pubblicato negli stati uniti nel 1970, questo romanzo e` ambientato negli anni della guerra civile americana. siamo alla fine del conflitto e la compagnia del tenente marius catto attende a cincinnati la smobilitazione. ma la fine degli scontri tra nordisti e sudisti portera` con se` nuove atrocita`. al tema della guerra si affianca quello della giustizia: una giustizia amministrata da uomini in divisa, stretta dentro i regolamenti della disciplina militare, disumana e crudele. la logica brutale della pena di morte mostra radici profonde non solo nell`ideologia americana puritana e pioneristica, ma anche nelle vicende piu` oscure e laceranti della storia di quel paese.
dalle regioni atlantiche (galizia, asturie, cantabria, paesi baschi) all`area linguistica catalana (catalogna e baleari), attraversando aragona, navarra, rioja, castiglia e le`on a nord del duero: un`eccezionale biodiversita` paesaggistica e umana il cui comune denominatore risiede forse nelle tenaci tradizioni e nel bien vivre.
il viaggio in italia del marchese de sade si svolse nel 1775-76. e` descritto rapidamente l`itinerario che lo porta dal castello di la coste, in provenza, in italia, ma l`autore si sofferma dettagliatamente su firenze, roma (e dintorni), napoli (e dintorni). il testo del "viaggio in italia" e` prevalentemente descrittivo di luoghi, monumenti, opere d`arte. ma non mancano le osservazioni di costume: la corruzione a firenze, la prostituzione infantile a napoli, una curiosa versione del martirio di sant`agnese a roma... le illustrazioni sono tutte dovute al pittore jean-baptiste tierce, e si tratta di disegni, sanguigne, "gouaches" eseguiti su richiesta del marchese, mentre i due viaggiavano insieme.
viaggio al ritmo delle maree sulle sponde dell`europa atlantica: falesie e tradizioni, storia e leggende, luoghi letterari. sono 264 le pagine di invito alla visita della duplice meta, e di nantes, dinamico capoluogo del pays de la loire con un passato da capitale storica del ducato di bretagna, di cui e` ancora oggi la porta di ingresso. quasi inscindibili nell`immaginario comune, le due regioni francesi offrono un lunghissimo affaccio all`atlantico: oltre 2300 chilometri il frastagliato litorale bretone, circa 600 quello normanno, rivolto verso la manica con ampie baie disegnate dalle maree in cui risuonano forte gli echi della storia. la nuova guida verde accompagna in questi mutevoli paesaggi disvelando atmosfere ora tipicamente francesi, ora di sorprendente alterita`: borghi stretti attorno a un campanile, balli di paese e siti megalitici, antiche saghe e abbazie arroccate tra le greggi al pascolo. e su tutte l`icona di francia che e` mont-saint-michel, caleidoscopico mondo sospeso fra terra e acqua, di cui ci si innamora.
una regione `speciale` in tutti i sensi, con una doppia identita` e una multipla bellezza paesaggistica, un radicato buon vivere e il culto dell`accoglienza. sfilano tra le pagine della nuova guida verde cime maestose - con le dolomiti al posto d`onore - e valli coperte di boschi, citta` eleganti e innumerevoli castelli ripieni di tesori, capolavori d`arte e un ricco patrimonio di tradizioni gelosamente conservate. ecco un assaggio di alcune chicche inattese: l`altra bolzano di daniele rielli: il controcanto d`autore nei percorsi suggeriti dello scrittore e blogger altoatesino futurismo, pop art, nuovi linguaggi sotto la cupola di acciaio e vetro del mart di rovereto. itinerari e degustazioni sulla strada del vino da nalles a salorno, nella culla della viticultura altoatesina. sugli sci o sui pedali in uno dei comprensori piu` belli del mondo: il sellaronda, fra i panorami struggenti di una montagna colonizzata al divertimento. cavoli cappucci, sedani rapa, lattughe e radicchi coltivati in quota tra i frutteti: assaggi biologici negli orti della val di gresta. la nuova frontiera del rifugio alpino, una rassegna di piccoli capolavori di architettura che esaltano il rapporto tra l`edificio e la montagna.
secondo julio cortazar, molto semplicemente, non si puo` essere scrittori senza leggere a fondo horacio quiroga. nel 1925, tra l`altro, quiroga compilo` un manuale del perfetto scrittore di racconti in cui, tra diverse cose, scrisse: "racconta come se la narrazione non avesse interesse che per il circoscritto ambiente dei tuoi personaggi, uno dei quali avresti potuto essere tu". insegnava il raffinato disinteresse verso il giudizio degli altri - amici o nemici che fossero - e una miliare concentrazione nell`opera. nato in uruguay, cresciuto a buenos aires, quiroga aveva la barba fitta e un`eleganza innata. preferi` vivere a misiones, in mezzo alla giungla: lo descrivono come un uomo rude, arrabbiato, un amante selvaggio. i suoi racconti di belve, di tigri, serpenti e fiumi imbizzarriti sono indimenticabili. alcuni videro in lui un discepolo di rudyard kipling, un cugino di jack london: in realta`, quiroga ha un cuore piu` cupo, una piu` austera profondita`. racconta l`uomo immerso nel rischio, al cospetto della propria bestia interiore. sapeva costruire canoe.