dopo e oltre il cubismo: dall`incontro fatalmente casuale (nello studio del grande architetto auguste perret) fra un giovane, agiato pittore parigino di qualche notorieta`, che tra l`altro ha dato vita alla rivista l`elan, ame`de`e ozenfant (1886-1966), ed un altrettanto giovane architetto svizzero di scarsa notorieta`, charles-edouard jeanneret (1887-1965), emigrato a parigi l`anno prima, nel 1918 nasce uno dei piu` importanti ma meno frequentati manifesti dell`avanguardia artistica novecentesca, "apre`s le cubisme". sara` l`origine del purismo, meno cruciale ma non poco significativa declinazione dei linguaggi moderni della pittura fatta di chiarezza e precisione. essa dara` i suoi frutti piu` clamorosi di li` a qualche anno, quando lo svizzero jeanneret, finalmente denominatosi le corbusier, anche attraverso la rivista l`esprit nouveau, fondata e condotta con lo stesso ozenfant, realizzera` le costruzioni paradigmatiche di un razionalismo radicale, chiaro e preciso, divenute ben presto universalmente proverbiali quanto il nome del loro autore. fortune diverse quelle dei due protagonisti di un`esperienza pittorica relativamente circoscritta e tuttavia intensa e affascinante, cosi` francese, cosi` parigina e cosi` prossima a quel mondo degli oggetti che ritroviamo in tante opere di braque, picasso, gris, severini, le`ger, e naturalmente di ozenfant e jeanneret. vere e suggestive icone della modernita`.
tutti gli animali riposano sereni in questa poetica canzone della buonanotte: volpi e pinguini, orsi e formiche, le gatte, il ghiro, il grillo, i pesci. quante meraviglie si vedono nei sogni... i soli che non dormono mai. eta` di lettura: da 3 anni.
tratteggiata sullo sfondo di una storia millenaria, la radiografia statistica della cina di angus maddison illustra la formidabile accelerazione di crescita dello scheletro economico del gigante. nel quarto di secolo tra il 1952 e il 1978, anno di avvio delle riforme di deng xiaoping, il pil cinese (in dollari "internazionali" del 1990) si e` moltiplicato per tre volte e il pil pro capite per quasi due. nel quarto di secolo successivo, dal 1978 al 2003, i due valori si sono moltiplicati rispettivamente per sei e per quattro volte e mezza. l`autore prevede che la cina, anche rallentando la sua andatura, raggiungera` il pil degli stati uniti dopo il 2015 e lo superera` di un quarto entro il 2030, pur rimanendo un paese "relativamente povero", con un pil pro capite pari ad un quinto di quello americano nel 2015 e a circa un terzo nel 2030. milioni di produttori, ogni anno, vengono separati dalla produzione dei mezzi di sussistenza: la massa dei salariati e dell`esercito industriale di riserva si dilata.