

secondo i calcoli di philip meyer, studioso dell`editoria americana, l`ultima sgualcita copia su carta del "new york times" sara` acquistata nel 2043. la crisi di vendite che affligge i quotidiani da una ventina d`anni lascia pensare che la previsione sia realistica, se non addirittura ottimistica. per quale ragione imprese editoriali che in tutto il mondo hanno generato per secoli utili di bilancio, e contribuito in modo determinante a salvaguardare democrazia e valori civili, vedono minacciata la loro stessa sopravvivenza? editori e giornalisti tendono ad attribuirsi reciprocamente la colpa. ma il vero nemico dei giornali, quello che li sta inesorabilmente condannando a morte, e` la tecnologia. il tempo a disposizione della gente e` diminuito, e ognuno di noi ha ormai la possibilita` di essere informato quando vuole, dove vuole e sui temi che preferisce senza dovere per forza ricorrere alla lettura di un giornale. il giornalista che ha guidato la redazione de "la stampa" per circa vent`anni, accompagnandone anche le trasformazioni tecnologiche e grafiche, racconta come i quotidiani italiani, europei e americani hanno cercato di reagire, spesso con successo, alla crisi e quali sono le opportunita` che le tecnologie stanno offrendo a molti di loro per creare un legame piu` solido e duraturo con i propri lettori.



fra il 1932 e il 1935 alberto savinio venne invitato da una rivista di diritto, "i rostri" a raccontare e a illustrare dieci processi che oggi per la prima volta vengono presentati in volume. la scelta di savinio cadde su socrate, giovanna d`arco, tomaso campanella, gesu` cristo, frine, il giudizio di paride, galileo galilei, anassagora, luigi xvi, landru. si tratta, nella quasi totalita` dei casi di errori giudiziari, ma se e` vero che costoro sono stati condannati ingiustamente e` poi cosi` accertata l`iniquita` di queste condanne? ognuno dei grandi accusati, prima di diventare vittima della giustizia umana e` stato vittima di una sua particolare forma di misticismo. e la giustizia, si chiede savinio, non e` essa stessa una forma di misticismo?






la storia di questo libro comincia a vauville, una piccola cittadina della bassa normandia, ai confini con la bretagna. e in questo piccolo angolo di pace che cle`ophe`e ha scelto di vivere ed e` qui che si dedica alla cura del giardino e della sua casa normanna, lontano dalla frenesia parigina. e stato a vauville che nathalie e cle`ophe`e si sono incontrate, durante una festa. quella sera i lampioncini davano al parco un aspetto magico, le candele illuminavano le tavole e i buffet, su cui facevano bella mostra piatti invitanti, erano decorati meravigliosamente. nel corso di quella serata e` nata l`idea di scrivere un libro sull`arte del ricevere. organizzare e preparare una festa e` una splendida occasione di ritrovarsi in famiglia o con gli amici e per nathalie e cle`ophe`e occuparsi di tutto questo e` un vero piacere. la loro passione per le belle tavole, imbandite con eleganza e gusto, anima le pagine di questo libro: ricevere dieci, quindici, venti ospiti a pranzo o a cena, in giardino o in casa, non sara` piu` un problema: avrete la soluzione a portata di mano. non complicatevi la vita con piatti superelaborati e di dubbia riuscita, rischiereste di sprecare tempo ed energie. dovete solo organizzarvi per tempo e decidere cosa offrire agli ospiti. i menu, le decorazioni per i buffet, le idee e i suggerimenti per la perfetta riuscita della vostra festa sono semplici e faranno felici tutti: parenti, bambini, amici, amici degli amici.

nell`europa tra il quattrocento e il seicento, l`eta` delle grandi scoperte geografiche, le spezie erano piu` preziose dell`oro e, fra le spezie, la piu` ricercata era il seme della noce moscata. per secoli, tutta la noce moscata consumata nel mondo proveniva da un remoto e inaccessibile atollo vulcanico dell`arcipelago indonesiano, l`isola di run. il libro di milton racconta le avventure eroiche, bizzarre, ignobili, crudeli di esploratori e pirati, coltivatori e mercanti che cercarono di raggiungere e conquistare questa vera isola del tesoro.



nei quattro contributi qui raccolti, tratti dalla "letteratura italiana" diretta da alberto asor rosa, viene tracciata una vera e propria "storia formale" della letteratura, cioe` una storia dal punto di vista dell`evoluzione e della dialettica delle forme narrative. piu` che le grandi costanti, maggiormente presenti nell`ambito della poesia, gli autori esaminano le evoluzioni formali della prosa come un processo articolato che porta inciso in ciascun momento del suo sviluppo le ragioni del suo continuo mutarsi: dagli exempla al "novellino", dalla "vita nova" all`esperienza narrativa del boccaccio, dalle prose cinquecentesche al romanzo del seicento, fino a giungere alle forme narrative ottocentesche e alla prosa di gadda e calvino.