dall`egitto all`italia di mussolini, dalla francia del seicento all`editoria italiana degli ultimi anni, il volume ci svela un mondo infantile parallelo.
il "seminario viii" e` uno dei piu` centrali dell`opera lacaniana. freud aveva cominciato a definire il transfert come forma "artificiale" di amore che fungeva nel contempo da supporto all`atto interpretativo e da ostacolo che la cura dovra` appunto consentire di superare. lacan conduce una sottilissima reinterpretazione della prospettiva freudiana, tesa a smarcare il transfert dalla sua natura di artificio usato strategicamente dall`analista, e a identificarlo a tutti gli effetti con una forma di amore autentico, al contrario dell`amore ordinario nutrito di inganno, dato che e` rivolto a un oggetto che ne riflette in realta` un altro: alcibiade, secondo lacan, desidera agatone, nonostante creda di desiderare socrate. il filosofo greco funziona, in un certo senso, come un analista, ovvero come colui che ha il "potere" di rivelare la verita` intorno all`oggetto del desiderio. pero`, a differenza della struttura amorosa in cui l`amato e` l`oggetto che manca, l`analista indica con la sua presenza che cio` che manca e` una mancanza in atto.
il primo volume presenta l`intera opera in versi di giacomo leopardi, il massimo poeta del nostro ottocento e dei piu` letti e studiati al mondo. il presente volume e` a cura di mario andrea rigoni e contiene un saggio di cesare galimberti.
avete mai osservato gli occhi di un bambino mentre racconta una storia? si accendono di gioia, di entusiasmo, e sembra proprio che sorridano! ma ci sono bambini, nel mondo, che hanno storie difficili da raccontare; nei loro occhi si possono leggere poverta`, solitudine e malattia... come ibrahim, punto da una zanzara che ha fatto ammalare il suo sangue, e la piccola sashida, che era diventata tanto esile da non riuscire piu` a tenere in braccio il fratellino. zabiullah, invece, giocava a pallone e sognava di calciare la palla tanto in alto da raggiungere il padre, in cielo. grazie alla solidarieta`, la vita di questi bambini e` cambiata e loro hanno potuto conoscere la serenita`. ma c`e` ancora tanto da fare, per aiutare altri bambini a sorridere, leggere nei loro occhi la speranza e scrivere insieme un lieto fine alle loro storie. eta` di lettura: da 5 anni.
Il nuovo lavoro, datato 2014, della prog - jam band. Solo sette canzoni, più di un'ora di musica.
"sono solo un turista. mi limito a guardare il paesaggio." questo e` bhupinder singh johal, o almeno questa e` la sua definizione di se stesso, della sua vita londinese, del suo tentativo di uscire dagli squallidi sobborghi di southall per entrare nell`alta societa` dell`era blair. immigrato di seconda generazione, bhupinder detto "puppy", non ancora trentenne, si lascia alle spalle il tradizionalismo sikh della famiglia di origine, con i suoi valori irrigiditi e i suoi matrimoni combinati, per immergersi nel variegato mosaico di una londra in fibrillazione, con una disinvoltura che sfiora spesso il cinismo e l`indifferenza. terrorizzato dalla mediocrita`, quasi indifeso nei sentimenti, bhupinder non riesce a esprimersi se non tramite il filtro di un linguaggio crudo e di una sessualita` esibita. nella sua esistenza nomade da turista londinese, si da` al sesso con la modella sophie e si strugge di un amore disperato per la sensuale, ricca e irraggiungibile sarupa; frequenta le feste e i locali glamour con l`amico omosessuale rory e l`alcolizzato luca. il suo e` un viaggio sempre in bilico tra percorso di formazione, scalata sociale e rischio di perdizione, dove i rapporti umani sono subordinati alla logica dello sfruttamento e del consumo. un cocktail incendiario che finira` per esplodere, cambiando per sempre lui e quanti gli sono vicini. un protagonista fragile e brutale, espressione della cultura multietnica di oggi, un caos metropolitano esplorato senza meta e senza bussola.
"come shakespeare seppe essere amleto e king lear essendo prima di tutto shakespeare, come balzac seppe essere il pe`re goriot e euge`nie grandet, essendo prima di tutto balzac," scrive tabucchi "cosi` fernando pessoa e` in primo luogo quel fernando pessoa che firma le sue poesie con il proprio nome, ammesso che tale `io` coincida con il reale fernando pessoa anagraficamente inteso". di "fernando pessoa-lui stesso", o dell`ortonimo, questo volume intende offrire un compiuto, ampio ritratto, cogliendo alcune delle sue molteplici sfaccettature: dal poeta avanguardista al mistico ed esoterico, dal poeta elegiaco ma sempre concettuale al satirico che irride il tiranno salazar, fino al poeta civile e "indignato" che guarda alla patria prostituita con rabbia e dolore. e di nuovo la letteratura, per pessoa, e` la "dimostrazione che una vita non basta" -, non potremo che rimanere stupiti per la sua vertiginosa, spiazzante novita`: "ah, canta, canta senza motivo! / cio` che in me sente sta pensando" si legge nella "mietitrice", del 1924, dove l`interazione tra l`emozione e la ratio sembra echeggiare empedocle e spinoza - e insieme anticipare le scoperte della moderna neurologia. del resto, come scrive ancora tabucchi, "nel `cuore di tenebra` che e` l`umano sentire, misterioso, profondo, che appartiene ai precordi, pessoa, come tutti i grandi poeti, fonda la sua poesia".
