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sono state le fabbriche della follia. di una lucida, accecante pazzia che ha stravolto i connotati dell`italia, fino a trasformare un paese di agricoltori e di mezzadri in una opulenta potenza industriale. una generazione di imprenditori si e` tuffata a capofitto nel vortice della produzione in serie, delle catene di montaggio, delle ciminiere. non avevano soldi, e sono andati a prenderli ovunque: anche sotto i materassi dei contadini che nascondevano i risparmi di un raccolto generoso, di una buona vendemmia. serviva spazio, e lo hanno trovato ingoiando le campagne, avvicinandole ai centri urbani, e attrezzando delle gigantesche company town. e un viaggio nell`italia di ieri e di oggi, quello attraverso il quale ci conduce antonio galdo. una galleria di luoghi e personaggi nei quali riconosciamo i segni di un paese in perenne trasformazione lungo il filo di una stessa passione oggi quasi dimenticata. da sesto san giovanni a borgo panigale, da alberto pirelli a pietro barilla, da aristide merloni a pilade riello, dai primi capannoni della fiat alla technogym. fino ai call center dell`atesia, regno metafisico del post-operaio.

dopo le storie e i personaggi legati al mondo della fabbrica antonio galdo racconta le storie di coloro che hanno rifiutato la china che conduce al consumo inconsapevole di tutto cio` che compone la nostra vita, coloro che hanno scelto di non sprecare se stessi. un agronomo ha creato una rete di "last minute market": per non sprecare cibo si raccolgono confezioni vicine alla scadenza per orfanotrofi e ospedali. due celebri cuochi predicano una cucina fatta anche di avanzi. una ragazza anoressica si fa fotografare nuda per una campagna del ministero della salute. la fondazione civicum fa le pulci a bilanci e spese delle pubbliche amministrazioni: una battaglia di civilta`. a milano una comunita` aiuta a superare la dipendenza dalla febbre degli acquisti. un monaco camaldolese misura e pesa le parole, le riduce all`essenzialita`. un esperto di clima del cnr racconta i guasti dei nostri sprechi delle risorse ambientali.

david, un giovane newyorkese in fuga da se stesso, e` approdato a parigi nel tentativo di affrancarsi dalla propria educazione, e dalla vita da ragazzo perbene che sembra essergli stata cucita addosso. mentre la sua fidanzata, hella, e` in spagna per riflettere sul futuro della loro storia, in un bar david conosce giovanni, impertinente e luminoso, e ne rimane irrimediabilmente attratto. e dal loro incontro, dal primo momento in cui entra nella sua stanza, piccola e disordinata, sapra` di essere perduto, che ne` la vergogna ne` la paura riusciranno a riportarlo a casa. diviso tra hella che incarna il desiderio di normalita`, il sogno di una tranquilla vita americana, e giovanni che invece e` forza, cuore e istinto, david attraversa le strade di parigi, vede i colori e le stagioni passare, sente passioni e bisogni taciuti riemergere e chiedere il conto. la difesa della propria identita` implica sempre una lotta dolorosa, e cosi` e` anche per david, solo che la sua debolezza e la sua indecisione faranno soffrire tutti coloro che lo amano e che lui stesso ama. come ha dichiarato lo stesso baldwin in un`intervista del 1984: "la stanza di giovanni parla di quello che succede se hai paura di amare". prefazione di colm tibin.

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