 
	"qualcuno ha scritto che nei testi di de pisis si riconoscono i soggetti, i colori e certe emozioni dei suoi dipinti, cercando una correlazione fra i due linguaggi. e certamente vero perche` entrambi fanno parte di un unicum, l`uno nutre l`altro e viceversa. ma la caratteristica piu` interessante del personaggio nel suo complesso sta nella dimensione culturale assolutamente fuori dal comune, una dimensione erudita e profonda, da intellettuale raffinatissimo, conoscitore di discipline le piu` diverse, appassionato di arte antica e studioso di cosiddetti artisti minori, capace di darsi regole di studio severissime per raggiungere l`obiettivo della conoscenza. tutto cio` fa da substrato fecondo sia della scrittura che della pittura, entrambi linguaggi articolati e di difficile elaborazione, che tuttavia de pisis trasforma con apparente facilita` in un dipanarsi di immagini, scritte o dipinte, che narrano la sua particolare visione del mondo che lo circonda, con un carattere di candore che e` un elemento fondamentale del suo modo di leggere gli eventi, anche nei momenti nei quali affermera`, con la levita` che gli era propria, la sua omosessualita`. egli ha senza dubbio conservato dentro di se` il pascoliano "fanciullino", attraversando due guerre mondiali senza neppure per una volta prenderne atto in uno scritto o in un quadro; con una levita` che fortemente dentro di lui contrasta con il bisogno profondo di conoscenza. [...]". (dalla nota di claudia gian ferrari)
 
	 
	 
	appena uscito, nel 1990, questo romanzo fu subito ritirato dal suo editore, dopo la denuncia di uno degli imputati della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di bologna. nel trentennale di quel lutto immenso, "strage" torna in libreria, praticamente inedito. con intatto il suo potenziale narrativo: personaggi avvincenti, intreccio serrato, ipotesi stupefacenti al confine della fantascienza, dolorosa e inconciliabile verita` umana. "il 15 ottobre 1991 il tribunale civile e penale di milano mi assolse. le motivazioni contenute nella sentenza erano varie; la piu` importante e` quella che affermava che l`autore (il sottoscritto) non era punibile in quanto aveva semplicemente esercitato il diritto di cronaca e di critica, emanazioni dell`articolo 21 della costituzione che sancisce il diritto di liberta` di stampa e informazione. un diritto-dovere che continua a essere messo in discussione da chi ha altri interessi che la liberta` di stampa e l`informazione. due righe sulla storia: fantasia, niente altro che ipotesi di un romanziere, basate su alcuni dati emersi nel corso delle tante indagini eseguite dai magistrati e che io ho utilizzato per aumentare l`interesse dell`intrigo e rendere piu` credibile la vicenda. anche il finale e` pura invenzione. chi ritenesse di riconoscersi in uno dei tanti personaggi, si tolga subito l`illusione di essere diventato un eroe da romanzo. i personaggi sono di fantasia esattamente com`e` di fantasia jules quicher".
un`antologia che raccoglie i racconti delle menti pericolose della narrativa americana e italiana. il lato oscuro della realta` descritto nell`immobilita` del dubbio e della paura, nell`adrenalina dello scontro fisico, nell`eccitazione febbrile dell`azione disperata. tra crimini e avventura, tra noir e fantascienza, i migliori narratori d`italia e d`america, per la prima volta insieme, si sfidano nell`arte del racconto perfetto. quando si dice la narrativa del "lato oscuro", o della "meta` oscura", i lettori di tutto il mondo sanno di che cosa di tratta. a partire da stephen king, che non poteva mancare in questa antologia - con uno racconto dove un incubo annunciato si avvera, sullo sfondo della tranquilla routine di una anziana coppia - o in italia da carlo lucarelli, il "lato oscuro" e` l`esplorazione di quel mondo di paura, delitto, crimine e perfino orrore che si cela dietro le parvenze del mondo "normale".
 
	 
	 
	 
	 
	gerald-gudrun e birkin-ursula sono due coppie che passano dall`amicizia all`amore e dall`amore alla passione. ma solo birkin e ursula riescono a farlo felicemente. in ognuno di loro pulsano in modo quasi animalesco vita e amore in un contatto intimistico con la natura che li circonda. ed e` proprio su questo sfondo che lawrence da` il meglio di se`, riuscendo a rivestire di poesia anche le situazioni piu` scabrose e raccontando i moti piu` nascosti dell`animo umano. pubblicato nel 1920 a new york, "donne innamorate" e` molto piu` di un semplice spaccato della vita inglese dell`epoca, e` un romanzo di taglio moderno quanto l`ulisse di joyce. questa edizione e` completata da una bibliografia curata da stefania michelucci.
