







a fronte della crisi del concetto stesso di famiglia e di atroci episodi di cronaca, eva cantarella e` venuta interrogandosi - forte dei suoi strumenti di studiosa del diritto e della cultura antica - sulla storia di quel rapporto che, insieme alla dinamica degli affetti, porta inevitabilmente con se` tensioni, conflitti e, molto spesso, violenza. questa conflittualita` affonda le sue radici lontano: nei miti teogonici, nella famiglia patriarcale, nelle storie, spesso sanguinose, che la letteratura testimonia con straordinaria evidenza; nella mitologia, nei poemi omerici e nella tragedia classica, dove il tema della famiglia diventa il teatro pieno d`ombre della ferocia, della vendetta, della ribellione. un teatro che, se a tutta prima parrebbe non implicare uno scontro generazionale, in realta` lo contiene, lo nutre, lo agita. una volta di piu` eva cantarella si rivela evocatrice di personaggi e di storie, da crono, signore dei titani, divoratore dei suoi stessi figli, a teseo, il parricida che uccide il proprio figlio; da telemaco l`obbediente a ettore il saggio, sia come padre sia come figlio; dai ribelli antigone e oreste a medea, madre assassina.

Philips 1990.
quali sono i fattori socioculturali all`origine dell`aumento dei comportamenti autolesionistici tra i giovanissimi? quali elementi ne influenzano la gravita`? che ruolo rivestono la famiglia, il gruppo dei pari, la scuola? il libro prova a rispondere a queste domande, collocando l`autolesionismo degli adolescenti nel contesto attuale della crescita. un testo per psicologi e psicoterapeuti dell`eta` evolutiva, ma anche genitori, insegnanti ed educatori, che potranno trovare in esso riflessioni e indicazioni utili a dare senso al dolore senza parole espresso da questo comportamento.