






chalga, fado, lavarti, rebetiko, morna... sono musiche che abbiamo a malapena sentito nominare. in realta` nascondono mondi incredibilmente variegati, microcosmi esistenziali dove l`umanita` trova il suo piu` ampio respiro. non hanno nulla a che vedere con l`universo mainstream, ma proprio per questo conservano caratteristiche uniche, perfettamente in linea con il concetto di musica pura e incontaminata. molte di esse sono figlie della sofferenza e dell`emarginazione e riguardano figure leggendarie che hanno segnato percorsi storici epocali. i musicisti ra`f, per esempio, patiscono il dominio dei colonizzatori francesi (e poi quello degli integralisti); quelli csango non si sono ancora liberati dall`ansia di far parte di un paese che e` e non e` il loro. la musica che abbiamo ascoltato fino a oggi potrebbe non essere quella che meglio mette a fuoco la nostra quotidianita`. l`alternativa, allora, puo` essere quella ricamata da uno strumento che non abbiamo mai ascoltato, come lo shamisen giapponese, la cobza moldava o lo zither austriaco. contrariamente a quanto si creda, queste musiche non sono morte, ma vive e vegete, e in certi casi addirittura in espansione. la musica dell`assenza, titolo preso dallo scritto introduttivo di vinicio capossela, le va a cercare in ogni angolo di mondo raccontandone la storia, l`evoluzione, gli esponenti principali e gli strumenti piu` rappresentativi, svelando come dietro ogni canzone ci sia una lezione sociale e morale.





alla meta` dell`ottocento la maggior parte dei paesi asiatici fu costretta dall`arrivo delle potenze occidentali, in cerca di risorse e nuovi mercati, ad aprirsi, mettendo cosi` fine a un lungo periodo di sostanziale isolamento. a partire da quel momento, l`asia e` stata al centro di una serie di processi - guerre, rivoluzioni, occupazioni, industrializzazione - che hanno portato il continente ad assumere progressivamente un ruolo di assoluta centralita` nel quadro politico ed economico contemporaneo. muovendosi attraverso un orizzonte temporale lungo poco meno di due secoli, il volume ripercorre le principali tappe che hanno segnato le sorti di cina, india, corea, giappone e paesi del sudest asiatico, sia dal punto di vista interno sia da quello internazionale.

un piccolino scrive una lettera accorata alla sua mamma dal pancione raccontandole quanto sia noioso stare in un posto buio, senza niente da vedere, sempre a galleggiare a testa in giu`! d`accordo, ci si puo` succhiare il pollice, tirare calci, farsi venire il singhiozzo, sonnecchiare e fare uno spuntino, ma i giorni sono lunghi, le ore non passano mai e lo spazio diminuisce sempre piu`. una letterina dal pancione, per spiegare cosa succedeva li` dentro a tutti i bambini curiosi di scoprirlo. eta` di lettura: da 3 anni.