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il sesso, dove realta` organica e dimensione psichica si intrecciano nel modo piu` intenso e cogente che l`essere umano possa sperimentare; la morte, che regna ovunque nel mondo naturale ma rimane non rappresentabile nel mondo psichico; il super-io, un costrutto che cerca di articolare la dimensione etica, ossia tutto cio` che caratterizza l`uomo e la sua determinazione culturale, differenziandolo dall`animale. la complessa e intricata rete di nessi che la psicoanalisi ha instaurato tra questi tre concetti e` indagata da britton al di fuori di ogni obiettivo sistematico, utilizzando la clinica come una mappa che consente la scoperta di nuovi percorsi, di collegamenti impensati, di potenti suggestioni.

in questo libro jacques-alain miller fa da guida al lettore che si accosta all`ultimo insegnamento di lacan. sicuramente il piu` arduo. il libro xxiii del seminario di lacan, intitolato "le sinthome" - antica grafia del termine sintomo - e infatti, come tutti gli ultimi seminari, completamente diverso dai precedenti. perche`? almeno per due motivi. primo: perche` lacan nell`ultimo periodo del suo insegnamento capovolge letteralmente la sua impostazione teorica sull`inconscio. mentre prima l`accento era posto sull`assioma che l`inconscio e` strutturato come un linguaggio, ora lacan mette l`accento sulla disgiunzione tra il senso e il reale, tra la verita` e il godimento. l`accento non e` quindi posto sul sistema significante, sul grande altro, sul linguaggio, ma sul godimento, che e` quel reale che si presenta clinicamente come impossibile da sopportare e logicamente come senza senso. addirittura il significante stesso non serve piu` alla comunicazione o al senso, ma si rivela essere al servizio del godimento, come prova l`opera di joyce, soprattutto "finnegans wake". inoltre questo seminario presenta in modo del tutto diverso la triade che aveva guidato lacan fin dagli inizi del suo insegnamento l`immaginario, il simbolico e il reale - e con cui aveva riorganizzato la teoria e l`esperienza della psicoanalisi.

nella persia del 1800 tahirih qurratu`l-ayn e` diversa da tutte: nata in una famiglia benestante, e` cresciuta "come un uomo", libera di studiare e imparare. bellissima, sensibile e curiosa, scrive poesie e discute di politica, proclama la dignita` delle donne. la sua fama di poetessa e ribelle ("strega e puttana" per chi ne ha paura) e` ormai diffusa in tutto il paese quando, accusata di omicidio, fugge, tenendo in scacco la polizia dello shah come se potesse prevederne le mosse. e quando infine viene catturata - dopo aver osato, nell`attimo che la consegna alla storia, togliersi il velo in pubblico - il suo fascino e la sua saggezza confondono i persecutori, scatenando l`amore dello shah e l`ira funesta di sua madre. verita` storica e leggenda si fondono in un romanzo emozionante e intenso, omaggio all`intelligenza, alla sensibilita` e al coraggio di una donna libera e straordinaria.

questo dizionario e` uno strumento utile per chi desidera approfondire la conoscenza di questa straordinaria civilta`. facilmente consultabile, comprende elementi di storia politica, archeologia, lingua, religione, vita pubblica e privata, topografia, museografia. interamente illustrato, e` corredato da una cronologia e una bibliografia essenziali.

stare al mondo e` un maledetto numero da equilibristi. e inutile pretendere che `fuori` tutto funzioni se `dentro` c`e` disordine. isabel lo sa. non e` felice ma e` vitale e curiosa. vuole capire e vivere meglio. e cosi` si butta a pesce passando da un seminario new age a un week end in convento, da un corso di tai-chi a uno di sesso tantrico, da un workshop sulla reincarnazione a un incontro che promette il risveglio dell`assopito lato femminile. la via dell`illuminazione diventa una corsa ad ostacoli. massaggi, irrigazione del colon, danze collettive, angeli e fate, astrologia e chakra...

hemingway era "un pezzo di cielo, e una fitta di sole" scriveva anna maria ortese nel luglio del 1961 commentando, commossa, l`improvvisa scomparsa di colui che le sembrava appartenere ad anni "non ancora macchiati da carneficine o tumefatti in ghiacci spaventosi" e a una generazione di padri-leoni dalla "santita` animale", estranei a una intelligenza "che oggi ha scarnificato l`uomo": con le sue opere, infatti, hemingway proclamava l`esistenza del tutto di cui l`uomo e` parte, e attraverso i suoi occhi ragionava tranquilla e maestosa la natura. non v`e` dubbio: chi cercasse in questi scritti che coprono oltre cinquantanni di attivita` giornalistica (dal 1939 al 1994) accorte recensioni, sagaci squarci di storia letteraria, dotte e politiche riflessioni sul romanzo sarebbe del tutto fuori strada. il metodo di lettura di una uncommon reader come la ortese ha a che vedere anzitutto con quella "doppia vista" di cui andava dolorosamente fiera e che, quando discorre di leopardi o di anna frank, di cechov o della morante, di saffo o di thomas mann, le consente di mettere subito a fuoco, con temeraria sicurezza, la loro profonda necessita` in rapporto al compito della vera letteratura: che dev`essere, sempre, "un`autentica voce, un richiamo, un grido che turbi, una parola che rompa la nebbia in cui dormono le coscienze, il lampo di un giorno nuovo". compito radicale, nobile, impervio - incidere sull`ordine delle cose -, al quale corrisponde un linguaggio lontano anni luce dalla critica letteraria.

a raccontarci questa storia e` un uomo di nome finch, che con moglie e cognata sta viaggiando verso la grande mela. scopo del viaggio e` trovare un marito ricco per la sorella della moglie. ma le cose non vanno esattamente per il verso giusto. un ricco ragazzo di wall street prende una sbandata per la moglie di finch. poi incontrano un anziano milionario, ma questa volta e` la sorella a innamorarsi dell`autista del milionario - il quale, pero`, e` gia` sposato e con figli. poi e` la volta di un aviatore, ma il suo aereo cade e l`ennesimo promesso sposo muore. e la caccia continua...

si parte dal friuli venezia giulia, regione che al pane dedica l`omonimo museo con sede a trieste, in via del pane bianco, e si prosegue toccando tutte le regioni, da nord a sud, da est a ovest per un viaggio culinario alla ricerca dei pani che in pochi ricordano, conoscono e continuano a fare in casa. un ricettario che racconta piccole grandi storie e svela i segreti celati in tante tipicita` italiane. ricette tradizionali carpite a chi le custodisce, in alcuni casi con varianti per rendere il prodotto piu` affine ai gusti moderni, anche sostituendo ingredienti che oggi non si trovano facilmente, o non in tutta italia. 100 ricette, tutte fotografate, raccontano altrettanti pani dimenticati. non solo quelli classici a base di acqua e farina, ma anche quelli farciti, dolci, e ancora grissini, pizze, focacce, torte dalla consistenza ruvida e dal sapore rustico.

nell`itinerario narrativo di nagib mahfuz, "il ladro e i cani" segna l`affrancamento da alcune proposizioni del realismo e la ricerca di uno stile in cui confluiscano quotidianita` e trascendenza, come segni esemplari del mondo concreto e del mondo fantastico. nelle vicende di un ladro che, attraverso la vendetta, insegue un`improbabile giustizia per il tradimento degli ideali giovanili, si celebra infatti la rappresentazione allegorica di una concezione tragicamente catartica dell`esistenza. le pagine del romanzo si affollano allora di personaggi identificanti le trascorse esperienze del protagonista e il rispecchiamento di questi in una mutevole realta` che sempre lo relega in quella dimensione dove verita` e menzogna coincidono annullando sia i miti del passato sia le speranze nel futuro. il saggio, il poliziotto, l`amico importante, la prostituta, l`oste, la moglie, il rivale e la figlia che lo rifiuta, costituiscono per sadi mahran un travagliato presente ossessivamente segnato dall`imperativo della rivalsa: un mondo fitto di viuzze, palmizi, taverne, periferie desolate, contrafforti sabbiosi e cimiteri prospicienti il deserto, in cui solamente il ricordo puo` guidarlo, dopo un cammino scandito da morti innocenti, all`appuntamento con il proprio destino. infine il pensiero di sadi mahran si aggruma intorno all`idea di un`entita` superiore, di cui la morte personifica l`araldo...

quest`anno il premio nazionale arti visive citta` di gallarate giunge alla sua xxv edizione. in occasione di questa importante ricorrenza si inserisce un progetto in collaborazione con il museo maga, un`ipotesi di lavoro che mette in stretto dialogo produzione artistica e identita` territoriale. il volume urban mining / rigenerazioni urbane, riunisce i risultati di questo progetto, le opere degli artisti selezionati concepite pensando e prendendo spunto dal territorio in uno scambio costante con l`area urbana e in particolare con il torrente arno. e in questa capacita` di rileggere i luoghi e di ridefinirne i significati che si situa l`idea di una rigenerazione urbana, un processo non tanto fisico, quanto piu` culturale che stimola una risemantizzazione degli spazi della citta`.

ci sono scrittrici che hanno fatto delle storie la propria vita, trasformando la propria vita in una storia irripetibile. dacia maraini e` una di queste. davanti all`inconfondibile azzurro dei suoi occhi ha sfilato una folla di personaggi straordinari, che tra le pagine di questo romanzo prendono corpo e voce per farsi fotografia mobile di un`italia che non c`e` piu`. lo sguardo intimo e acuto di concita de gregorio fa emergere dallo sfondo, come istantanee senza tempo, le figure di fosco e topazia, genitori ribelli e coraggiosi, gli amici intellettuali e artisti, da pasolini a maria callas fino a visconti, e poi moravia e le passioni che hanno abitato l`esistenza di dacia: il femminismo, il teatro, i viaggi. e la scrittura, infine, sempre e solo la scrittura, compagna fedele e termometro di una vita che solo come romanzo poteva essere raccontata. intrecciando e mettendo a nudo i ricordi con il pudore e il coraggio del vero scrittore. concita de gregorio ci conduce per mano nelle luminose stanze della memoria di una delle autrici piu` amate dei nostri giorni. dove l`eccezionalita` diventa la regola e il mondo la nostra liberta`.

la scoperta dei nuovi mondi fu anche la scoperta di uomini mai prima d`allora apparsi nelle grandi storie universali. il racconto di questo libro, ricco di volti e di storie, si snoda dal messico alla cina, passando per le isole molucche e il peru`, ma anche per le botteghe dei tipografi veneziani e le grandi corti rivali di spagna e d`inghilterra. ci svela cosi` un rinascimento dagli orizzonti globali, in cui il recupero dell`antichita` classica si accompagno` a una disorientante scoperta: le culture con cui gli europei erano entrati in contatto fra quattro e cinquecento avevano anch`esse un passato da decifrare. qual era la storia di popolazioni, come gli indios delle americhe, di cui gli europei non avevano mai sentito parlare? in che modo spiegare le tracce di tempi lontani di cui non davano conto ne` la bibbia, ne` gli autori greci e latini? come riconciliare un`improvvisa molteplicita` di storie con il crescente senso di unita` del globo? le risposte che furono date a queste domande si misurarono con la difficile sfida della varieta` del mondo che segna ancora il nostro presente.

trentadue pagine riccamente illustrate guidano alla scoperta di episodi di fortunate e fortuite invenzioni nate dal duro lavoro di inventori e scienziati che... hanno commesso un errore. se ci soffermiamo a osservare il risultato di un errore - e non lo buttiamo via come fosse uno scarto - si da` il caso che potremmo imbatterci in un`idea potente, in un fenomeno inatteso, in un`invenzione rivoluzionaria. errore dopo errore maria gianola ci guida in un viaggio nella serendipity, lo stato mentale di chi ha i sensi vigili e riconosce un buon risultato anche dove non se l`aspetta. eta` di lettura: da 7 anni.

la guida definitiva per un`alimentazione (piu`) vegetale, perche` possa diventare parte della quotidianita` in modo semplice ed efficace. questo libro sara` il punto di riferimento per accompagnarvi passo dopo passo con preparazioni dettagliate e ricette illustrate in ogni step.

il libro e il discorso di un medico che ha esercitato il "mestiere" per oltre sessant?anni nel corso dei quali ha pure svolto una continua funzione culturale, formativa e innovativa, nel campo storiografico, di ricerca e di critica. qui sono raccolti alcuni suoi contributi (tra cui articoli dal "corriere della sera", dal "sole 24 ore", dal "fatto quotidiano") tratti da una copiosa pubblicistica attinente a temi e problemi biomedici, bioetici, biopolitici e sociosanitari, taluni dei quali irrisolti e tuttora di grande rilevanza.

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