` scordare piu`. piazza, forse anche perche` non ne ebbe il tempo, a differenza di primo levi, non si pone domande sul senso della sua esperienza. la descrive cosi` come l`ha vissuta, fino al ritorno alla liberta`.
tredici poeti e due cantautori nati dopo il 1950, e cresciuti nella cuba post-rivoluzionaria, che vivono e scrivono sull`isola. la scelta tiene conto dei valori riconosciuti, ma privilegia un tono disteso e insieme raccolto di colloquio in versi, su casi e scene quotidiani, come a distillare un canto comprensibile, arguto e coraggioso, lasciare un messaggio timido, ma non narcisista ne` gratuito: una pagina insomma che, senza essere comune, si possa mettere in comune. testo originale spagnolo a fronte.
c`e` un`immagine che il mondo non potra` dimenticare: muhammad ali che percorre con la torcia olimpica in mano l`ultimo chilometro, prima di dare avvio alla cerimonia inaugurale dei giochi di atlanta del 1996. e l`immagine di un uomo minato nel corpo, che non riesce a celare i segni della malattia, ma che generosamente si espone per celebrare l`ideale piu` alto dello sport. una nemesi terribile per uno degli atleti piu` agili del pianeta, vero e proprio fred astaire del pugilato... in questo libro l`autore traccia non solo il profilo di un pugile e di un uomo, ma anche delle grandi speranze degli anni sessanta, attravero le figure chiave dell`epoca.
hermann hesse non ha mai scritto un`autobiografia, ma ha affidato la sua visione del mondo a scritti in cui la biografia sconfina nel romanzo. ne sono esempio i tre testi riuniti in questo volume - "l`infanzia dell`incantatore", "breve cenno biografico", e "alla memoria di mio padre" - che restituiscono il ritratto di un "piccolo uomo solitario", un eterno fanciullo capace di guardare le cose con lo stupore intatto dell`infanzia, un "incantato" che vuole farsi incantatore, ricreando dalle rovine del reale un mondo meraviglioso di finzione che si configura come la sola e indiscussa realta`.
romanzo in prima persona, o meglio vera e propria autobiografia con il ritmo narrativo di un romanzo, l`opera racconta, con linguaggio fluidamente realistico, la vita e le imprese dell`autore e dei suoi amici, aspiranti artisti, nei quartieri poveri della parigi degli anni `30. una storia piena di alberghi modesti, di stanze infestate dalle cimici, di risse e di sbornie ricorrenti, di emigrati, di truffe e di postriboli, ma soprattutto un`avventura umana di straordinario spessore, un simbolico viaggio lontano da tutte le convenzioni, alla scoperta della propria identita`. apparso nel 1934 a parigi, il libro conquisto` subito notorieta` piu` per i suoi presunti contenuti pornografici che per il suo straordinario e innovativo valore letterario.
in appendice, le relazioni originali di pedro.
in america si definiscono slackers. noi possiamo chiamarli "sprecati". lo "spreco" e` quello di una generazione e non riguarda solo gli usa. pistolini rintraccia gli echi del disagio giovanile, diffuso anche in europa, anche in italia, illustrando il malessere, le reazioni, l`ansia creativa, la volonta` di esprimersi di una gioventu` allo sbando.